Collezionismo

Giocattoli degli anni 80 e 90 che valgono una fortuna: da He-Man alle bambole Polly Pocket, ecco i tesori nascosti in cantina

di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

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Il boom degli anni 80

Il 1° gennaio 1977 la Rai chiude Carosello, il format televisivo dedicato alle réclame dei prodotti con la quale la tv di Stato aveva aggirato il divieto di fare pubblicità all’interno degli spettacoli. Da quel momento, cambia tutto. L’avvento di lì a poco del colore e soprattutto - agli inizi del nuovo decennio - di Fininvest, l’impero televisivo di Berlusconi che basava i suoi introiti solo sulla pubblicità, segna dal punto di vista degli spot tv una sorta di “liberi tutti”. La pubblicità a quel punto dilaga a ogni ora del giorno. E improvvisamente, nei gaudenti ed edonistici anni 80 tutti “da bere”, anche i bambini diventano un mercato commerciale molto interessante. E’ in quel decennio infatti che le case degli italiani si riempiono di giocattoli, come mai prima di allora. Colorati, tecnologici, molto plasticosi e in gran parte prodotti in America. Ogni novità ludica trova il suo spazio in tv. E i contenitori pomeridiani per ragazzi, come Bim Bum Bam, diventano un volano per il mercato dei giocattoli. La tv è all’origine anche di nuovi giochi da tavola di successo ispirati ai programmi di Corrado o Bongiorno (da Il pranzo è servito a Bis) e sempre grazie alla tv i bambini scoprono i videogiochi della Nintendo e gli action figure ispirati ai cartoon di He-Man e dei G.I. Joe. Le bambole diventano meccaniche e così i peluche iniziano a raccontare storie e a muovere gli occhi come nel caso di Teddy Ruxpin.
Sono passati oltre 30 anni e quei giocattoli così comuni all’epoca interessano ora solo i collezionisti. Che sono però pronti a sborsare cifre anche 300 volte superiori al valore originario del giocattolo. E’ un mercato di nicchia che però ha appassionati in tutto il mondo e che grazie ai siti specializzati, ma soprattutto alle piattaforme online come eBay, acquistano e vendono determinandone il valore in base alla rarità e allo stato di conservazione. Insomma, nelle nostre soffitte e nelle cantine, molti di noi conservano in qualche scatolone un ricordo d’infanzia che ora può valere qualche centinaio di euro nella maggior parte dei casi, ma arrivare a cifre astronomiche. Come una carta dei Pokémon che nel 2018 è stata venduta a più di 50mila euro.
Vediamo allora 10 giocattoli di ieri che oggi valgono una piccola fortuna.

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