Oroteddi – Orotelli: nuraghe Aeddos

 

Nuraghe Aeddos, Orotelli

Testo di Maria Ausilia Fadda

Il nuraghe Aeddos sorge a 368 m sim. nell’altipiano di Sa Serra e risulta compreso all’interno dell’omonimo parco comunale, immerso tra grandi piante di querce

Il monumento è composto da una centrale (che si conserva allo svettamento per m 8,30), e da tre torri torre disposte in addizione concentrica

Il nuraghe è costruito in opera poligonale con grossi massi poliedrici di granito locale disposti a filari irregolari livellati dall’inserimento di zeppe dello stesso materiale nella composizione delle assise. La muratura visibile del mastio centrale è costruita con blocchi più squadrati e di dimensioni più piccole con la lavorazione a cuneo per dare maggiore regolarità alla muratura della parte più alta della torre

I bastioni si conservano per un’altezza variabile tra m 2,50 e 450, il paramento meridionale del trilobato sviluppa una lunghezza di circa 25 m quello settentrionale di m 27, quello occidentale di m 26. Un ingresso, a luce trapezoidale con architrave monolitico leggermente arcuato (m 1,95 x 1,10), immette in un corridoio (m 4,50 x 1,40) di accesso alla torre centrale sul quale si aprono i corridoi che conducono alle due torri laterali frontali, la scala con 24 gradini, che si apre sul lato sinistro e un’ampia nicchia che si apre sul lato destro. Il corridoio ha un tratto iniziale chiuso da un architrave imponente sovrastato da un profondo finestrello di scarico mentre il resto del corridoio mostra un’ardita muratura a sezione ogivale con chiusura apicale a lastre piattabandate

Il mastio ben conservato ha una camera di pianta circolare (diam. m 4,75). La muratura, con aggetto ben calcolato, è costruita con blocchi di medie dimensioni disposti a filari irregolari livellati con l’impiego di molte zeppe ancora in situ

Sul profilo dell’ambiente si aprono tre grandi nicchie (A, B, C) disposte a croce. Al centro della camera era presente un ampio focolare allestito su una conca del piano di roccia naturale delimitato da pietre di granito disposte in cerchio; all’interno del focolare sono state documentate quattro diverse fasi di frequentazione comprese fra il 1300 e il 900 a.C. Sul piano di roccia naturale, in corrispondenza della nicchia C, è stata scavata una larga canaletta che conduce verso l’ingresso della torre. È coperta da una serie di lastre piatte e col- legata ad una sorta di bacino ottenuto con la rimozione di una cresta del piano di roccia sul quale i costruttori nuragici impostarono la fondazione del nuraghe

Il lungo corridoio d’accesso alla torre ha la stessa spettacolare copertura a dorso documentata nel primo tratto del corridoio d’ingresso al monumento e realizzata con blocchi di dimensioni considerevoli

Lo scavo e il restauro della torre laterale sinistra (diam. m 2,65; alt. m 3,65), hanno restituito pochi frammenti ceramici del Bronzo finale e un frammento di brocca askoide della prima Età del Ferro

Un corridoio (m 5,50) addossato al muro del mastio centrale e fornito di colossale architrave immette alla torre laterale destra. Quest’ultima ha una planimetria oblunga (m 3,10 m 2,70) ed è costruita con grossi massi poliedrici disposti a filari irregolari. Dalla camera, in un livello sopraelevato dall’originario piano di calpestìo, parte una scala composta da 7 gradini con la battuta molto stretta che conduce su una sorta di camminamento di ronda che passa sul mento rettilineo del bastione. Il passaggio è definito da una serie di lastre piatte che conducono al livello della torre posteriore circolare in pianta (m 2,75). Dall’interno della torre posteriore parte una rampa di scale che si conserva solo con 5 larghi gradini. L’eventuale camminamento di ronda  non è attualmente leggibile a causa del crollo del bastione, che è stato parzialmente interrato

I dati disponibili datano il primo impianto del nuraghe all’Età del Bronzo recente con una continuità di vita fino all’Età del Ferro

Considerata la posizione dominante e l’importanza del monumento sono stati effettuati diversi sondaggi per verificare l’eventuale esistenza di un villaggio circostante

La totale assenza di resti di capanne può essere giustificata con la presenza a poca distanza del villaggio nuragico di Ovorei composto da numerosi ambienti abitativi, in parte distrutti dall’apertura della strada che porta all’altopiano e al parco di Sa Serra. I materiali ceramici visibili nella sezione del terreno sembrano confermare l’inquadramento cronologico documentato dallo scavo del nuraghe, che colloca l’insediamento in un periodo compreso tra il Bronzo recente e finale e l’Età del Ferro  (1300-800 a.C.)

http://www.leviedellasardegna.eu/orotelli.html

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