Milano, 30 aprile 2017 - 19:07

Tre anni di lavori, campus e maxi biblioteca, l’università Sapienza si fa bella

Progetto di riqualificazione da 153 milioni di euro per l’università di Roma. Il rettore Gaudio: così investiamo su giovani e futuro

Il progetto dei lavori nella Città universitaria Il progetto dei lavori nella Città universitaria
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Ci sarà una nuova biblioteca unificata di Lettere da quasi mille posti, con due milioni e mezzo di libri, una caffetteria, un bookshop e spazi esterni dove leggere e studiare. Un’altra biblioteca solo per Giurisprudenza (1 milione di volumi) aperta 24 ore su 24. Un campus nuovo di zecca per duecento studenti fuori sede. E poi nuovi spazi dedicati all’ingegneria civile e industriale con laboratori all’avanguardia. Oltre cento aule ristrutturate e rimodernate con tecnologie aggiornate e adeguate. Impianti fotovoltaici e un piano di prevenzione antisismica. E anche Architettura avrà il suo campus, al Borghetto Flaminio, fatto di aree per lo studio ma anche per esposizioni, mostre, workshop, rivolte agli studenti ma anche ai cittadini.

L’Università La Sapienza si rinnova e lo fa grazie ad un finanziamento della Banca Europea degli Investimenti (Bei) che copre il 75% del progetto di riqualificazione dell’ateneo: 114.675.000 di euro cui si aggiungono altri 38.225.000 messi a disposizione dall’Università per un totale di quasi 153 milioni di euro da spendere per riammodernare spazi o crearne di nuovi all’interno e all’esterno della Città Universitaria. Sorride il rettore Eugenio Gaudio: «Per l’università più grande d’Europa è il finanziamento più cospicuo mai concesso dalla Bei ad un ateneo italiano: significa che il nostro progetto di riqualificazione è stato ritenuto valido e che viene premiata una politica amministrativa virtuosa che ha trasformato la Sapienza in un partner credibile». Il finanziamento prevede un tasso fisso dell’1,4% con una rata semestrale fissa dal quinto anno in poi di poco più di 4 milioni di euro. Basti pensare che oggi, spiega il rettore Gaudio, si spendono 24 milioni di euro l’anno solo per la manutenzione: «La riqualificazione prevede la razionalizzazione e la realizzazione di impianti ad alto risparmio energetico che contribuiranno a contenere molto i costi».

Il piano della ristrutturazione ha scadenze molto strette: il cronoprogramma prevede interventi nel triennio 2019-2021, ma molti progetti sono stati già avviati e a breve partiranno le gare d’appalto per l’affidamento dei lavori. Tra questi ci sarà anche la ristrutturazione del grande scalone monumentale del Palazzo del Rettorato: circa 2,5 milioni di euro di lavori da terminare entro la fine del 2020. Esultano naturalmente anche gli studenti della Sapienza. Quest’anno il numero degli iscritti ha superato le 114mila unità e per l’ateneo più grande d’Europa che cerca un rilancio anche a livello internazionale offrendo corsi in lingua e cercando di attrarre sempre più studenti dal resto del mondo un ammodernamento non è più rinviabile.

Ben vengano quindi, spiega un ragazzo davanti alla facoltà di Giurisprudenza, «aule più decenti, con impianti audio funzionanti, connessioni a internet, lavagne luminose: oggi ci sono ancora classi fatiscenti non degne di una università europea». Gli risponde a distanza il rettore Gaudio: «Il nostro Paese continua a non investire sulla cultura e sui giovani, noi stiamo cercando di farlo e questa grande opera di riqualificazione è un ulteriore modo per investire sul futuro e sull’Italia».

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