21 dicembre 2019 - 17:03

La tristezza natalizia, cosa fa al tuo corpo la solitudine e che effetti ha sulla salute

Nel periodo in cui essere felici e avere una famiglia unita e gioiosa è un dovere, molte persone si sentono perlomeno inadeguate e vivono un senso di disagio che si trasforma in tristezza e momentanea depressione. Ci sono persone che si sentono sole anche se non lo sono e persone che davvero sono sole. Ne parliamo con Agnese Rossi, psicoterapeuta di Humanitas Gavazzeni, Bergamo

di Agnese Rossi

Scheda 4 di 9

4.
Se la solitudine spaventa

Facciamoci caso: viviamo in un mondo in cui la solitudine non è favorita, anzi è temuta. Nel mondo occidentale moderno usiamo molti stratagemmi per non restare mai soli: musica assordante in negozi, sale di attesa, ristoranti e sui mezzi di trasporto, radio e tv accese in casa anche mentre non stiamo prestando loro attenzione, ma solo “per tenerci compagnia”, in realtà per paura del silenzio, del vuoto intorno a noi e dentro di noi. Per non parlare dei Social Network. Il silenzio, anche quello delle notifiche sul cellulare, significa stare soli con noi stessi, ascoltare cosa si muove dentro di noi, cosa che può far paura se non siamo abituati a farlo. Così tendiamo a riempire di suoni o di oggetti ogni spazio, anche quello interiore, con il rischio di non trovare momenti adeguati per leggere, pensare, riflettere e neppure parlare con chi ci sta vicino durante una cena o mentre aspettiamo il treno.

Scheda 4 di 9

© RIPRODUZIONE RISERVATA
shadow