9 marzo 2021 - 08:09

«Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto». Schiaffi (veri) e le scene nude di Giannini-Melato. I 10 segreti

Diretto nel 1974 da Lina Wertmüller, è il più celebre film della regista italiana, diventato presto un cult in tutto il mondo. Boom al botteghino

di Francesco Tortora

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Il film

Ieri sera è andato in onda «Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto», pellicola diretta nel 1974 da Lina Wertmüller. La protagonista è Raffaella Pavone Lanzetti (Mariangela Melato), ricca industriale milanese che insieme ai suoi amici milionari passa le vacanze su uno yacht nel Mediterraneo. Tra i marinai al suo servizio c'è il siciliano Gennarino Carunchio (Giancarlo Giannini), comunista dal carattere rude che sopporta malvolentieri non solo le angherie e gli abusi da "padrona", ma anche le teorie femministe e ambientaliste. Durante una gita in gommone i due naufragano su un'isola deserta e le parti si invertono: Carunchio diventa l'oppressore e con i suoi modi violenti e maschilisti prima schiavizza la donna, poi la seduce. Ma la storia d'amore dura poco. Quando i soccorritori recuperano i due naufraghi e li riportano in Italia, la distanza sociale prevarrà. «Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto» è un film divertente che racconta con ironia e sberleffo l'ideologia degli anni '70. La coppia Melato-Giannini è davvero ispirata e riesce a interpretare al meglio i cliché di un'epoca. Non mancano eccessi e trovate populiste, ma il film resta a distanza di anni uno dei più spiritosi sugli stereotipi della lotta di classe. All'uscita divide la critica, ma conquista il pubblico posizionandosi al quinto posto negli incassi della stagione 1974-75 e diventando un cult in tutto il mondo. In attesa della messa in onda, ecco 10 cose che forse non sapete.

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