Foglie cadute a terra: da togliere o da tenere?

In autunno gran parte del nostro tempo è dedicato alla raccolta delle foglie in giardino. In molti casi è corretto, le foglie devono essere eliminate, ma in alcuni casi possono rappresentare una risorsa.

Francesca Meinardi
A cura di Francesca Meinardi
Pubblicato il 09/11/2020 Aggiornato il 09/11/2020
Foglie cadute a terra: da togliere o da tenere?

Prendersi cura del giardino in autunno è un dovere più che una scelta, soprattutto quando gli alberi caducifoglie spargono sulle aree del giardino una coltre di lamine dorate e scricchiolanti. Per quanto belle da vedere i primi giorni, variopinte e integre, dopo poche settimane e qualche pioggia le foglie inizieranno a conferire al giardino un aspetto trasandato e potranno creare alcuni problemi. Si proceda quindi a raccoglierle, ma senza gettarle tutte nella raccolta differenziata: in alcuni casi ci possono tornare utili. 

Eliminare le foglie da vialetti e prato

Una coltre di foglie che copre un piazzale in pietra, un vialetto o un sentiero di ingresso rischia di rendere il camminamento scivoloso, soprattutto alle prime piogge, e di fare accumulare muffe e parassiti. Nel caso in cui sotto le foglie ci fosse un manto erboso, gli effetti collaterali della mancanza di pulizia sarebbero dannosi per le piante, perché diminuirebbero la capacità di fotosintesi di quest’ultime, oltre all’efficienza del drenaggio del terreno, aumentandone al contempo il tasso di umidità. Attraverso gli strati di fogliame si fa difficoltoso il passaggio dei raggi solari, con una conseguente scarsa capacità di fotosintesi da parte dell’apparato aereo erbaceo. Se non libera di respirare, l’erba inizia a ingiallire e le piante ad indebolirsi, cedendo con molta più facilità all’attacco eventuale di malattie fungine e parassitarie, favorite senza dubbio dai ristagni dovuti al ridotto drenaggio. Quest’ultimi porterebbero a un’inefficiente ossigenazione delle radici, che si predisporrebbero in questo modo al marciume radicale.

Come toglierle

Se l’area è pavimentata, una scopa di saggina o un’imitazione sintetica, saranno perfette per la raccolta delle foglie; si dovrà rifinire il lavoro a mano oppure con un soffiatore elettrico. Per raccogliere le foglie su un prato di piccole-medie dimensioni, si dovranno utilizzare i rastrelli a denti piatti e larghi e un telo da giardino, indispensabile per ammucchiarle e smaltirle. Per i prati più grandi il sistema migliore è l’utilizzo di un soffiatore-aspiratore a motore, i cui sacchi di raccolta sono già parte integrante dell’attrezzo e studiati su misura dalla casa produttrice.

Come usare le foglie a nostro vantaggio

Le foglie raccolte, se sono sane e asciutte, possono essere utilizzate come ingrediente per realizzare una buona pacciamatura e non solo. Basta predisporre al piede di piante, siepi o cespugli delicati una sovraccoperta di foglie alta 10 cm che, in periodo di drastici abbassamenti della temperatura, proteggerà l’apparato radicale. In più, disintegrandosi con le piogge, apporterà dei nutrienti al terreno. In ogni caso lo strato aggiunto in autunno dovrà poi essere rimosso in primavera in modo da lasciare aria e luce alle radici delle piante.

Se le foglie provengono da piante malate oppure intaccate da qualche parassita vanno assolutamente eliminate e smaltite secondo le modalità indicate dal Comune di appartenenza. Se il Comune non avesse un protocollo dedicato allo smaltimento, si eviti di bruciarle; può essere pericoloso oltre che vietato dalle ordinanze comunali. Si cerchi una discarica dei dintorni con un apposito reparto di smaltimento verde, in modo da non correre il rischio di propagare malattie o parassiti al resto del giardino.

Se si avesse in cortile una colonia felina, o al crepuscolo si vedessero ricci indaffarati a perlustrare il bordo del prato, allora si lascino dei mucchietti di foglie e rametti accatastati in zone appartate del giardino. I gatti apprezzeranno molto le foglie, per ripararsi durante le fresche giornate autunnali; se i gatti non dovessero gradire, ci penseranno i piccoli amici ricoperti di aculei dal tramonto all’alba a trafugare rametti e fogliame per rifare i loro nidi. 

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