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Filettino · Centro storico

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È il borgo più alto della provincia di Frosinone e dell’intera regione Lazio, oltre ad essere una delle più remote località dei Monti Simbruini. Possiede uno dei centri storici più integri e originali del territorio, impreziosito da antiche chiese affrescate e sorprendenti palazzi signorili. Il valore storico-artistico si sposa con quello sportivo e naturalistico: il suo territorio comprende gli impianti sciistici di Campo Staffi e scenari di incomparabile bellezza.

Il primo incontro da fare a Filettino è con un angelo che suona il sax. Un incontro inaspettato che avviene in un piccolo oratorio dedicato a san Nicola, situato appena al di fuori del centro abitato. Per la precisione gli angeli sassofonisti sono due e da ottocento anni suonano Take the A(pocalypse) train, mentre davanti a loro i dodici apostoli diligentemente in fila aspettano il giudizio universale con l’aria di chi è davvero stufo di essere rappresentato nei modi Bizantini. Così li ha voluti rappresentare il loro autore, un anonimo pittore del duecento consapevole che l’arte di Bisanzio aveva davvero rotto i mosaici. Come dargli torto, d’altra parte? Mezzo secolo dopo sarebbe nato Giotto, mica potevano farsi trovare impreparati…

Insomma: ancora non si entra nel centro abitato e Filettino è già una sorpresa di colori e originalità made in XIII secolo. E ovviamente non finisce qui: il centro abitato si infila tra le montagne come la prua di una nave, protetto da una corona di vette che si innalzano fino a superare i duemila metri: il Tarino, il Cotento e il Viglio sembrano messi lì per proteggere l’intimità di questo piccolo borgo situato a un soffio (e cento tornanti) dall’Abruzzo. Ma l’errore da non fare è proprio quello di pensare a Filettino come a un paesino montanaro. Il suo tessuto urbano ricorda ovunque l’aristocrazia che lo ha abitato nei secoli passati, tra monumenti, chiese affrescate e alcuni tra i palazzi nobiliari più raffinati di tutta la Valle dell’Aniene.

Chi si aspetterebbe mai di trovare la nobile eleganza di palazzo Latini-Pesci o le smorfiose volute di palazzo Loreti-Giovannoni in un piccolo borgo sperduto tra gli Appennini? Per non parlare poi delle chiese: praticamente tutte quelle di Filettino hanno affreschi e opere d’arte che vanno dal XV secolo in poi, e tengono traccia di ottime mani e di grandi committenze. Giovanni Silvagni, Luigi Valadier e Girolamo Pesci sono solo alcune tra le firme artistiche che incontrerete visitando la chiesa di San Giovanni, la Collegiata di Santa Maria Assunta e la chiesa di San Bernardino, oggi notevole museo parrocchiale. Solo che rischiate di non apprezzarle a fondo senza una guida. E chi ha orecchie per intender… prenoti subito una visita guidata di Filettino con noi!

Naturalmente non possiamo trascurare lo straordinario patrimonio naturale in cui è immersa Filettino. Anche qui abbiamo un consiglio per voi: il Rifugio Viperella a Campo Staffi propone costantemente iniziative ed escursioni naturalistiche e sportive, tenetelo d’occhio per scoprire uno dei contesti più suggestivi dei Monti Simbruini. E per quando vi verrà fame – perché tra arte e natura vi verrà molta fame – sappiate che a Filettino il rapporto ristoranti/popolazione è tra i meno proporzionali d’Italia: avete davvero l’imbarazzo della scelta. Se poi vi scappa forte di fare shopping, troverete persino un sacco di esercizi commerciali. Perché a comprare una camicia in un centro commerciale romano so’ buoni tutti. Comprare un capo d’abbigliamento in un piccolo borgo dei Simbruini è da veri intenditori…

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Informazioni

utili

Informazioni utili

| Da vedere

  • La Chiesa di San Nicola, adiacente al cimitero, con i suoi splendidi affreschi del XIII sec.
  • Il Museo Parrocchiale, situato nell’antica chiesa di San Bernardino, esattamente al di sotto della casa comunale. Consigliamo di consultare la pagina Facebook della parrocchia per verificare le aperture.
  • La chiesa di San Giovanni, con la sua splendida madonna quattrocentesca. 
  • La Collegiata di Santa Maria Assunta, dove si conservano numerose opere d’arte e la pala d’altare di Girolamo Pesci.
  • Il Museo della Tradizione agro-silvo-pastorale, situato in Palazzo Graziani.

| COSTI

Gli accessi sono gratuiti.

| servizi

Il centro storico dispone di numerosi esercizi commerciali. Consigliamo soprattutto le esperienze gastronomiche che si possono fare nei ristoranti e nei forni locali.

| PARCHEGGIO

Ci sono alcuni piazzali in cui parcheggiare, ma occhio all’arteria che attraversa il borgo: è a senso unico!

| ACCESSIBILITÀ

Le chiese di San Nicola e San Giovanni non presentano barriere architettoniche, al contrario degli altri punti di interesse. Nonostante il cuore del centro storico sia un susseguirsi di scalinate, le piazze centrali sono godibili anche a chi ha difficoltà di deambulazione.

da visitare nei DINTORNI

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