Le tavole di Pazienza prendono vita sul palcoscenico: un omaggio a passo di danza per il glorioso fumettista dai Teatri Invisibili

Un momento dello spettacolo della compagnia Sosta Palmizi sull'opera di Andrea Pazienza
Un momento dello spettacolo della compagnia Sosta Palmizi sull'opera di Andrea Pazienza
di Laura Ripani
3 Minuti di Lettura
Giovedì 5 Ottobre 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 12:18

SAN BENEDETTO - Un’operazione culturale e della memoria per celebrare uno dei marchigiani più importanti e misconosciuti: Andrea Pazienza, figlio della sambenedettese Giuliana Di Cretico, che nacque 67 anni fa proprio in Riviera. Senza di lui forse non esisterebbe neppure Zerocalcare, senza la sua libertà, portata all’esasperazione di una tragica fine.

La trama

E proprio lo scritto giovanile “Gli ultimi giorni di Pompeo” drammaticamente profetico anche dal punto di vista personale, va in scena sabato, alle ore 21 al Teatro Concordia. Uno spettacolo nato da un’idea di Riccardo Goretti e scritto con l’amichevole consulenza di Marina Comandini in Pazienza, prodotto da Sosta Palmizi, omaggio al grande fumettista. Una compagnia tra le più celebrate d’Italia per un autore «che ha fatto la storia dei comics in Italia» dice il direttore dell’Amat Gilberto Santini che, con i Comuni di Grottammare e San Benedetto, del Laboratorio Re Nudo, di Caleidoscopio Teatro e sponsor privati promuove la 29ª edizione della rassegna Teatri Invisibili del quale la performance è il clou. L’occasione per portare in scena l’opera multidisciplinare sono i 36 anni dall’uscita del libro destinato a entrare immediatamente nella leggenda, di quelli che anni dopo qualche recensore da blog avrebbe chiamato instant classic: Pompeo, o Gli ultimi giorni di Pompeo, se si vuol stare ai vari riquadri che compaiono nel fumetto originale vede un giovanissimo Andrea Pazienza, che narra la discesa nel baratro dell’eroina, una discesa non solo personale ma generazionale. Un libro scomodo, feroce, commovente, sincero fino alla brutalità che Massimo Bonechi, Riccardo Goretti e Giorgio Rossi portano in scena nella sua versione integrale.

Rispettosi del testo originale fino alla sillaba - il lavoro è trasudante amore per l’opera originale in ogni gesto scenico - i tre portano in scena l’opera straziante e meravigliosa figlia di grandi slanci politici e culturali, e di grandi delusioni. «Pazienza - nota ancora Santini - è un marchigiano eccellente, tra gli artisti più gloriosi dei quali la nostra Regione può andare fiera. Forse perché troppo moderno, non se ne parla mai abbastanza. Questo lavoro che Sosta Palmizi porta in scena dunque, è intelligente e riesce a dare vita ai suoi fumetti, veri e propri classici del settore. Ed è proprio questa la forza di questo spettacolo: ridare vitalità a quadri tramite uno strumento inedito come la danza».

Il museo

Il successo di un genere come quello dei comics che vede in Pazienza il suo primo grande interprete ha già portato la città di Pescara dove l’artista ha semplicemente frequentato il liceo a realizzare un grande museo, su tre piani, il Clap. Uno intero di inediti è dedicato all’artista sambenedettese con una delle più grandi collezioni di opere, oltre 300 tavole originali. Al termine del Mam, il Museo di arte sul mare al molo di San Benedetto c’è un altro omaggio, realizzato dagli alunni della scuola Curzi. «Troppo poco per in artista che è stato molto ispirato dalla sua città d’origine» dice Piergiorgio Cinì ideatore della rassegna Teatri Invisibili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA