Indonesia, erutta il vulcano Marapi: uccisi undici alpinisti che erano vicini alla vetta

di Redazione Cronache

La tragedia a Sumatra, più di 20 i dispersi. La cenere caduta ha ricoperto diversi villaggi e bloccato la luce del sole. Centinaia di soldati impegnati nelle operazioni di soccorso

Indonesia, erutta il vulcano Marapi: uccisi undici alpinisti che erano vicini alla vetta

AFP

Undici alpinisti morti e una ventina ancora dispersi. È il provvisorio quanto tragico bilancio dell’eruzione del Monte Marapi avvenuta ieri a Sumatra occidentale. Le ricerche, fanno sapere le autorità, sono in corso, nonostante le difficoltà dovute alla forte azione del vulcano. Il Monte Marapi, con un picco di 2.891 metri, ha gettato in cielo una torre di cenere alta 3.000 metri che ha fatto piovere detriti vulcanici sui villaggi vicini.

Il nutrito gruppo di alpinisti, circa 75, era partito sabato per scalare il monte. La forte eruzione, che ha sparato pennacchi di cenere, li ha colti di sorpresa e ne ha bloccato la marcia. I primi a morire sono stati gli alpinisti che al momento dell’esplosione si trovavano più vicini al cratere. Le autorità fanno sapere che si sta lavorando senza sosta per cercare i dispersi. Il portavoce dell’agenzia di soccorso locale, Jodi Haryawan, ha dichiarato che «gli sforzi di salvataggio sono influenzati da sporadiche eruzioni ma che le ricerche vanno avanti nonostante i rischi». Quarantanove alpinisti sono stati evacuati dall’area e molti sono stati curati per ustioni. «Ma ci sono altre 26 persone che non sono state evacuate» — ha detto Abdul Malik, capo dell’agenzia di ricerca e soccorso di Padang.

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L’arrivo dei soccorsi (AFP)

La cenere caduta ha ricoperto diversi villaggi e bloccato la luce del sole. Le autorità hanno distribuito maschere e hanno esortato i residenti a indossare occhiali per proteggersi dalla cenere vulcanica. Il vulcano ha eruttato con pennacchi di cenere bianca e grigia, ferendo gli scalatori e spargendo cenere vulcanica in un ampio arco. Le notizie vengono aggiornate di ora in ora. Subito dopo l’eruzione un funzionario dei soccorsi aveva dichiarato che «tre persone sono state trovate vive sul vulcano e almeno 12 alpinisti sono ancora dispersi». Più tardi, un altro funzionario ha invece stimato il numero dei dispersi al rialzo: ventidue persone.

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Le operazioni di recupero e soccorso nel nord di Sumatra (AP)

Una delle escursionisti salvate è ora in un ospedale e ha raccontato di essere rimasta intrappolata sulla montagna con 18 compagni di scuola. «Sta attraversando un trauma tremendo» — ha riferito sua madre, Rani Radelani —. «È colpita psicologicamente perché ha visto le sue ustioni e ha anche dovuto sopportare il dolore tutta la notte». Due vie di arrampicata sono state chiuse e ai residenti che vivono sulle pendici del Marapi è stato consigliato di rimanere a 3 km dalla bocca del cratere. Un funzionario dell’Agenzia locale di soccorso a Padang, la capitale della provincia di Sumatra occidentale, ha dichiarato che «più di 160 persone, tra cui poliziotti e soldati, sono impegnati nelle operazioni di ricerca e salvataggio». È stato riferito che otto delle persone salvate sono state portate in ospedale con ustioni e che una aveva un arto rotto. Le squadre di soccorso hanno lavorato tutta la notte per aiutare a portare in salvo gli alpinisti.

Un video sui social media ha mostrato gli alpinisti evacuati, con i volti e i capelli imbrattati di polvere vulcanica e pioggia. «Alcuni hanno sofferto di ustioni perché faceva molto caldo e sono stati trasportati in ospedale» — ha detto Rudy Rinaldi, capo dell’Agenzia per la mitigazione dei disastri di Sumatra occidentale —. Che ha aggiunto: «I feriti sono quelli che si sono avvicinati al cratere». Sulle pendici di Merapi a Rubai e Gobah Cumantiang, vivono circa 1.400 persone. I villaggi più vicini sono a cinque o sei chilometri dalla vetta.

Il livello di allerta di Marapi è stato mantenuto al terzo livello (il più alto è di quattro). Le autorità hanno monitorato da vicino il vulcano dopo che i sensori avevano rilevato una crescente attività nelle ultime settimane. Marapi è tra gli oltre 120 vulcani attivi in Indonesia. Il Paese è soggetto a continui sconvolgimenti sismici a causa della sua posizione sull’ «Anello di fuoco» del Pacifico, un arco di vulcani e linee di faglia che circondano il bacino dell’Oceano.


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4 dicembre 2023 (modifica il 4 dicembre 2023 | 10:55)