Il Labirinto della Masone, chiamato così perché situato sulla Strada Masone, rappresenta il sogno realizzato dell’editore Franco Maria Ricci, recentemente scomparso. Ricci era da sempre appassionato di labirinti, tanto da intrattenere conversazioni a riguardo con vari amici, tra cui lo scrittore argentino Borges. E’ proprio a lui, ossessionato dai dedali, che fa la promessa di costruirne uno. Ricci non ne costruisce uno qualunque, ma il più grande del mondo interamente fatto di bambù. Il Labirinto della Masone è un luogo irreale e affascinante in cui perdersi e poi trovare la via d’uscita e godersi gli edifici, in stile neoclassico, che ospitano anche la collezione d’arte di Ricci. Il progetto nel suo insieme rappresenta un vero e proprio parco culturale.

La storia del Labirinto della Masone

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Courtesy Labirinto della Masone

Il Labirinto della Masone è la realizzazione del sogno d’infanzia di Franco Maria Ricci, grafico ed editore italiano, da sempre affascinato dai labirinti: “Da bambino amavo i labirinti. Poi si sono sedimentati e, a un certo momento, sono tornati fuori.

L’idea di costruire un labirinto "torna fuori” all’inizio degli anni Duemila, quando Franco incontra un giovane studente di architettura, Davide Dutto, che gli dà l’ispirazione involontaria per la realizzazione di quello che oggi è il più grande labirinto al mondo costituito da bambù di specie diverse.

Quando è stato costruito il labirinto della Masone?

Il progetto definitivo viene elaborato nel 2005 e prevede la costruzione, nella tenuta Ricci a Fontanellato, in provincia di Parma, di un labirinto di bambù e di edifici che possono ospitare la collezione d’arte di Franco Maria Ricci, dando vita a un vero e proprio parco culturale. Il Labirinto della Masone apre le porte al pubblico nel 2015.

Labirinto della Masone: gli interni

Il labirinto, a forma di stella a otto punte, si estende su 7 ettari di terreno e comprende oltre 200 mila bambù altissimi di circa venti specie diverse.

Per costruire il dedalo, Ricci si è ispirato alla forma del labirinto romano introducendo delle piccole trappole come bivi e vicoli ciechi.

Una volta trovata la via d’uscita, si arriva nel cuore della struttura in cui si trovano gli edifici che comprendono un atelier con la sede della casa editrice Franco Maria Ricci, una biblioteca con 15 mila volumi d’arte, un museo in cui è inserita la collezione d’arte di Ricci e anche un bar e un ristorante.

Gli edifici interni sono stati progettati dal noto architetto Pier Carlo Bontempi, che ha scelto di costruire tutte le strutture, di stile neoclassico, in mattoni a mano, materiale tipico del territorio padano, in modo tale da creare un’armonia tra le architetture e il paesaggio circostante.

L’architetto si è ispirato alla purezza formale dei modelli francesi di Boullée, Ledoux e Lequeu, così come ai progetti di Giovanni Antonio Antolini.

La collezione d’arte di Franco Maria Ricci

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Courtesy Photo

La collezione di Franco Maria Ricci, disposta su 5 mila metri quadrati, è composta da circa 500 pezzi, tra dipinti, sculture e oggetti d’arte, che attraversano un periodo storico che va dal XVI al XX secolo.

In particolare, è possibile ammirare opere di artisti manieristi, come Ludovico Carracci, Luca Cambiaso e Girolamo Mazzola Bedoli, e sculture e dipinti del Seicento con opere di Valentin de Boulogne, Gian Lorenzo Bernini, Gian Battista Foggini, Lorenzo Merlini e Philippe de Champaigne.

Ampio spazio è dato agli artisti legati agli anni d’oro del ducato di Parma (Boudard, Baldrighi, Ferrari) così come alla pittura dell’Ottocento, tra cui spicca Hayez.

Anche la scultura neoclassica è ben rappresentata, in particolar modo con opere di Canova, Bartolini e Bosio. Le Vanitas, nature morte con teschio, sono un altro tema portante della collezione, in cui si evidenziano opere di Ligozzi e Bottoni.

Tra le opere del Novecento sono da notare le sculture di Wildt e Chiparus, e le tele di Ligabue e Savinio. Nella collezione sono presenti anche le tavole originali del Codex Seraphinianus di Luigi Serafini.

Labirinto della Masone: le mostre temporanee

Il Labirinto della Masone è anche un centro culturale sede di diverse attività, tra cui conferenze, concerti e mostre temporanee.

Cosa fare al labirinto della Masone?

Fino al 20 marzo 2022, è visitabile la mostra Umberto Eco, Franco Maria Ricci. Labirinti - Storia di un segno. Il visitatore, attraverso allestimenti scenografici e digitali, esplorerà la storia e il significato di uno dei simboli più antichi del mondo: il labirinto.

In una prima sala, la voce di Umberto Eco accompagnerà il pubblico in un dedalo di pareti riflettenti, per poi passare in una seconda sala in cui ci sarà un’immersione multimediale di opere d’arte che raccontano lo sviluppo storico dei labirinti e, infine, nella terza e quarta sala, si potranno ammirare diverse opere, tra dipinti, stampe e volumi illustrati, incentrate sul simbolo del labirinto.

Visitare il Labirinto della Masone: info, orari e prezzi

Per visitare il Labirinto della Masone è consigliabile prenotare il biglietto online così da assicurarsi l’ingresso all’orario desiderato. E’ possibile anche acquistarlo in loco, ma garantisce l’accesso solo nel primo orario disponibile.

La struttura è aperta tutti i giorni, escluso il martedì, con orario invernale (dall’1 novembre al 31 marzo) dalle 9:30 alle 18:00, e orario estivo ( dall’1 aprile al 31 ottobre) dalle 10:30 alle 19:00.

Il costo intero del biglietto è di 18 €. Per le famiglie di 3 componenti la tariffa ridotta è di 40 € e per le famiglie con 4 o più componenti è di 48 €.

Il biglietto per i bambini dai 6 ai 12 anni costa 10 € e per gli studenti e under 26 il costo è di 12 €. I gruppi di minimo 10 persone pagheranno 15 €.

Quanto dura la visita al labirinto della Masone?

La visita non ha limiti di tempo, ma dura circa un’ora e mezza se si vuole vedere il labirinto, le gallerie e le mostre temporanee.