Orvieto

Pozzo

della

Cava

il mistero degli Etruschi


Pozzo della Cava
Pozzo della Cava

Il percorso archeologico del Pozzo della Cava

Intanto diciamo il percorso archeologico del Pozzo della Cava è stata forse la maggiore sorpresa della nostra visita ad Orvieto.

Attenti: non stiamo dicendo che il Pozzo della Cava sia la cosa più bella di Orvieto, ma è quella che non Ti aspetti e quindi più Ti sorprende e per questo ne consigliamo sicuramente la visita.

Pozzo della Cava - Ingresso

L'ingresso è da via della Cava e subito si scende sottoterra nel tufo ...

Pozzo della Cava

Le scale sono facili, sicure e nessun passaggio è troppo difficoltoso, quindi tranquilli e godetevi la visita.

La prima cosa che si incontra prima un classico "butto a fiasco" e poi un secondo butto a pareti verticali profondamente scavato nel tufo.

Il riuso negli anni della struttura ha fatto si che nel medioevo questo condotto sia stato usato come butto, anche se IO dubito che chiunque scavi un tunnel solo per poi riempirlo.

Pozzo della Cava - Primo livello sotterraneo

Lascaiato questo livello si scende di una rampa di scale e si entra nella stanza del Pozzo della Cava vero e proprio ...

... e, protetti da una grata di ferro, ci si affaccia sul pozzo!

Il pozzo, che ovviamente è scavato nel tufo, ha una profondità di ben 36 m, ovvero quanto serve per raggiungere la sorgiva della falda acquifera.

Pozzo della Cava - Butto

Guardando bene la struttura del pozzo di vede che esso è costutuita da due parti: una recente di forma cilindrica dal diametro circa 3,4 m ed una antica, che oggi sembra una grande scalatura sul tufo, di origine etrusca.

E' si perchè il Pozzo della Cava lo hanno scavato gli Etruschi nel VI secolo a.C..

Pozzo della Cava

La vista del Pozzo della Cava non conclude la visita, anzi è il primo passo del percorso.

A seguire poi si incontrano per:

- una tomba Etrusca ... riusata come butto

- una cisterna romana ... riusata come cantina

- una grande cava mediovale di tufo

Il riuso degli spazi nei secoli è comune agli ambienti maggiormente antropizzati ed Orvieto non ne è da meno.

Una curiosità ... macabra.

Il Pozzo della Cava restò aperto fino al 1646 quando le autorità Pontificie ne decretarono la chiusura.

Il motivo?

Occultamento di cadavere anzi cadaveri ovvero quelli di cinque ufficiali francesci accusati di aver violentato le donne del quartiere.

Pozzo della Cava

Mi viene riferito che per cotesta città vi sono dei Pozzi aperti, alcuni senza acqua, ed altri con acqua, ma inservibili, che sono pericolosissimi e luoghi opportuni per copeire delitti, specialmente quello della Cava profondissimo e che può dirsi piuttosto Caverna.

Si compiaccia S.Ill. di riparare un siffatto inconveniente col chiudere i fuori pozzi, o col farvi fare sopra almeno una grata con respettiva ed adattata chiave.

Mi darà in seguito conto della esecuzione e con sincera stima mi confermò

Una leggenda?

Pozzo della Cava

Forse, ma resta il fatto che nel 1820 il Delegato Apostolico di Viterbo "sentiva" l'esigenza di mettere in guardia gli Orvietani da evitare di occultare cadaveri dentro il Pozzo della Cava.

gli Etruschi

Abbiamo già detto che il Pozzo della Cava, inteso come pozzo fisico per attingere acqua, è di scavo Etrusco.

Oltre a questo nel percorso si trova un pessimo esempio di riuso di una tomba etrusca: da tomba a vasca per ammorbidire i tessuti o come dice il cartello indicatore posto sul posto: da tomba a follone.

Pozzo della Cava - Ingresso

Nelle due ultime grotte, riportate alla luce solo nel 2002, si vedono due nicchie (una per grotta) con una vaschetta laterale.

Solchi orizzontali uniti a numerosi fori nel tufo fanno supporre la presenza di una necropoli rupestre Etrusca arcaica sostanzialmente perduta.

Pozzo della Cava

Continua il percorso visitando la cisterna romana.

La cisterna Romana

Risaliti di un livello dalla quota del Pozzo della Cava si entra nell'ampio ambiente della cisterna Etrusco Romana.

Anche in questo caso il riuso è evidente in quanto in epoca medioevale fu tagliata di lato per consentire l'accesso alla cantina sita al piano inferiore.

Pozzo della Cava - Cisterna Etrusco Romana

Il serbatoio originale è Etrusco e realizzato con la tecnica dell'impasto della calce con frammenti di terracotta grossolanamente frantumati ovvero il cocciopesto.

Ma come funzionava la cisterna?

Ovviamente l'acqua doveva essere raccolta dai tetti e con dei pluviali in terracotta (tipo quelli che vedete nella foto) veniva trasportata all'interno della grotta.

Durante il percorso l'acqua la si faceva passare per uno strato di ghiaia / rena che la purificava.

Pozzo della Cava - Cisterna Etrusco Romana

Sempre nella zona dell'apertura verso la cantina si può vedere lo scendi botte realizzato con una coppia di svivoli ed utilizzato per far rotolare in su e giù da sempre le botti di vino.

Pozzo della Cava

Temperatura praticamente costante tutto l'anno, umidit` elevata ed assenza di luce solare fanno di queste grotte una barriccaia naturale per mettere a dimora il proprio.

Continua il percorso visitando la cava medioevale.

La cava medioevale

L'ultima grotta che troviamo è la più grande di tutto il percorso.

Questa cava di tufo fu usata fino al 1800 e sulle pareti si vedono ancora i segni dei cunei usati per rompere i blocchi di tufo.

La sua altezza è di circa 14 m con una larghezza poco inferiore.

Pozzo della Cava - Cava medioevale

Anche in questo caso i successivi riusi hanno letteralmente cancellato le origini probabilmente Etrusche.

Lo scenario è veramente bello e le fotografie non ne rendono merito.

Pozzo della Cava - Cava medioevale

Una curiosità.

Sul fondo di questa grotta artificiale c'era il fondo di un pozzo o di una cisterna, ma gli scavi del 1800 hanno "pulito" tutto.

Pozzo della Cava - Cava medioevale

nota finale

Come molte cose l'oblio del tempo aveva quasi fatto "perdere" la conoscenza dell'esistenza del Pozzo della Cava.

Pozzo della Cava

Sono stati dei lavori di ristrutturazione avvenuti nel dicembre 1984 a far riportare alla luce questo pozzo, che al momento del ritrovamente da parte di Tersilio Sciarra era di "soli" 25 m di profondità, contro i 36 m attuali.

Pozzo della Cava

Poi sono stati necessari altri 12 anni per riportare la struttura nelle condizione che vediamo oggi.

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