Il Maestro Renato Guttuso è un artista italiano neorealista, considerato uno dei più importanti del Ventesimo secolo.

Una figura fondamentale anche a livello politico, Guttuso è stato anche senatore del Partito Comunista, e ha dimostrato, in tutta la sua esistenza e fin dai primi lavori d'arte, un forte impegno sociale dedicato, in particolare, alla sua Sicilia.

Biografia di Renato Guttuso

Nasce a Bagheria il 26 dicembre 1911. I genitori denunciano la nascita solo il 2 gennaio 1912 a Palermo, per alcuni contrasti con l'amministrazione comunale di Bagheria.

Fin da bambino il piccolo Renato dimostra uno spiccato senso per l’arte, grazie soprattutto al padre, acquarellista dilettante, che frequenta i pittori Domenico Quattrociocchi ed Emilio Murdolo, portandolo a soli 13 anni di età a realizzare i primi quadri.

Si tratta principalmente di copie di dipinti dell’Ottocento e di artisti contemporanei come Carlo Carrà, ma, nello stesso periodo, Guttuso comincia a sperimentare e a realizzare anche ritratti, in particolare quello del padre.

Grazie al suo talento inizia a frequentare lo studio del pittore futurista Pippo Rizzo e nel 1928, a soli diciassette anni, partecipa alla sua prima mostra collettiva.

Il periodo storico che Renato Guttuso vive da adolescente è travagliato, porta con sé gli strascichi della Prima Guerra Mondiale e le drammatiche conseguenze che il conflitto ha avuto sulla crisi sociale della Sicilia. Oltre, da osservatore innato quale è, alla drammatica analisi sulla totale mancanza di tutela nel settore edile.

Nel 1930 Guttuso si trasferisce a Palermo e l’anno dopo i suoi quadri vengono esposti alla Quadriennale di Roma in una mostra collettiva di artisti siciliani. Nello stesso periodo apre uno studio e, con la pittrice Lia Pasqualino Noto e gli scultori Giovanni Barbera e Nino Franchina, forma il Gruppo dei Quattro.

Nel 1933, per dedicarsi completamente allo studio della pittura, si trasferisce a Roma con lo scopo di ampliare i suoi orizzonti. Qui entra in contatto con i pittori della scuola romana di tendenza anti-novecentista e diventa amico dello scultore e pittore Marino Mazzacurati che lo soprannomina, da subito, Sfrenato Guttuso. Un’altra amicizia importante che lo accompagnerà per tutta la vita è quella con il critico Antonello Trombadori.

Il movimento artistico Corrente

Per passione e ardore di conoscenza continua a viaggiare. Da Roma a Milano, da Milano all'Europa senza dimenticare Bagheria. Nel capoluogo meneghino conosce influenti artisti delle avanguardie come Lucio Fontana dai quali prende spunto per sviluppare, nel suo paese natale, il concetto di arte sociale.

Sono di questi anni le opere Fuga dall'Etna e Fucilazione in campagna, dedicate a Garcia Lorca, poeta morto fucilato dai franchisti.

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Photo 12//Getty Images
Renato Guttuso, Morte di Federico Garcia Lorca, 1939, Museo d’Arte Moderna - Roma

Nel 1938 Guttuso entra a far parte del movimento artistico Corrente, nato sulla scia della rivista milanese Corrente di vita Giovanile, per conciliare la politica con l’arte indipendente dal regime fascista. Tra gli appassionati protagonisti di questa protesta artistica troviamo Ernesto Treccani, Emilio Vedova, Aligi Sassu, Ennio Morlotti e Renato Birolli.

Un gruppo eterogeneo, che si ispira principalmente all’arte dell’Ottocento (di Picasso o Van Gogh), con la pretesa di comunicare emozioni e idee senza voler essere inquadrato in un unico movimento artistico. Il gruppo si scioglie nel 1943, quando il regime fascista fa chiudere la rivista.

