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Giornalista de “Le Iene” aggredita a San Vincenzo La Costa, la replica del sindaco

La nota del sindaco di San Vincenzo La Costa in merito alla vicenda che ha visto coinvolta la giornalista cosentina Valeria Castellano e la sua troupe:

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

Le Iene a San Vincenzo la Costa

 

Sull’episodio delle inviate della nota trasmissione de “Le Iene” a San Vincenzo la Costa è necessario essere prudenti, come dovrebbe essere prudente ogni giudizio che si può dare sulla scia del rimbalzo di notizie sui mass media e sui social network. La prudenza è necessaria anche perché i fatti non sono stati ancora accertati e dichiariamo fermamente di essere contrari a gogne mediatiche e processi preventivi.

Non esprimiamo alcuna valutazione sulla vicenda personale del Sacerdote, arrivato nella nostra comunità poco più di un anno fa, della quale non conosciamo nulla di preciso, se non il fatto che si tratterebbe di episodi risalenti ad anni precedenti, del tutto estranei alla parrocchia e alla comunità di San Vincenzo la Costa. Sarà la Curia a fornire chiarimenti e ad assumersi la responsabilità degli eventi.

Vogliamo esprimere, invece, il nostro punto di vista su quanto accaduto sul sagrato della Chiesa.
Osserviamo che, trattandosi di vicende personali del sacerdote, sarebbe stato più opportuno intervistare il diretto interessato in contesti privati, invece che irrompere alla fine della messa domenicale. Probabilmente l’impostazione della trasmissione prevede modalità più eclatanti. Ci piacerebbe che fosse dato lo stesso risalto mediatico ai tanti sforzi compiuti nelle piccole comunità per migliorare la nostra società, i quali invece sono spesso del tutto ignorati dalla stampa locale e nazionale.

Premesso quanto sopra, riservandoci considerazioni più precise a quando saranno accertati i fatti, secondo un corretto principio garantista, l’Amministrazione Comunale di San Vincenzo la Costa condanna in maniera decisa chiunque abbia assunto atteggiamenti ostruzionistici e addirittura violenti nei confronti delle due
giornaliste, sig.re Castellano e Mascaro, ed esprime loro piena solidarietà su quanto accaduto. Riconosciamo incondizionatamente il diritto di cronaca e rispettiamo la professionalità dei giornalisti.

È inaccettabile che alcuni parrocchiani e familiari del sacerdote abbiano aggredito le giornaliste e abbiano tentato di sottrarre la telecamera. Se verranno accertate tali circostanze, sarà giusto che ognuno risponderà delle proprie condotte.
Purtroppo, in alcuni casi, la parrocchia viene identificata come un luogo nel quale esercitare piccole logiche di potere, frutto di protagonismi che sono ben lontani dallo spirito che dovrebbe caratterizzare chi frequenta tali luoghi; il Sacerdote, che è una figura fondamentale di una comunità, deve essere in grado di arginare tali fenomeni e deve essere un padre spirituale di tutti. Diversamente, può succedere che alcuni fedeli diventino, a scapito di tutta la comunità parrocchiale, gli unici referenti e “custodi” della parrocchia, e che insorgano in loro sentimenti integralisti e prepotenti, che possono sfociare, come pare che sia accaduto, in atteggiamenti impulsivi e facinorosi, che non si attagliano alla moderazione cristiana.

Il grave comportamento tenuto da alcune persone, ove venga confermato, dunque, è da ascrivere esclusivamente a vicende interne alla parrocchia e a meccanismi psicologici personali di pochissimi parrocchiani e non deve in alcun modo essere strumentalizzato in favore di una sbrigativa generalizzazione: rigettiamo ogni tentativo di ricondurre la nostra comunità nello stereotipo del paese omertoso e mafioso, al quale tendono alcune dichiarazioni della giornalista Castellano. E’ troppo comodo e troppo semplice, anche abbastanza provinciale, etichettare negativamente un paese solo perché si trova in Calabria.

È del tutto errato il tentativo di screditare l’immagine di un intero paese, o di una comunità di fedeli, a causa di condotte errate di uno sparuto gruppo.
San Vincenzo la Costa è un paese incastonato tra le splendide colline alle porte di Cosenza e dell’Università della Calabria, abitato da persone laboriose e per bene, nel quale c’è un vivace fermento culturale e nel quale, oggi, vive una nuova generazione di ragazzi seri e onesti, istruiti e aperti mentalmente, i quali ogni giorno si impegnano per restare e per far crescere la propria comunità. I casi di delinquenza e violenza sono stati sempre combattuti da un popolo orgoglioso, che non si è mai assoggettato a logiche mafiose.
L’Amministrazione Comunale di San Vincenzo la Costa, insediatasi pochi mesi fa, è pienamente attiva nel promuovere la crescita sociale del paese e non consente che questa nuova fase di rilancio e di ottimismo venga offuscata da un episodio isolato, dal quale prende nettamente le distanze.

Certamente auspichiamo che la parrocchia di San Vincenzo Martire, fulcro della comunità cristiana locale, la quale ha sempre svolto un ruolo determinante nella formazione delle generazioni di Sanvincenzesi, possa ritornare ad avere pace e a lavorare in serenità e armonia, con una guida salda che sappia guardare a tutta la popolazione, senza preferenze e senza distinzioni, evitando che alcuni possano personalizzare ed utilizzare in maniera errata eventuali ruoli affidatigli.

 

Per l’Amministrazione Comunale,

Il Sindaco
Avv. Gregorio IANNOTTA