Una vecchia idea, tramandata negli anni ma mai davvero attuata.

Siderno e Locri unite, un grande agglomerato, con piu’ di 30 mila abitanti ( Siderno 18.200 abitanti, Locri 12.300 e Gerace 2.500 ), così da poter avere piu’ peso economico, politico e sociale in modo da riuscire a mantenere servizi essenziali e di vitale importanza per il territorio, come ad esempio l’Ospedale, il Tribunale, Scuole, Uffici periferici dello Stato.

Si potrebbe pensare anche ad un miglioramento della rete ferroviaria. Potrebbe prendere corpo l’idea di un unico lungomare che unisca tutti i centri interessati in cui siano valorizzati gli uffici, i centri commerciali, gli scavi archeologici, senza dimenticare Gerace e la montagna.

In molti sono convinti di si soprattutto per i riflessi che ciò comporterebbe per il territorio e per la conseguente possibilità di usufruire dei vantaggi ,anche di natura economica che ne potrebbero derivare. Certo non è una cosa facile. E non è semplice neppure superare l’atavico campanilismo tra i due centri e lo scetticismo, anche popolare, che una iniziativa del genere si porta appresso.

Il caso di Siderno e Locri potrebbe assomigliare a quello di Corigliano e Rossano, ieri intanto si è iniziato a parlare di unificare anche Cosenza e Rende, i due sindaci, hanno rispolverato la vecchia e mai sopita idea della grande Area urbana o Città unica che dir si voglia. E lo hanno fatto durante un incontro avvenuto nel municipio rendese.

Allora perchè non farci un pensierino anche nella Locride, creando una grande città del basso Jonio calabrese? – (articolo di Michele Macrì per La Cometa Radio News)