Nùle – Nule: nuraghe Voes

 

 

 

Nuraghe Voes, Nule

  

Il nuraghe Voes (D. Mackenzie 1910), complesso, trilobato e a profilo concavo convesso, spicca, maestoso e imponente, sull‘altopiano povero di vegetazione, con unaltezza di 10,5 metri. È lepicentro di unarea in cui sono concentrati alcuni interessanti monumenti nuragici disseminati sullaltopiano di Nule: i nuraghi Eddutta, Duscamine, Laonidde e la tomba di giganti di Isporo (indagati da A. Taramelli nel 1931).

Orientato a sud, ingloba un cortile di pianta rettangolare appena distinguibile nel crollo, nel quale si aprono gli ingressi al mastio (torre centrale) e, presumibilmente, alle due torri frontali.

Lingresso alla torre centrale, ostruito dai crolli, immette in un breve corridoio nel quale si aprono una nicchia/garitta sulla destra e, a sinistra, il vano della scala elicoidale, ricavata nello spessore murario, che porta al piano superiore, a una camera sovrapposta al vano centrale, simile a esso, della quale restano tratti di parete. La camera centrale, di pianta circolare, mostra tre nicchie disposte a croce ed è coperta a falsa volta.

La comunicazione fra le tre torri era assicurata da due corridoi appena curvilinei a sezione ogivale e, sul piano superiore, da corridoi rettilinei.

Dalla torre laterale est si entra in un piccolo vano circolare aperto allesterno, costruito con conci disposti a filari attorno al quale si individuano tracce di capanne circolari interpretabili come i resti del villaggio in parte distrutto; tra i crolli si osservano 2 betili (pietre generalmente con funzione sacra, di forma varia, collocate in posizione verticale) in granito, a sezione ovoidale.

Nei muretti di recinzione, inoltre, sono inglobati mensoloni, pietre sporgenti impiegate per sostenere le parti sporgenti a coronamento delle torri e del bastione.

La costruzione costituisce un unicum nel Goceano e si confronta con il nuraghe Santu Antine di Torralba, anchesso trilobato e con corridoi di comunicazione fra le torri laterali. Gli altri straordinari nuraghi complessi non seguono, infatti, il modello trilobato. Tra questi sono degni di nota i nuraghi complessi di Appiu, a Benetutti (D. Mackenzie 1910), e di Costa, a Foresta Burgos, attualmente in corso di esplorazione (scavi Tanda 200507)

Dallalto si apprezza anche un breve tratto della scala che, nella torre centrale, conduce al piano superiore. Linterno è inaccessibile per gli estesi crolli. A breve distanza si individuano 3 cerchi delimitati da pietre. Della tomba di giganti di Isporo, orientata a est, si rilevano il corridoio rettangolare a sezione presumibilmente ogivale con il paramento interno (superficie a vista delle murature) ben conservato e lastre dell‘esedra (spazio sacro delimitato dalla facciata della tomba); non è stata individuata la stele. Nel terreno confinante è visibile un betilo. A ovest di Isporo si osservano i resti della tomba di giganti di SAgara (G.M. Cossu, S. Satta, S. Masala 2001), della quale si conservano il corridoio e i massi che delimitano lesedra

FONTE: Giuseppa Tanda – Nule, nuraghe Voes e area archeologica

https://www.academia.edu/75825867/Nule_nuraghe_Voes_e_area_archeologica

 

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