11-06-2014 ore 09:15 | Politica - Torlino Vimercati
di Rebecca Ronchi

Torlino Vimercati. Il sindaco Figoni: "a rischio distruzione il bosco Marazzi, 300 pertiche con uva selvatica, castani e ciliegi". Chiesta la proroga alla Provincia

Il sindaco di Torlino Vimercati Giuseppe Figoni è "fortemente preoccupato perché c'è il rischio concreto che il cosiddetto Bosco Marazzi, un'area di 300 pertiche ripiantumata con essenze pregiate tipiche della Pianura Padana, rischia di venire distrutto. Circa 20 anni fa un cittadino torlinese piantumò un'area fino ad allora agricola usufruendo dei contributi regionali destinati a tale scopo dalla norma Misura 2080, forestazione di latifoglie pregiate.

 

Uva selvatica, castani, ciliegi

"Ora quell'area si è trasformata in un bosco - racconta Figoni - che costituisce un vero polmone verde, molto gradito alla popolazione per i conseguenti riscontri salubri ed estetici". Nel bosco vi sono cresciute essenze un tempo tipiche della nostra campagna, altrove rarefatte se non scomparse di fronte alle nuove metodologie agricole: uva selvatica, castani, ciliegi e molte altre ancora. Si tratta di specie botaniche di qualità tale da aver richiamato negli ultimi anni molti visitatori, in particolare scolaresche anche da fuori territorio, permettendo lezioni didattiche sul campo".

Distruzione fra 1 anno

Secondo accordi presi con la Provincia fra un anno si dovrebbe provvedere all'abbattimento: "È un vero peccato" sottolinea Figoni, che nel frattempo ha scritto una lettera all'assessore provinciale con delega all'ambiente, Gianluca Pinotti, per informarlo della situazione e invitarlo a decretare quantomeno una sospensiva dell'intervento: "Chiedo una deroga all'abbattimento almeno triennale: un tempo sufficiente per fare il punto della situazione e per stabilire, senza sconfinamenti di campo, eventuali nostri interventi".

 

Orizzonti disattesi

L'amministrazione di Torlino ricorda che "la misura 2080 fu introdotta allo scopo di realizzare misure di difesa idrogeologica, di riqualificazione ambientale e di interventi di  miglioramento delle superfici boschive, compresa la viabilità forestale. Interventi che prevedevano orizzonti temporali di lunga durata se non definitivi, che senso avrebbe aver speso per anni soldi in contributi e distruggere tutto?"

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