Milan-Liverpool, formazioni ufficiali e dove vederla in tv: Ibrahimovic c’è, Messias titolare

di Carlos Passerini

Tutto in una notte: i rossoneri devono vincere ma poi dipenderà dal risultato di Porto-Atletico. Leao infortunato. Pioli: «Sappiamo cosa fare»

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Formazioni ufficiali

Milano, ore 21
Milan (4-2-3-1): Maignan; Kalulu, Romagnoli, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Kessie; Messias, Brahim Diaz, Krunic; Ibrahimovic. All. Pioli
Liverpool (4-3-3): Alisson; Williams, Phillips, Konaté, Tsimikas; Morton, Oxlade-Chamberlain, Minamino; Mané, Salah, Origi. All.: Klopp.
Arbitro: Makkelie (Olanda)
Tv: ore 21 Canale 5, Sky 201, TimVision

Aggrappati a Ibra. Come prima, più di prima. Perché dopo Calabria, Kjaer, Giroud, Rebic e Pellegri, lunedì s’è fermato anche Leao. «Piccola lesione muscolare del bicipite femorale», la diagnosi. Colpa di una botta alla coscia presa contro la Salernitana sabato: sembrava poca roba, invece il portoghese tornerà forse per il duello scudetto di sabato 19 col Napoli, non prima. Per stasera contro il Liverpool quindi niente da fare: assenza pesantissima, vista anche la crescita sbalorditiva di Rafa, sempre più centrale nella manovra offensiva rossonera. La cattiva sorte s’accanisce quindi sul Milan, azzerandogli o quasi l’attacco nella notte che vale una stagione. Là davanti di fatto resta ora solo il quarantenne Ibrahimovic, che in rosa non ha più un potenziale sostituto di ruolo. Significa, molto semplicemente, che dovrà stringere i denti e fare da sé fino alla sosta. Stasera va a caccia del gol più vecchio in Champions e Pioli gli affiancherà Messias, confidando che il brasiliano ripeta lo show di Madrid che ha consentito al Milan di giocarsi un’ultima chance. «Io trasformo la sofferenza in energia» ha detto Ibrahimovic domenica da Fazio, ma la verità è che notizia peggiore dell’infortunio di Leao non poteva esserci, alla vigilia del dentro o fuori di Champions che mette in palio l’accesso agli ottavi e che vale una quindicina di milioni di euro, budget fondamentale per provare a rinforzarsi sul mercato di gennaio.

San Siro sarà tutto esaurito, come nelle vecchie notti di Champions, prima dei sette anni di buio: saranno in 57 mila a spingere il Diavolo verso un’impresa che però potrebbe non bastare. La classifica del gruppo della morte è apertissima, gli unici sereni sono proprio i Reds che con 15 punti su 15 sono già primi. I rossoneri devono innanzi tutto vincere e vedere cosa accade in Porto-Atletico. Se finisce pari, passa il Milan. Altrimenti l’unica possibilità è che vincano i madrileni, anche se lì poi sarà decisiva la differenza reti. Insomma: una partita da giocare fino alla fine.

«Niente calcoli, per batterli servirà lucidità e determinazione» spiega Pioli, che a differenza di molti milanisti non vede come una disgrazia — e ci mancherebbe — l’eventuale qualificazione all’Europa League, automatica in caso di terzo posto: «Se sarà così la affronteremmo nel modo migliore, ma adesso quello che conta è la partita col Liverpool. Vogliamo capire dove siamo arrivati affrontando una delle squadre migliori al mondo. La partita d’andata ci ha insegnato molto». Verissimo, perché da allora il Milan in Champions è maturato parecchio: dopo le tre sconfitte iniziali è andato in crescendo e ha ottenuto poi un pari e una vittoria. Ma è evidente che molto stasera dipenderà da che tipo di Liverpool sarà: «Ho 5 partite in 14 giorni, farò turnover» la promessa di Klopp. Se dice la verità, meglio. Ma per centrare l’impresa servirà comunque il Diavolo delle grandi notti.

7 dicembre 2021 (modifica il 7 dicembre 2021 | 20:01)