Il Gelsomino rampicante è una pianta particolarmente apprezzata per decorare gli spazi esterni delle abitazioni. Essa unisce una relativa facilità di coltivazione ad una notevole velocità di crescita, da un vaso o direttamente dal terreno.

Gelsomino rampicante

Il Gelsomino rampicante è un arbusto rampicante della famiglia delle Apocinacee, la stessa della Pervinca e dell’Oleandro.

È una pianta perenne e sempreverde, i rami sono lunghi e sottili e le foglie ovali, spesse e lucide. Risulta quindi ideale per essere utilizzata, in giardino o in balcone, per la creazione di siepi, pergolati o pareti fiorite.

I fiori sono piccoli e bianchi, rilasciano un intenso profumo e sbocciano in gran numero soprattutto durante la primavera.

Differenze tra falso gelsomino e gelsomino comune

Il nome tecnico del Gelsomino rampicante è Trachelospermum jasminoides, ma esso è altresì conosciuto come rincospermo, gelsomino sempreverde o falso gelsomino.

Quest’ultimo nome è derivato dalla notevole somiglianza con il gelsomino comune, pianta che però appartiene alla famiglia del Jasminum. Le due specie si differenziano per una serie di aspetti.

In primo luogo, il falso gelsomino presenta dei fiori a cinque petali che si dipartono dal calice con una disposizione a girandola, a differenza di quelli del gelsomino comune che si sviluppano con una classica conformazione a stella.

Inoltre, il profumo del primo è più dolce e meno delicato rispetto a quello del secondo.

Il falso gelsomino è anche più resistente rispetto al gelsomino comune. In particolare, si adatta meglio alle temperature più fredde nel nord Italia.

Quando si pianta il gelsomino rampicante?

Il periodo ideale per piantare il gelsomino rampicante è durante la primavera, tra il mese di aprile e quello di maggio.

Se si progetta una struttura come una siepe con messa a terra, le piante devono essere posizionate all’interno di buche profonde circa 60-80 cm, a una distanza di circa 80-100 cm l’una dall’altra.

Se invece la messa avviene in vaso, le piante vanno disposte in buche di circa 40-60 cm di profondità.

In ogni caso, nel periodo successivo alla messa in dimora, i rami vanno sostenuti legandoli ad una struttura. In questo modo sarà possibile conferire alla pianta la forma desiderata.

Il gelsomino rampicante si adatta ad ogni tipo di terreno.

Quando fiorisce il gelsomino rampicante?

Il gelsomino rampicante fiorisce tra aprile e luglio. A una prima fioritura primaverile particolarmente rigogliosa e profumata, possono seguirne altre lungo tutto il periodo estivo.

Una volta terminata la stagione delle fioriture, è consigliabile ripulire la pianta di tutti i fiori appassiti e accorciarne i rami più lunghi per contenerne l’esuberanza.

Come si cura il gelsomino rampicante?

Il gelsomino rampicante necessita di pochi e semplici accorgimenti per essere curato.

L’irrigazione deve essere regolare e abbondante ed è bene eseguirla solo quando il terreno è asciutto. Nel caso in cui la pianta sia in vaso, essa va eseguita in modo che si evitino ristagnamenti d’acqua nella parte inferiore.

Durante l’estate l’annaffiatura va eseguita quotidianamente, specie se il clima è particolarmente torrido. In primavera è possibile limitarla a due o tre volte alla settimana mentre, durante l’inverno, è consigliabile innaffiare più di rado, prediligendo le ore meno fredde della giornata onde evitare che l’acqua geli.

Il gelsomino rampicante può sopportare brevi periodi di siccità e tollerare temperature fino ai -5/10 °C. In quest’ultimo caso può essere d’aiuto ricoprire le radici.

La potatura dei rami va regolarmente eseguita per rimuovere i rami secchi e permettere alla pianta di sviluppare i nuovi gettiti. Particolare attenzione va però prestata nella fase iniziale poiché il taglio di uno dei rami principali può compromettere la crescita della pianta.

Per quanto riguarda la concimazione, è bene utilizzare dei fertilizzanti liquidi nei periodi precedenti alla ripresa vegetativa. Per ottenere una massima resa di fioritura è possibile procedere con questa operazione ogni 15/20 giorni nel periodo compreso tra la primavera e l’estate.

Le malattie del gelsomino rampicante

Nonostante il gelsomino rampicante sia un arbusto molto resistente, esso può incorrere in attacchi da parte di insetti o funghi.

Tra gli insetti più pericolosi ci sono le cocciniglie. Queste danneggiano la pianta nutrendosi della linfa presente al suo interno e sono facilmente individuabili per il caratteristico scudo di cera che lasciano sulle foglie o sui fusti.

Se l’infestazione dovesse essere localizzata in una specifica zona potrebbe essere possibile debellarla limitandosi a potare solo le zone interessate.

Nel caso in cui il fenomeno sia invece più diffuso, per combatterlo si può provare a rimuovere gli insetti con del cotone e successivamente trattare la pianta utilizzando dell’olio minerale.

Si tenga presente che gli insetti attaccano in particolare le piante indebolite da errori in fase di potatura.

Semi di gelsomino

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