Negli ultimi anni, termini come sostenibilità ambientale, eco-compatibilità ed ecosostenibilità, sono entrati a far parte in modo preponderante della coscienza collettiva.
Anche un settore “tradizionale” come quello dell’edilizia, ha dovuto evolversi per abbracciare un mondo sempre più green; nelle prossime righe, vediamo insieme come.
Un materiale, affinché venga definito eco-compatibile, non deve solamente far riferimento all’impatto diretto sull’ecosistema al momento dello smaltimento (cosa che fanno i prodotti ecosostenibili), ma soprattutto agli effetti indiretti dovuti ai processi e alle lavorazioni che li compongono.
Sia le prestazioni in uso sia quelle di ciclo di vita concorrono alla riduzione degli impatti su salute e ambiente determinando quindi il livello di eco-compatibilità.
Per fare ciò devono essere in grado di rispettare alcuni requisiti:
Il livello di eco-compatibilità, quindi, deve essere programmato e progettato; le valutazioni basate solo su informazioni quali naturalità, rinnovabilità o tossicità, nell’ottica di ciclo di vita, da sole non sono garanzia di eco-compatibilità, ma solo di eco-sostenibilità.
Mediante l’utilizzo di tecnologie e materiali all’avanguardia, noi di Datagest, possiamo oggi parlare di edilizia eco-compatibile, la soluzione alle più attente esigenze ambientali.
Gli edifici sono infatti progettati e costruiti in modo da minimizzare le dispersioni termiche attraverso i muri e massimizzare i guadagni solari.