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Le banconote strappate o rovinate sono valide? Cosa fare?

Cosa fare nel caso in cui ci si ritrovasse con dei soldi strappati, logorati o scarabocchiati: dove chiedere la sostituzione delle banconote.

banconote strappate o rovinate

Sarà capitato a tutti, almeno una volta, nella vita di ritrovarsi con dei soldi strappati o consumati. Una situazione che si verifica con una certa frequenza è quella nella quale si dimenticano le banconote dentro un paio di pantaloni e si finisca col metterle in lavatrice, sgualcendole o cambiandone il colore.

Come bisogna reagire in questi casi? Per esempio, se si hanno delle banconote strappate, è legale ripararle con del nastro adesivo e continuare a utilizzarle? Quale soluzione è necessario adottare qualora la banconota fosse così rovinata da renderla quasi irriconoscibile?

Si tratta di domande lecite alle quali è stata data una risposta dalla stessa Banca centrale europea, con la decisione numero 4 del 20 marzo 2003, in seguito alla quale sono state fornite istruzioni specifiche sul sito della Banca d’Italia. Ecco quali sono le soluzioni stabilite dalle istituzioni e qual è la procedura da seguire per richiedere la sostituzione di banconote strappate o rovinate.

Le banconote strappate o rovinate sono valide?

Le banconote strappate o rovinate non cessano di essere valide, tuttavia potrebbero non essere accettate o sostituite, in base all’estensione dello stato di alterazione della banconota rispetto alle sue dimensioni. Ci sono casi in cui una banconote viene modificata con delle scritte a penna, altri nei quali è solo stropicciata, altri ancora in cui hai dei tagli o mancano addirittura dei piccoli pezzi.

In queste circostanze è possibile che un commerciante si rifiuti di accettare la banconota durante un pagamento in contanti a causa delle cattive condizioni delle quali si trova?

La possibilità è legittima in quanto il commerciante non è obbligato a correre il rischio di accettare una banconota che potrebbe non essere considerata valida e che, di conseguenza, avrebbe difficoltà a far cambiare.

banconote strappate

Allo stesso modo, chi riceve una banconota danneggiata come resto, può chiedere al commerciante la sostituzione con una diversa: quest’ultimo non avrà il diritto di rifiutare la richiesta.

Le banconote strappate o rovinate possono essere sostituite: per farlo ci si dovrà rivolgere alla Banca d’Italia che avrà facoltà di valutare se la banconota potrà essere cambiata con un’altra, oppure no. Nella pratica, così come la banconota può essere rifiutata da un negoziante, a maggior ragione lo stesso potrà accade con l’ente creditore.

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In che modo le banconote possono perdere validità?

Intanto è bene delineare un piccolo quadro di ciò che può accadere nel corso del tempo alle banconote e in quali condizioni l’usura o una casualità possono ridurle:

  • le banconote vengono definite logore quando sono rovinate dall’umidità, dalla vicinanza a una fiamma, a agenti chimici, ma anche da strappi, lacerazioni, lavaggi accidentali;
  • una banconota si definisce danneggiata nel caso in cui si sia macchiata a causa di un evento accidentale, come una tazzina di caffè rovesciata per sbaglio;
  • le banconote mutilate sono invece quelle nelle quali manca un pezzo.

Come regola generale, non vengono accettate le banconote la cui superficie sia rovinata per più del 50%: nel caso di rifiuto della sostituzione, la banconota perde di validità.

Per questo motivo, se per caso si dovesse strappare una parte di una banconota, è bene conservarla in una busta assieme a tutti i pezzi, evitando di rimetterli insieme con dello scotch.

Come funziona la sostituzione delle banconote presso la Banca d’Italia

In base a quanto stabilito dalla decisione della Banca centrale europea, possono essere sostituite le banconote mutilate o danneggiate, ma le banche centrali nazionali hanno la possibilità di valutare i singoli casi di volta in volta.

Per esempio, nel caso della Banca d’Italia, è prevista anche la sostituzione delle banconote logore. La Banca d’Italia è il solo istituto di credito al quale ci si può rivolgere per richiedere la sostituzione di una banconota strappata, danneggiata o sporca:

  • la banca ha quindi la facoltà di stabilire se la banconota in questione presenti i requisiti di rimborsabilità;
  • vale la regola in base alla quale la banconota deve trovarsi in una condizione che ne permette l’identificazione.
sostituire le banconote strappate

Le situazioni che possono verificarsi sono le seguenti:

  1. la banca giudica il possessore della banconota danneggiata, strappata o logora in buona fede e la sostituisce anche se il danneggiamento è modesto;
  2. la banca si rifiuta di effettuare la sostituzione poiché ritiene che la banconota sia stata rovinata di proposito, quindi che il suo possessore sia in malafede, oppure nei casi in cui la banconota sia così compromessa da non risultare più identificabile;
  3. la banca è in dubbio rispetto alle condizioni di rimborsabilità: in questo caso, trattiene la banconota e la invia all’Amministrazione Centrale per una verifica e una decisione definitiva.

