Sono il complemento d'arredo (forse) più silente della casa: sotto i nostri piedi, i tappeti sono lì, stesi a terra, a proteggere il pavimento ed a accogliere il susseguirsi dei nostri passi. Indisturbati, con la stessa espressività di una composizione artistica, i tappeti moderni decorano e impreziosiscono le stanze che abitiamo, dall'ingresso di casa alla camera da letto. Ma non solo: queste particolari superfici materiche e tattili colorano gli ambienti, definendo spazi e confini. Ecco perché scegliere il tappeto giusto non è un semplice gioco da ragazzi.

Prima di tutto occorre sapere che dietro all'uniformità che contraddistingue il prodotto finito, vi sono lavorazioni minuziose e articolate che nascono da una serie di tecniche di confezionamento differenti. Tra le proposte le più comuni si considerano i tappeti annodati a mano che, generalmente costruiti con la stessa tecnica utilizzata per i tappeti persiani, sono in lana e seta, con base in cotone. All'opposto, i tappeti tessuti con telaio meccanico sfruttano l'industria delle macchine perché intreccino sopratutto fibre sintetiche, accorciando i tempi di realizzazione e contenendo i costi. Tra le due lavorazioni, ci sono i tappeti taftati a mano che, prodotti con una tecnica semimanuale,
conservano comunque tutte le caratteristiche di un prodotto artigianale. Si utilizza infatti una rete di cotone sulla quale vengono sparati ciuffi del vello, perlopiù in lana, ma anche di altri materiali, come seta e lino.

Come scegliere il tappeto: la forma

Successivamente, considerando le corrette dimensioni, è necessario capire quale sia la forma più adatta al proprio ambiente: i tappeti rettangolari sono i più comuni e (forse) i più facili da posizionare. Le linee rette e regolari che ne definiscono i contorni li rendono una soluzione perfetta per gli spazi grandi e ariosi, come ad esempio il living. Ma attenzione: se scegliete un tappeto arredo per il soggiorno, assicuratevi che le dimensioni siano uguali o superiori alla lunghezza del divano. I bordi devono coincidere o, meglio, creare un po' di dislivello tra la cuscinatura dell'imbottito o l'eventuale chaise longue annessa e la bordatura tessile. Se invece lo si vuole mettere sotto il tavolo da pranzo, la larghezza del tappeto deve consentire di girare attorno al piano rimanendo con i piedi sulla superficie. Non lasciatevi intimorire dal cibo che potrebbe cadere a terra, dalle briciole sparse qua e là o dalla possibilità che dalla tavola possano rovesciarsi accidentalmente dei liquidi: esistono numerosissime guide fai-da-te da seguire che rispondono alla fatidica domanda "come pulire i tappeti". Per chi ama l'eleganza dei tappeti rotondi vale lo stesso principio: la superficie stesa a terra deve incorniciare i mobili che accoglie, per evitare, oltre al dondolio delle sedie o delle poltrone, quell'effetto ottico stringente e soffocante che si ha quando non si rispettano le giuste proporzioni. Ecco perché il tappeto quadrato è una scelta che può rivelarsi azzardata se non pensata ad hoc per un angolo della casa: un'idea può essere quella di stenderlo sotto a un piccolo coffee table rotondo o a un pouf imbottito, per creare un particolare gioco di geometrie opposte. Sempre più in voga sono poi i tappeti irregolari: forme spigolose e composizioni ad alveare si distendono sui pavimenti di casa ricreando particolari disposizioni colorate. Oltre che a terra, questa particolare tipologia di arredo si presta anche all'affissione: proprio come tele d'artista esposte sulle pareti, i tappeti appesi al muro sono la versione moderna degli arazzi. Usati in sostituzione alla testata del letto o al posto di un quadro protagonista del living, i tappeti murali non solo decorano: scaldano l'ambiente e attutiscono i rumori grazie alle loro proprietà fonoassorbenti.

Tappeto rettangolare

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Courtesy Photo Kettal

Proprio per il rigore geometrico che lo definisce si chiama Line il tappeto disegnato da Doshi Levien per Kettal. Lo studio fondato dai due porgettisti Nipa Doshi e Jonathan Levien sfrutta la linearità della tela per tradurre sulla superficie la perfezione retta e verticale della linea. I tessuti per esterni Geometrics Fabrics (di cui fanno parte anche i tappeti Block) traducono quest'astrazione simmetrica per dare un effetto spaziale e stratificato. Le misure disponibili sono 2 x 3 metri e 3 x 4 metri.

Tappeto quadrato e rotondo

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Courtesy Photo Nidi by Battistella

Tondo e quadrato si sovrappongono nell'allestimento suggerito da Nidi by Battistella. I tappeti per bambini giocano infatti con i colori e la disposizione: sotto il letto, tra due lettini (in foto Turca) o tra la scrivania e il comodino, un tappeto quadrato come Matrix può funzionare da comodo scendiletto. Oppure un tappetino rotondo, come Sketch, può fungere da isola per il gioco e lo svago a terra, accogliendo costruzioni giocattolo e puzzle. I bambini vi si potranno stendere a pancia in giù per rilassarsi e divertirsi.

Tappeto irregolare

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Courtesy Photo Gan, Luis Beltran

Più architettonica e artistica è la scelta di un tappeto irregolare: i bordi, seppure geometrici, disegnano particolari disposizioni composite che sembrano essere costruite ad hoc per riempire lo spazio giusto e necessario. Parquet Tetragon è il progetto disegnato da Front per la collezione Kilim di Gan: come un alveare, i poligoni realizzati in lana si arrampicano a terra in una disposizione particolare che alterna pieni e vuoti. Questi tappeti kilim (parola turca presente anche nella variante kelim oppure gilim che in persiano significa coperta grezza ), sono un'idea originale se non si vuole coprire tutto il pavimento e, magari, valorizzarne la texture e il materiale di cui si compone.

Come scegliere il tappeto: il colore

Una volta scelta la forma e la dimensione, bisogna guardare al mix cromatico: colori neutri per un tocco raffinato e materico, nuance sature per una sferzata di vivacità. Se i tappeti colorati sono un tocco di freschezza on demand, le sfumature più classiche sui toni del beige e del bianco sono un passe-partout senzatempo. I tappeti moderni sono capaci di instaurare un dialogo coerente ed equilibrato con l'ambiente che li ospita se la tavolozza colori che li contraddistingue tiene conto dell'arredamento intorno. E soprattutto della luce. In uno spazio luminoso si può optare per una soluzione multicolor o più bizzarra; se invece la stanza è piuttosto piccola e stretta, come ad esempio può esserlo un corridoio, meglio un tappeto neutro, tra il bianco sporco (non ottico, troppo asettico e poco domestico) e il grigio. Attenzione al nero: un tappeto scuro può avere una connotazione grafica o chic se in netto contrasto con tutto il resto. E per rispondere alla domanda color-block o fantasia, guardatevi intorno: se il living o la camera da letto sono piuttosto disadorni, con mobili essenziali e rigorosi, osate con pattern geometrici, stampe floreali e giochi di sovrapposizione. Meglio un tappeto in tinta unita se già l'arredamento o la composizione architettonica degli interni fanno da padrone.

Tappeto colorato

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Courtesy Photo CC-Tapis, Jeremias Morandell - art direction Motel 409 - set design Studio Milo

Toni a contrasto e nuance vibranti riempono il tappeto Visioni - A Elettrico che Patricia Urquiola ha disegnato per CC-Tapis. I tappeti realizzati dalla progettista spagnola sono stati realizzati interamente a mano con colori e materiali che testimoniano la volontà di dare valore ad antiche tecniche di produzione aggiungendovi un respiro contemporaneo. La lana himalayana si intreccia per dare volume e corpo a un pattern astratto e iper-decorativo.

Tappeto neutro

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Courtesy Photo Amini, Valentina Sommariva

Cromie tenui e sussurrate definiscono invece la soluzione di Amini Carpets. Si chiama RD Grid Kilim il tappeto d'autore disegnato da Rodolfo Dordoni per la collezione Tribal dell'azienda che, attraverso segni grafici e semplici geometrie, parla per simboli e composizioni astratte rimandando a un linguaggio antico e rupestre. L'esagono monocromatico è arricchito da un incrocio di linee ottenuto dall’intreccio di un blend di pregiate lane indiane. Adatto agli ambienti living, grazie alla forma che lo caratterizza, definisce lo spazio intorno.

Tappeto in fantasia

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Courtesy Photo Moroso, Eye Studio

Tessitura manuale anche per il tappeto in fantasia di Moroso: la collezione di tappeti in pura lana, Sardinian Rugs, disegnata da Patricia Urquiola nel 2006 viene realizzata artigianalmente in Sardegna su antichi telai in legno con la tecnica locale dei “Pibiones”: un manufatto, ottenuto grazie all'utilizzo del telaio orizzontale, caratterizzato da un particolare ricamo in rilievo che, fatto di tanti nodini (il termine pibiones indica gli acini d’uva), si realizza su una trama a tessitura liscia solitamente in lino o cotone bianchi. Mentre i pibiones possono essere anche in lana colorata.

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Isabella Prisco

 

Digital editor di Elle Decor Italia, ha studiato informatica umanistica per escludere definitivamente i numeri dalla sua vita. Ai codici della programmazione web ha preferito, infatti, le parole della quotidianità, abbracciando il vocabolario dell’estetica che vestiamo e dei luoghi che abitiamo. Genovese all’anagrafe ma milanese per scelta, indaga il verbo della moda e del design nello spazio tra un feed di Instagram e un mercatino dell’antiquariato. Il venerdì, con la Design Gallery della settimana, si diverte a sintetizzare attualità e ispirazione in un racconto per immagini che va dal product design al prêt-à-porter. Su Instagram la trovate come @isabellaprisco.