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2012Profondità di Campo
Uno degli aspetti più creativi della fotografia è sicuramente quello della profondità di campo.
Il giocare con i piani focali tra il soggetto e lo sfondo è uno degli elementi che maggiormente influenzano l’attenzione dell’osservatore.
Quindi vediamo di capire come funziona e quali sono i fattori che influiscono su questa.La profondità di campo, pdc in italiano e dof in inglese (depth of field), è la distanza davanti e dietro al nostro soggetto perfettamente a fuoco.
Il piano, perpendicolare all’asse ottico della fotocamera, dove si trova il punto di messa a fuoco è chiamato piano focale.
Tutti i piani paralleli al piano focale ed esterni alla profondità di campo non saranno nitidi e quindi i punti su questi piani saranno identificati come cerchi
Questi cerchi prendono il nome di circoli di confusione.
La profondità di campo è quindi l’area nitida di una fotografia e si estende per un terzo davanti e due terzi oltre il soggetto messo a fuoco.
La profondità di campo è influenzata da 3 fattori:
1. La lunghezza focale
La lunghezza focale è la capacità di messa a fuoco di un obiettivo.
E’ espressa in mm e definisce la distanza tra il centro ottico dell’obiettivo e il piano del sensore alla quale viene messa a fuoco l’immagine di un punto posto all’infinito.
A parità di apertura del diaframma e distanza del soggetto dalla fotocamera una maggiore lunghezza focale produce un minore angolo di campo ed una minore profondità di campo.
2. Distanza del soggetto dalla fotocamera
A parità di lunghezza focale e apertura del diaframma un soggetto lontano dalla fotocamera ha una maggiore profondità di campo rispetto ad un soggetto più vicino.
3. L’apertura del diaframma
Il diaframma è un’elemento dell’obiettivo di forma circolare o poliginale.
Serve a controllare la quantità di luce che passa attraverso l’obiettivo e raggiunge il sensore della fotocamera.
Il diaframma è un fattore variabile da un obiettivo all’altro.
Gli obiettivi capaci di grandi aperture sono solitamente anche quelli più costosi.
A parità di lunghezza focale e distanza del soggetto dalla fotocamera una maggiore apertura del diaframma restituisce una minore profondità di campo.