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Btp e altri titoli di Stato, come guadagnare con le cedole (fino al 5% per i decennali) o rivendendoli

di Angelo Drusiani

Btp e altri titoli di Stato, come guadagnare con le cedole (fino al 5% per i decennali) o rivendendoli

Strategie decennali. Con i Btp e con altri titoli lunghi dell’euro e non solo. In più occasioni, nei mesi cruciali dello scorso anno, a partire da giugno, in particolare, più voci consigliarono di investire in emissioni obbligazionarie con scadenza decennale. La forma più semplice, come spesso accade nel comparto, è rivolgersi ai titoli di Stato italiani. Sia perché destinatari di un grado di affidabilità definito investment grade, sia perché facilmente reperibili in Borsa Italiana, sia perché, a fronte di prezzi di mercato in calo, avrebbero potuto offrire, nel corso dei futuri 18-24 mesi, un importante guadagno in conto capitale, da sommare al flusso cedolare. Cedola che, paragonata a quelle dei Btp attualmente in collocamento, peraltro, risulta non concorrenziale. Situazione a cui sopperisce, in ogni caso, una prospettiva di guadagno in conto capitale abbastanza interessante.

Il trading

Non tutti gli investitori optano per mantenere in portafoglio fino alla scadenza le emissioni obbligazionarie a medio e lungo termine. Non pochi, infatti, preferiscono fare un’attività di trading, cioè di compravendite, in tempi ravvicinati. In questo caso, a fronte di rialzi della quotazione dello strumento in cui si è investito, anche per un valore percentuale non particolarmente elevato, si sceglie di cedere a mercato l’obbligazione acquistata anche da pochi giorni.

Le due strade

Le recenti sedute borsistiche, al di là delle complesse vicende che hanno turbato i mercati, evidenziano anche discreti incrementi dei valori di mercato, ad esempio, dei Btp decennali. Il grafico riporta il succedersi dei prezzi di mercato del Btp 2,45% con data di rimborso fissata all’1 settembre 2033. A posteriori, verrebbe spontaneo ipotizzare che chi sceglie di incamerare i guadagni in conto capitale, nel momento in cui si palesano, avrebbe materializzato una discreta plusvalenza, cedendo il citato Btp nell’arco temporale che va da inizio anno alle più recenti sedute operative. Come verrebbe pressoché automatico reinvestire il ricavato anche nello stesso strumento se, nel corso delle prossime sedute di Borsa, il suo valore di mercato dovesse scendere anche solo di due o tre punti. La ricordata prospettiva dei 18-24 mesi, ora ridotta a sei mesi, resta un punto di arrivo che, probabilmente, potrebbe realizzarsi. Al tempo stesso, chi avesse scelto di vendere a mercato, nella convinzione che maggiori rialzi dei prezzi difficilmente si manifesteranno, non avrebbe nulla da rimproverarsi, se la strategia per cui opta è di breve termine.

Btp e altri titoli di Stato, come guadagnare con le cedole (fino al 5% per i decennali) o rivendendoli

Prezzi e rendimenti

Le turbolenze che hanno condizionato gli scambi azionari hanno, al tempo stesso, incrementato indirettamente gli investimenti in strumenti obbligazionari e, anche grazie a questa situazione venutasi a creare sui mercati finanziari, le quotazioni di Btp e di emissioni societarie a cedola fissa ne hanno beneficiato a livello di valori di mercato. Nella tabella una foto di gruppo delle emissioni governative nel momento attuale: i prezzi variano tra 87 e poco più di 100 . Mentre i rendimenti oscillano tra il 2,26% del Bund e il 5,29% del Btp emesso in dollari.

Le prospettive

Sarà quindi interessante seguire le future sedute di Borsa, al fine di valutare, per chi ama fare operazioni di trading, quale potrebbe essere il momento più opportuno per investire di nuovo nello stesso Btp e/o in altri con caratteristiche di durata simili. Nulla è scontato, naturalmente. Né la possibilità che i valori di mercato di questa tipologia di titoli torni a diminuire, per poi risalire, né che, viceversa, la quotazione salga ulteriormente. E ciò potrebbe verificarsi se la politica monetaria restrittiva delle banche centrali dovesse subire un arresto deciso. Ipotesi che non sembra imminente, ma che potrebbe manifestarsi, laddove la propensione ai consumi dovesse globalmente diminuire, con effetti ravvicinati anche sulla dinamica inflazionistica. Le variabili in gioco non sono poche ed è la ragione che rende complessa l’attuale situazione dei mercati finanziari.

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