9 ottobre 2020 - 13:15

Federscherma, Michele Maffei si candida alla presidenza

L’ex campione olimpico e mondiale di sciabola in lizza per la successione a Scarso. Se la vedrà con l’attuale vicepresidente Azzi

di Marco Calabresi

Federscherma, Michele Maffei si candida alla presidenza (Youtube.com)
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L’ex campione olimpico e mondiale di sciabola Michele Maffei torna in pedana, ma stavolta da candidato presidente della Federscherma. Maffei ha presentato la candidatura a Roma, al Reale Circolo Canottieri Tevere Remo. «Una scelta un po’ incosciente e un po’ sentita - dice Maffei, 74 anni, oro a squadre a Monaco ‘72 -. Ho deciso di fare questo passo importante e impegnativo per la passione per questa splendida disciplina e perché oltre ai miei trascorsi da atleta posso mettere a disposizione la mia esperienza accumulata in anni al servizio del movimento sportivo».

Già segretario generale della Federscherma dal 1999 al 2003, Maffei ha ricoperto lo stesso ruolo in altre federazioni, tra cui quella degli Sport Disabili, oggi Comitato Paralimpico: «Dobbiamo partire dal lavoro svolto dal presidente Scarso, che ringrazio per l’impegno profuso in questi anni, per rilanciare la Federazione, puntando a ottenere risultati ancor più lusinghieri e andando a migliorare ciò che non ha funzionato a dovere. Siamo tutti parte di una stessa famiglia e auspico per questa campagna per la presidenza un confronto serrato, ma allo stesso tempo improntato alla serenità e alla signorilità, come non può essere altrimenti per chi fa parte di uno sport i cui tratti caratteristici sono da sempre quelli del rispetto e dell’onore. Ma avrei preferito andare al voto dopo Tokyo per completare il percorso di Scarso».

Il primo step verso le elezioni in programma entro il 15 marzo sarà quello del 29 novembre, con l’elezione dei Grandi Elettori, poi a gennaio sarà il turno dei comitati regionali. Il presidente uscente è il siciliano Giorgio Scarso, in carica dal 2005 e che sosterrà la candidatura del suo vicepresidente attuale Paolo Azzi. «E spero di avere presto un confronto pubblico», ha concluso Maffei.

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