obbligazioni

I titoli di Stato (esteri) che rendono più del 10%: il rischio cambio e la garanzia della Bei

di Angelo Drusiani

I titoli di Stato (esteri) che rendono più del 10%: il rischio cambio e la garanzia della Bei

Un emittente a tripla A, che, oltre a detenere il massimo dei voti assegnato dalle agenzie di rating, offre anche la possibilità di far fare un viaggio intercontinentale al proprio portafoglio titoli, pur restando seduti in poltrona. E con rendimenti di tutto rispetto soprattutto se si considera che si tratta di emissioni corte con tassi che vanno dal 5% dei titoli in dollari e sterline fino allo stratosferico 20% del bond in lira turca passando per l’8,7% dell’emissione in rand sudafricani e l’11,4% di quella denominata nel peso messicano.

La Banca europea per gli investimenti, Bei, fornisce finanziamenti per progetti che contribuiscono a realizzare gli obiettivi dell’Ue, sia all’interno che al di fuori dell’Unione. Queste obbligazioni consentono all’investitore di diversificare il rischio valutario, poiché, come si potrà leggere in tabella, si spazia da monete di Paesi europei che non hanno aderito alla moneta unica a valute di Stati di altri continenti. E nella nostra selezione entra anche un’obbligazione denominata in euro per chi volesse ridurre la rischiosità.

Garanzie

La garanzia che offre l’emittente rappresenta un fattore importante, se si sceglie una strategia d’investimento aperta anche a una quota di emissioni obbligazionarie in monete non euro perché annulla uno dei rischi tipici di chi investe in obbligazioni, la solidità dell’emittente. La durata massima delle emissioni inserite in tabella supera di poco i dodici mesi. In quest’ottica, non è la scadenza dei prestiti l’ipotetica rischiosità con cui confrontarsi, ma l’andamento del rapporto di cambio tra l’euro e le valute estere.

L’investitore che sceglie di immettere in portafoglio strumenti denominati in monete diverse da quella utilizzata nel Paese in cui vive, è generalmente depositario di una propensione al rischio di livello medio-alto. Analogo rischio, in pratica, che si assumerebbe investendo in titoli obbligazionari con durata ultratrentennale. Ipotetica rischiosità che tende ad aumentare, a seconda della scelta delle monete cui affidare parte dei propri risparmi, e, soprattutto, del peso percentuale attribuito a questa componente del portafoglio titoli.

Il terzetto

La strategia, in ogni caso, ha una valenza importante, in materia di redditività di una scelta valutaria. Guardiamo ad esempio al rapporto di cambio tra dollaro ed euro: da inizio gennaio 2021 a metà ottobre 2022 ha largamente premiato chi avesse detenuto, in portafoglio, investimenti denominati nella moneta d’oltre Atlantico. E sempre in campo strategico è importante, soprattutto per investimenti di durata più lunga, monitorare con attenzione l’evoluzione del rapporto di cambio e prendere profitto nel caso in cui la valuta estera si apprezzasse nei confronti dell’euro.

In un portafoglio votato alla massima redditività teorica, tre monete entrerebbero di diritto tra le scelte migliori: nuova lira turca, peso messicano e rand sudafricano. Obbligazioni che la Bei rimborserà tra giugno e settembre 2024.

Tutte le altre, pur evidenziando una durata massima di poco superiore ai dodici mesi, e teoricamente considerate meno rischiose, propongono rendimenti lordi che in Eurozona sono offerti da scadenze decennali. Spicca, ad esempio, il rendimento del titolo statunitense, rimborsabile a fine anno in corso, che offre un rendimento superiore al 5% lordo.

Tutte le emissioni riportate in tabella sono scambiate sulla piattaforma Mot di Borsa Italiana e, al tempo stesso, reperibili, attraverso il proprio riferimento finanziario, anche su mercati esteri.

Per chi dispone di una media propensione al rischio, la percentuale da attribuire al comparto valutario potrebbe attestarsi al 7,5% del comparto obbligazionario. Valore che potrebbe salire a una quota doppia, se l’investitore è orientato verso un portafoglio più rischioso, perché da questa strategia si aspetta una maggiore redditività.

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