5 marzo 2021 - 23:21

Matilde Gioli, attrice «per caso»: outsider travestita da brava ragazza

Trentuno anni, originaria di Milano, è la co protagonista della serie di successo «Doc - Nelle tue mani», al fianco di Luca Argentero

di Chiara Maffioletti

Matilde Gioli, attrice «per caso»: outsider travestita da brava ragazza
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A scoprire Matilde Gioli è stato Paolo Virzì, nel 2013. Dal nulla, l’aveva scelta per recitare ne Il capitale umano. «Non avevo studi alle spalle, nessuna base: mi sono affidata al mio istinto. Solo che da allora è diventato il mio tratto distintivo», ha spiegato. Da allora la sua carriera non si è mai fermata, fino al suo ruolo da co protagonista nella serie Rai di enorme successo, «Doc - Nelle tue mani», al fianco di Luca Argentero.

Una «casinista»

Trentuno anni, originaria di Milano, Gioli si definisce una «casinista. Ma ora ho cambiato il mio stile di vita: vado a dormire prima, anziché guardare la tv leggo un libro... ho bisogno di silenzio». «Mi immedesimo molto nei personaggi che interpreto», ha spiegato, ed è anche per questo che ritrovarsi nei panni di una dottoressa è stato tanto emozionante per lei: «Il mio sogno da piccola era fare il medico, ho fatto anche il test per l’università ma non l’ho passato. Il mio desiderio era studiare le neuroscienze, studiare il cervello... a volte mi spiace non aver approfondito. Però resto molto interessata alla medicina, forse troppo. Seguo diversi blog, guardo su YouTube i video delle operazioni e non mi dà per niente fastidio quando faccio gli esami del sangue, anzi, guardo interessata l’ago che entra nella vena e penso che vorrei saperlo fare. Quando ho girato delle scene in cui rianimavo qualcuno o operavo, era un sogno che si realizzava».

La recitazione di pancia

La sua empatia, quel suo «recitare di pancia», ha creato a volte delle perplessità: «Penso ai provini, specie nei primi anni. A volte la mia naturalezza è piaciuta, altre serviva più tecnica, tipo per interpretare personaggi con altri accenti o di altre epoche: lì mi è stato fatto notare che se avessi studiato... Ma non ho mai vissuto male questa cosa, è andata così: appena avrò un momento farò qualcosa per avere degli appoggi. Allo stesso tempo sento di imparare sul set, con la pratica. Con Luca (Argentero, ndr.) abbiamo in comune il fatto di non aver pianificato di fare questo lavoro». Interpreta quasi sempre giovani donne della buona borghesia: un caso? «Avverto di essere indirizzata verso i ruoli da ragazza pulita, borghese. Ma so che potrei dare tantissimo in altre vesti: ho un animo più da outsider, sono sempre stata molto affascinata dai personaggi con più ombre».

La bellezza

Come altre sue colleghe, tra cui Matilda De Angelis, del suo aspetto dice di non aver avuto mai «grande consapevolezza, non ci ho mai contato sia perché sono molto autocritica ma anche perché penso non sia un merito. Quando mi fanno un complimento voglio che quel momento passi veloce perchè non so come affrontarlo,non è una cosa che mi va di coltivare: non sono una attenta, una che si preserva, attenta al fitness o a una beauty routine. Anzi, sono pigra e lo sport che faccio è perché mi diverte». Anche per questo, non ama gli standard imposti soprattutto dai social: «Ho una sorella più piccola e mi rendo conto che per i più giovani il rapporto con i social è ancora più intenso. Non giudico gli Instagram blogger ma voglio che chi li idolatra capisse che sono immagini irreali, modificate dai filtri e che ritraggono persone spesso modificate chirurgicamente. Dovremmo essere educati ad apprezzarci per le nostra unicità, perché è quella la vera bellezza».

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