Serie A, i migliori giocatori del 2023: chi sono

di Alessandro Bocci e Paolo Tomaselli

Il «Dream Team» dell'anno che sta per concludersi, la squadra con i migliori calciatori del 2023: un 4-3-3 affidato a Luciano Spalletti, l'allenatore che ha riportato lo Scudetto a Napoli e la Nazionale all'Europeo

Serie A, i migliori giocatori del 2023: chi sono

Meglio Osimhen con lo scudetto o Lautaro Martinez principe del gol? Il coreano Kim, insuperabile baluardo del Napoli spallettiano o il vecchio Acerbi che uno dopo l’altro, sino a Haaland nella finale di Champions, ha fermato i centravanti più forti del mondo? E ancora: la regia fantasiosa di Calhanoglu o quella geometrica di Lobotka? Abbiamo provato a disegnare un Dream Team a cavallo di due stagioni molto diverse, con giudizi e sensazioni contrastanti. Già sul sistema di gioco si potrebbe discutere per giorni: abbiamo scelto il 4-3-3 di Spalletti in onore al Napoli campione d’Italia, ma bisogna riconoscere la valenza del 3-5-2 con cui Inzaghi ha messo Supercoppa e Coppa Italia in bacheca, ma soprattutto è arrivato sino alla finale di Istanbul e ora è in fuga in campionato.

Gatto Maignan

La scelta del portiere è caduta sul francese del Milan che, al netto dei problemi fisici che lo tormentano, è il migliore. Anche se, rispetto all’anno dello scudetto rossonero, è meno continuo e qualche uscita a vuoto se l’è concessa. Però resta un gatto tra i pali e formidabile nel rinvio, che spesso diventa uno schema d’attacco per la banda di Pioli. Vicario e Provedel, più del napoletano Meret, meritano il podio: il primo ha contribuito in maniera decisiva alla salvezza dell’Empoli e sta facendo faville a Londra, nel Tottenham. Il secondo è stato uno dei pilastri della Lazio arrivata seconda e ha segnato un gol di testa da centravanti consumato.

Le frecce azzurre

A destra, anche e non solo perché come allenatore abbiamo scelto Spalletti, il prescelto è il taciturno Di Lorenzo, capitano e simbolo del Napoli rivelazione. Corsa, tecnica, anima condiscono gol e assist. L’eterno Darmian però è in rimonta e aspettiamo con simpatia il giovane Kayode, che Spalletti chiamerà presto in Nazionale. Mentre sull’altra fascia Dimarco ha surclassato Theo Hernandez nel derby milanese. La crescita dell’interista è esponenziale, tanto che il c.t. in Nazionale lo ha riconvertito nella difesa a quattro senza mai metterlo in discussione.

Un gigante per amico

In Italia c’è stato poco, giusto un campionato, ma il coreano Kim ha dato al Napoli quella robustezza e fiducia che adesso gli azzurri hanno smarrito. Kim è svelto, attento, formidabile negli anticipi. Un muro. E accanto a lui l’intramontabile Acerbi, che più tiri giù e più viene su. L’anno scorso gli interisti non erano contenti del suo acquisto, salvo poi ricredersi. Acerbi è diventato un beniamino di San Siro e ha fermato i migliori. Anche in Nazionale è intoccabile. Dietro, spinge Bremer, simbolo della Juve di ferro ma bravo soprattutto a tre, come l’esuberante Buongiorno che potrebbe diventare titolare all’Europeo

clicca sull'immagine per ingrandirla fullscreen

Ciak si gira

Calhanoglu è una scommessa vinta da Simone. Da trequartista discontinuo a regista lucido del centrocampo più forte d’Italia, tecnico e feroce. Il turco, implacabile dal dischetto, si muove lieve in una squadra che, dopo la finale di Champions, ha acquisito consapevolezza. Lobotka è più geometrico, la scorsa stagione ha guidato il Napoli con saggezza, forza e tecnica. Ma quest’anno sta affondando insieme alla squadra campione. Da segnalare la rinascita di Arthur nella Fiorentina. Di interni ce ne sono per tutti i gusti: il fisico Anguissa, fondamentale nella scorsa stagione e il motorino Barella, il geniale Mkhitaryan o il cavallo pazzo Rabiot, a cui Allegri non rinuncia mai, uomo squadra e puntuale in zona gol grazie all’abilità negli inserimenti. Il 2023 è stato positivo anche per Koopmeiners e l’Atalanta lo cederà in estate per non meno di 40 milioni. Zielinski, tecnica sopraffina, è in calo, come Lorenzo Pellegrini.

Tridente d'oro

Impensabile rinunciare a uno tra Osimhen e Lautaro. Il nigeriano si è caricato sulle spalle il Napoli, segnando 26 reti e con 10 milioni netti è il calciatore più pagato della serie A. Ma Lautaro è il più continuo e letale, 29 gol nell’anno solare. In finale di Champions se ne è mangiato uno, però è il simbolo dell’Inter che sta trascinando verso lo scudetto della seconda stella. Nel 3-5-2 giocherebbero insieme, ma visto che il Toro è un attaccante sempre in movimento, lo abbiamo inserito nel 4-3-3 facendolo partire da sinistra per accentrarsi e muoversi intorno a Osi. Restano fuori a malincuore Kvaratskhelia e Thuram; il georgiano, come tutti i napoletani, si è un po’ smarrito, il francese è diventato il partner perfetto di Lautaro anche se deve ancora confermarsi. A destra, nel tridente, trova posto Nico Gonzalez che ha portato la Fiorentina a giocare due finali dopo 60 anni (Coppa Italia e Conference League) e adesso al quinto posto in campionato. Una citazione speciale per Zirkzee, centravanti totale e moderno: se continua così l’anno prossimo entrerà nel Dream Team.


Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.

27 dicembre 2023 (modifica il 27 dicembre 2023 | 07:53)