Putumajore- Pozzomaggiore: nuraghe Ala

Nuraghe Ala, Pozzomaggiore

È un monotorre affusolato e svettante, in grossi massi di basalto appena sbozzati, situato su un ripiano a mezza costa del versante meridionale, brullo e scosceso, del Monte Rughe (m. 665), che delimita ad ovest il vasto altopiano della Campeda fra Macomer e Bonorva. Ampia la visuale sul territorio circostante. Facilmente accessibile e ben praticabile l’interno, interessante soprattutto per l’alta cupola, intatta, della cella, e per la bella scala a ripidi gradoni. Nella camera, tre nicchie disposte a croce: da quella di destra parte, ben dissimulata, una scala sussidiaria che, con un percorso a rampa gradonata, conduce ad uno stretto vano sovrastante il corridoio d’ingresso, del quale permette il controllo attraverso uno spiraglio fra due dei lastroni pavimentali. Un pertugio dà luce. all’ambiente. La torre, pressochè intatta, conserva un’altezza di m. 9,60.
Nonostante sia visibilissimo da lontano e da molti punti anche distanti, è di difficile accessibilità. Si può raggiungere o dalla provinciale che da Macomer con- duce a Pozzomaggiore, attraverso un complicato tracciato di strade campestri malagevoli che conducono fino alla non lontana fattoria di Badde Arrotza (che dista 600 m. dal nuraghe), oppure da Sindia, per la strada sterrata che, dalla periferia dell’abitato verso Bosa, scende sulla destra fino al Riu Mannu, incassato in un profondo vallone. Superato il fiume la strada ha termine: si prosegue a piedi, in forte pendio, in direzione del nuraghe, divenuto frattanto visibile di fronte, giungendovi in circa 35 minuti di buon passo.

Testo tratto da: M. Sequi, Nuraghi. Manuale per conoscere 90 grandi torri megalitiche della Sardegna, Robbiate, Multigraf, 1985

 

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