Se vuoi sapere come parlare al subconscio del cliente, devi ricordarti che la nostra mente è un po’ come un iceberg.

La parte emersa, quella che vediamo, la parte razionale è solo il 15% del totale. Il restante 85% è subconscia ovvero nascosta , invisibile, irrazionale. 

 

Incredibile ma vero, quasi tutte le nostre scelte vengono dettate dalla nostra parte irrazionale e questo avviene in qualsiasi settore o circostanza.

I tuoi clienti decidono soprattutto con il loro subconscio ed è quindi a questa parte nascosta che devi saper rivolgerti per coinvolgerli, convincerli e fidelizzarli.

 

Come fare a parlare efficacemente al subconscio dei tuo clienti?

 

Il linguaggio conta tantissimo.

Per comunicare con il subconscio del cliente, ci sono piccoli accorgimenti, dei trucchi che modificano leggermente l’impostazione di una frase ma che, a livello subconscio, hanno effetti potenti.

 

Ecco alcuni esempi:

 

  • Pronuncia una volta nel tuo discorso il NOME del tuo cliente.

    Sentirsi chiamare per nome o cognome fa sentire un certo coinvolgimento al cliente. Nominarlo significa riconoscerlo come differente dagli altri. In questo modo, percepirà immediatamente che gli dai importanza e si sentirà sicuramente predisposto più positivamente nei tuoi confronti.

 

  • Evita verbi come TENTARE, PROVARE, DUBITARE, SPERARE, CERCARE e sostituiscili con FARE DI TUTTO PER…

    Tenterò di consegnarle la macchina per questo venerdi” diventa “Farò di  tutto per consegnarle la macchina questo venerdì

    Dubito che riusciremo a fissarle un appuntamento per questa settimana” diventa “Faremo di tutto per fissarle l’appuntamento per questa settimana

    Spero di riuscire a ripararle il paraurti prossima settimana“diventa “Farò di tutto per ripararle il paraurti prossima settimana”

Eliminando questi verbi sposti l’attenzione dall’insicurezza, dal dubbio alla certezza che farai di tutto. Ricordati che il cliente cerca un professionista di cui fidarsi.  Se parli da insicuro, se usi parole che esprimono incertezza metterai ansia al cliente.

Usa termini che comunichino sicurezza e vedrai che il suo cervello recepirà il messaggio che di te si può fidare.

 

 

 

  • Non usare la parola PROBLEMA.

    Usa piuttosto ” SITUAZIONE DA RISOLVERE”. Psicologicamente la parola “problema” è un macigno. Mentre se parli di una situazione da risolvere, sposti l’attenzione sulla SOLUZIONE.

  • Non usare l’aggettivo DIFFICILE.

    Usa piuttosto “NON facile”. Non usare “LAVORO LUNGO” ma ” Lavoro NON veloce” e così via. Anche in questi casi, sposti il focus dal negativo al positivo.

  • Non usare i verbi al tempo passato

    Es. “Le volevo dire che…” Usa piuttosto il tempo presente. ES. “La chiamo per dirle che…” La tua attività è qui e ora. Non ieri ma piuttosto proiettata verso il futuro!

  • Non usare il tempo CONDIZIONALE

    Cerca di comunicare sicurezza. Il condizionale implica sempre un dubbio, una condizione che si può verificare o meno.  Es.”Questo servizio potrebbe interessarla”diventa “Questo servizio la può interessare…”

 

Sono piccole sfumature di significato ma a livello inconscio fanno la differenza tra un cliente dubbioso nelle tue capacità e un cliente fiducioso.

Inoltre, cambiare il modo in cui usi le parole avrà un effetto positivo anche sul tuo subconscio. Ti renderà più sicuro, più stabile. E i clienti se ne accorgeranno.

 

Questo sono solo alcuni esempi di come parlare al subconscio dei tuoi clienti ma , se messi in pratica, vedrai che ti daranno grandi risultati!

 

 

 

Ultima dritta:

Per portare il cliente a confermarti il lavoro può utilizzare anche la tecnica dei 3 SÍ.

Ovvero porgi al cliente 3 domande alle quali risponda SI senza dubitare.

Facciamo un esempio semplificato ma che rende l’idea.

Tu: “Sicuramente per la sua auto vuole un lavoro ben fatto?”

Cliente: “Sì certo!”

Tu: “Preferisce giustamente ricambi originali?”

Cliente: “Sì, ovvio!”

Tu: “Vuole che la sua auto ritorni sicura al 100% sulla strada?”

Cliente: “Certo che sì!”

Il cliente dopo averti risposto per ben 3 volte SÍ, sarò psicologiamente predisposto a risponderti SI anche alla tua quarta domanda che potrebbe essere:

TU: Allora fissiamo l’appuntamento per settimana prossima?

 

Ovviamente nel dialogo reale le domande non saranno così serrate ma prova ad applicare questa tecnica alla domande che normalmente fai al tuo cliente.

 

Provare per credere!

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Non ci vediamo la prossima volta se non anche prima.