Lorenzo Cesa, anche lei è finito nella rete degli «spiati» per mano di un ufficiale della Guardia di finanza.
«L’ho appena saputo».
Lorenzo Cesa (Udc): «Ricerche su di me? L’ho appena saputo. Ora arginiamo le fughe di notizie»
Politici e vip spiati, l’inchiesta di Perugia: «È impensabile che in un Paese democratico si verifichino simili episodi, bisogna agire»
Pensa che c’entri la sua attività politica? Lei è segretario dell’Udc.
«Non lo so, non so niente, non immagino. Non so nemmeno quando è stato fatto l’accesso».
Cosa farà quindi?
«Ho dato mandato a un legale per fare chiarezza. È assurdo. Ma non è la prima volta che mi accade».
Che vuole dire?
«Anche per Telecom, con Tavaroli & company, sono finito in mezzo a una storia di intercettazioni. Ed ero anche parlamentare europeo».
Questa però è una storia diversa. Stiamo parlando di indagini finanziarie non autorizzate, ovvero «rubate».
«Certo, questa vicenda è sicuramente molto più grave perché è una vicenda pubblica. Telecom è un’azienda privata, anche se...».
Anche se?
«Quella fu una storia molto importante. È impensabile che in un Paese democratico si verifichino simili episodi. Bisogna agire».
In che modo?
«Io adesso per questa cosa sto facendo un intervento a livello personale. Credo che anche altri non abbiano alternative. Ma la verità è che deve intervenire il Parlamento».
Come?
«Ormai ogni giorno siamo in presenza di fughe di notizie, di intercettazioni illegali. Mettere un argine è doveroso e dignitoso».
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4 marzo 2024 (modifica il 4 marzo 2024 | 21:45)
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