La psiche è un teatro di conflitti permanenti tra le pulsioni e le forze che vi
si oppongono.
Non tutti i desideri possono essere soddisfatti, a volte perché irrealizzabili materialmente, a volte perché inaccettabili moralmente o socialmente.
Ma questo è vero solo per una parte dei conflitti psichici.
La maggior parte dei conflitti, e delle loro conseguenze, è inconscia. Sappiamo già che la rimozione è una difesa dell’io da desideri che vengono percepiti (non conta se ha torto o ragione) come pericolosi per l’integrità della psiche.
Ma esattamente che cosa stabilisce, nella parte inconscia della psiche, se un desiderio in cui prende forma una pulsione, è pericoloso o no? Per rispondere dobbiamo prendere le mosse dalla concezione freudiana della psiche, come è esposta soprattutto nell’opera l’io e l’es.
Freud suddivide la psiche in tre regni: l’es, l’io e il super-io.