L’impegno politico di Renato Guttuso

Nel 1940 Guttuso si iscrive al Partito Comunista e si trasferisce a Genova per motivi politici. Nello stesso anno realizza il suo quadro più famoso, La Crocifissione, per il quale viene fortemente criticato sia dalla chiesa che dal regime fascista. Il dipinto, ispirato alle opere di Picasso, viene considerato irrispettoso per i suoi colori spenti e per la fisicità dei personaggi che hanno pose innaturali e caricaturali. Nonostante le critiche e le polemiche, con La Crocefissione, Guttuso vince il premio Bergamo.

Ma la Seconda Guerra Mondiale dilaga e l'artista Guttuso realizza, in questo periodo, nature morte, pezzi di paesaggi siciliani, comuni oggetti di uso quotidiano che intitola Massacri, come denuncia per le violenze della guerra.

Al termine del conflitto sposa Mimise Guttuso spesso oggetto di numerosi ritratti. Sulla scia della ritrovata libertà il Maestro realizza numerose opere dedicate alla Sicilia, come Pausa dal lavoro, Carrettieri che cantano, Contadino che zappa e Contadini di Sicilia: una serie di disegni che preparano il pittore alla realizzazione del dipinto Occupazione delle terre incolte in Sicilia.

Tra le opere più importanti di Renato Guttuso di questo periodo troviamo anche opere del realismo sociale di Guttuso come La Spiaggia, Bracciante siciliano, Bagheria sul golfo di Palermo, Battaglia al ponte dell'Ammiraglio e Carretti a Bagheria.

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Mondadori Portfolio//Getty Images
Renato Guttuso, Battaglia al Ponte dell’Ammiraglio 1951 - 1952, olio su tela

Le donne nell'arte di Renato Guttuso

A partire dal 1960 le donne diventano le protagoniste principali dei disegni e dei quadri dell'artista. Uno dei dipinti più celebri di questo periodo è Donne stanze paesaggi oggetti.

Figura fondamentale in questo periodo per Renato Guttuso è Marta Marzotto: famigerata Musa che il pittore ritrae sia in una serie di dipinti, che in una serie di Cartoline. Sono trentasette disegni realizzati in tecniche miste in cui il pittore racconta i ricordi, le emozioni e gli stati d’animo che prova verso Marzotto.

Un altro dipinto molto importante di questo periodo è Le figlie di Loth, realizzato nel 1968 in due diverse versioni.

Le opere più importanti dagli anni ‘70 in poi

Dagli anni Settanta le opere di Renato Guttuso tornano a trattare anche temi politici. È del 1972 I funerali di Togliatti, opera simbolo del suo impegno politico e anche della pittura comunista.

Un dipinto simbolo che diventa una sorta di manifesto del comunismo, in cui immagina diverse personalità fondamentali alla causa che partecipano al funerale di Togliatti. Tra i personaggi dipinti da Guttuso troviamo Marx, Engels, Trotsky, Angela Davis, Simone de Beauvoir, Stalin, Lenin e Pasolini.

Negli anni Settanta Guttuso realizza anche un dipinto parietale per il Museo Monumento al Deportato di Carpi, che vuole mettere le persone di fronte alla responsabilità che l’Italia ha avuto durante la Seconda Guerra Mondiale per la deportazione e gli stermini di massa.

Un dipinto molto celebre di questo periodo, considerato il capolavoro di Renato Guttuso è Vucciria, un’opera dedicata al celebre mercato di Palermo.

Negli anni Ottanta Guttuso dedica anche un acquerello alla strage di Bologna, intitolato Il sonno della ragione genera mostri come tributo all’opera di Goya.

Rimasto solo dopo la morte dell’amata moglie, Renato Guttuso adotta Fabio Carapezza Guttuso, figlio dello scienziato e grande amico Marcello Carapezza, che gli rimane vicino negli ultimi mesi della sua vita. Guttuso muore nel 1987 e gli vengono celebrati due funerali, uno di partito e uno religioso.

www.guttuso.com