Se la banconota viene giudicata rimborsabile dall’Amministrazione Centrale, si ha diritto alla sostituzione: in caso contrario, la banconota viene restituita al suo possessore, ma perde di validità.

La decisione della Banca centrale europea

La decisione della Banca centrale europea del 20 marzo 2003 è relativa a tagli, specifiche, riproduzione, sostituzione e ritiro delle banconote in euro. Com’è noto, la Banca centrale è l’unica ad avere il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote nella Comunità europea, ma le banconote possono essere emesse anche dalla banche centrali nazionali dei singoli stati UE.

Tale diritto di emettere banconote si lega anche alla competenza di adottare le misure legali necessarie per proteggere l’integrità delle banconote in euro quale mezzo di pagamento, la quale comprende “quella ad adottare un regime comune ai sensi della quale le BCN siano disposte a sostituire le banconote in euro mutilate o danneggiate“.

Sono state così individuate determinate categorie di banconote in euro che dovrebbero essere trattenute dalla BCN per la loro sostituzione: in poche parole, viene presa in considerazione la percentuale della superficie che ha subito una mutilazione o un danneggiamento, in base a quanto si legge nell’articolo 3 della decisione.

Quando le banconote vengono sostituite

Le banconote mutilate o danneggiate vengono sostituite nei casi in cui:

  • venga presentato più del 50 % della banconota;
  • venga presentato il 50 % o meno della banconota e il richiedente sia in grado di dimostrare che le parti mancanti siano andate distrutte.

Quello che si cerca di evitare è che qualche furbo si presenti con una stessa banconota divisa a metà, chiedendo una doppia sostituzione.

Nella decisione si legge inoltre che:

  • in caso di dubbio circa la titolarità del richiedente, ovvero circa l’autenticità delle banconote, il richiedente deve fornire la propria identificazione;
  • in caso siano presentate banconote macchiate di inchiostro, contaminate o impregnate, è necessario che venga fornita una spiegazione scritta circa il tipo di macchia, di contaminazione o di impregnazione;
  • qualora le banconote in euro siano state scolorite dall’attivazione di dispositivi antifurto e siano presentate da soggetti che maneggiano professionalmente le banconote è necessario che venga fornita una dichiarazione scritta sulla causa;
  • qualora le banconote in euro siano state mutilate o danneggiate in blocco a causa dell’utilizzo di dispositivi antifurto, le banconote in questione devono essere presentate in raggruppamenti di 100 banconote, a condizione che l’ammontare di banconote presentate sia sufficiente a formare tali raggruppamenti.

La commissione sulle sostituzioni

Le Banche centrali nazionali possono imporre una commissione in capo ai soggetti che maneggiano professionalmente le banconote in caso di richiesta di sostituire banconote in euro aventi corso legale mutilate o danneggiate dall’uso di dispositivi antifurto.

La commissione prevista:

  • è pari a 10 centesimi per banconota in euro mutilata o danneggiata.;
  • è imposta solo nel caso in cui vengano sostituite almeno 100 banconote in euro;
  • è imposta su tutte le banconote in euro sostituite;
  • non è prevista nell’ipotesi di banconote in euro mutilate o danneggiate in connessione a reati di rapina o furto, tentati o consumati.

Banconote strappate o rovinate – Domande frequenti

Una banconota strappata o rovinata ha ancora validità?

Sì, il fatto che sia strappata o deteriorata non le fa perdere validità, ma potrebbe essere rifiutata nei pagamenti.

Dove possono sostituire una banconota rovinata in Italia?

L’ente che si occupa della sostituzione delle banconote strappate, logore o danneggiate in Italia è la Banca d’Italia che, a seconda delle condizioni in cui si trova la banconota, potrebbe anche opporsi a un’eventuale sostituzione.

Possono essere sostituite solo le banconote strappate o rovinate?

In base a quanto stabilito dalla Banca centrale europea sì, ma la Banca d’Italia sostituisce anche le banconote logore al fine di mantenere un elevato livello qualitativo del denaro circolante.

La sostituzione di una banconota è un diritto assoluto?

No, in quanto sono le banche centrali dei singoli Paesi europei a stabilire quali siano i requisiti per la rimborsabilità.


Cosa si intende per banconota logora?

Una banconota logora è quella che ha subito un processo di deterioramento dovuto all’uso.

Si può pagare con una banconota rovinata?

Non esistono norme che vietino il pagamento, ma un venditore può eventualmente rifiutarsi di accettarla qualora abbia dubbi sulla sua eventuale rimborsabilità.

Un negoziante può rifiutarsi di accettare una banconota strappata?

Sì, ma allo stesso tempo ha il diritto di rifiutarla anche chi la riceve come resto durante un acquisto.


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Maria Saia
Esperta di diritti delle donne
Ha respirato per più di 20 anni la stessa aria di Falcone e Borsellino e ne condivide, ancora oggi, il sogno utopico di un mondo senza mafie e ingiustizie. Non a caso, “È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo” è una delle sue citazioni preferite. Su deQuo, scrive di bonus e agevolazioni statali e di diritti della persona - in particolare, di diritti delle donne.
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