Isola Rizza. Sulla tracce degli Scaligeri e dei Dogi L’obiettivo è quello di valorizzare un territorio rimasto a lungo poco conosciuto

L’Associazione “Viviamo la Bassa” con l’ottava edizione dell’iniziativa fa visita domenica 25 giugno al Comune di Isola Rizza organizzando un tour tra le terre Matildiche dei Dogi e degli Scaligeri. L’evento gode dei patrocinio del Comune di Isola Rizza, della Provincia di Verona, della Regione Veneto, del Comune di Oppeano e della Camera di Commercio Industria e Artigianato e di Agricoltura di Verona. L’iniziativa ha l’obiettivo della valorizzazione e riscoperta del territorio della zona della bassa veronese e dei suoi territori confinanti che spesso vengono trascurati e lasciati in una situazione di degrado. E’ grazie a progetti come questo che spesso delle “perle” del nostro territorio vengono, che altrimenti rimarrebbero ignote ai più, vengono apprezzate. Per questo terzo appuntamento, come già anticipato, ad ospitare l’iniziativa sarà Isola Rizza, comune di circa 3.000 abitanti che fino al tardo ‘800 portava il nome di “Porcarizza” proprio perché in questa zona era assai diffuso l’allevamento dei maiali. Un rimando all’antico appellativo si ritrova poi nello stemma che ritrae una scrofa con del riso in bocca. Il ritrovo è previsto per le 15:40 del pomeriggio di domenica 25 giugno al Villa Polettini che fa anche da Municipio. La visita vera e propria della sede comunale, costruita nel ‘400, inizierà poi alle 16:10 in cui si potranno ammirare gli affreschi dal grande valore artistico del veneziano Giacomo Favretto identificato come il fondatore del verismo veneto. Una volta conclusa la visita alla Villa si proseguirà verso la Chiesetta di Santa Maria Janua Coeli, ricca di affreschi e simbologia e risalente al ‘400. La tappa successiva sarà Villa Bellinato, che mantiene ancora oggi intatta la sua corte rurale con la Villa Patronale, la cantina e anche le scuderie. Le visite sono interamente organizzate a cura del comitato biblioteca di isola rizza e le guide saranno del luogo. Alla conclusione della visita verrà riservato del tempo per i saluti istituzionali.

Giulio Ferrarini