Cos’è la presa bipasso o bivalente e perché usarla

Le prese elettriche non sono tutte uguali e ce ne accorgiamo ad esempio quando, in casa, abbiamo bisogno di un adattatore per poter allacciare un elettrodomestico. Tra le prese più utili c’è sicuramente la presa bipasso o bivalente: scopriamo insieme di cosa si tratta!

Caratteristiche della presa bipasso o bivalente

Questa tipologia di presa prevende la presenza di due fori (bipasso) di dimensioni diverse a cui corrispondono 10A (per la presa piccola) e 16 A (per la presa grande) mentre la messa a terra è in comune: è quindi possibile utilizzare un’unica presa per apparecchi che necessitano di questo tipo di intensità di corrente.

La presa bipasso o bivalente quindi racchiude in sè due prese: la classica presa P 10, estremamente comune e diffusa in Italia, che supporta fino a 10 Ampère e una potenza di circa 2200 W, e la presa P 11, chiamata anche “presa grande”, che supporta fino a 16 Ampère e una potenza massima di circa 3500 W.

Il limite di questa tipologia di presa è che molti elettrodomestici, come ad esempio i microonde, i frigoriferi, gli aspirapolvere hanno spine europee di tipo E+F, tuttavia questo limite è facilmente superabile dall’uso di adattatori. Laddove però vi fosse un assorbimento particolarmente alto di corrente, come per i grossi elettrodomestici (forni, climatizzatori…) è consigliabile passare direttamente ad una presa shuko, una tipica presa tedesca molto diffusa anche in Italia, che consente un impianto più sicuro. 

Un’alternativa che unisce una presa bipasso e una presa shuko è la cosiddetta presa multistandard, estremamente funzionale.

Attenzione quindi a scegliere la presa giusta per evitare pericolosi sovraccarichi di corrente che mettono a rischio non solo l’impianto ma anche l’incolumità personale.

Per qualsiasi dubbio non esitate a chiedere consiglio al nostro staff, che sarà in grado di consigliarvi la tipologia di presa migliore in base alle vostre esigenze.