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Scoperti documenti inediti dell’Inquisizione spagnola

In Sardegna, durante il lungo lavoro d’inventariato che l’Archivio Storico Diocesano sta portando avanti, la sensazionale scoperta: tra le migliaia di carte dei processi penali archiviati dagli addetti ai lavori, sono stati scoperti 138 documenti appartenenti al Tribunale dell’Inquisizione di Alghero, risalenti al XVIII secolo. Una scoperta importantissima, che fa luce su uno dei periodi più oscuri e meno conosciuti della storia dell’isola.
A cura di Federica D'Alfonso
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Caccia alle streghe, roghi pubblici, torture ed eresie: la letteratura e la cinematografia hanno utilizzato molte di queste immagini per rendere quasi leggendario uno dei periodi più complessi e controversi della storia. Una storia fatta, soprattutto, di documenti perduti e di una memoria difficile da ricostruire, ma anche, come in questo caso, di ritrovamenti eccezionali. In Sardegna, l'Archivio Storico Diocesano porta avanti già da alcuni anni un progetto di inventariazione del Fondo del Tribunale Ecclesiastico, grazie ai finanziamenti del Cei e del Ministero per i Beni Culturali: fin'ora sono state riordinate e catalogate circa 2 mila cause matrimoniali, civili e penali prodotte dal foro ecclesiastico tra 1602 e 1943. Nel corso di questo monumentale lavoro archivistico, la scoperta sensazionale: insieme alle carte dei processi ordinari, sono stati rinvenuti ben 138 documenti del Tribunale dell'Inquisizione vescovile di Alghero del XVIII secolo, la cui esistenza era sconosciuta. Gli incartamenti riguardano moltissimi paesi della Sardegna che appartenevano al territorio dell'antica diocesi, i cui confini all'epoca si estendevano fino a Nuoro.

I lavori di catalogazione sono stati diretti dalla dottoressa Alessandra Derriu, che è riuscita ad identificare, fra le numerose cause criminali, i rarissimi documenti inquisitoriali. La scoperta ha un rilievo importantissimo, sia perché darà la possibilità di ricostruire dal punto di vista sociologico, giuridico e antropologico l'evoluzione storica del territorio, ma anche perché arricchisce notevolmente gli archivi storici sull'Inquisizione presenti in Sardegna. In effetti, in generale, negli studi storici sull'argomento molti sono ancora i dubbi e le lacune, in quanto pochissimi risultano essere i documenti in possesso degli storici, se confrontati con l'incessante attività dell'organo inquisitoriale cattolico nel corso dei secoli.

incisione risalente al 1759: tre donne condannate dall'Inquisizione spagnola
incisione risalente al 1759: tre donne condannate dall'Inquisizione spagnola

L'Inquisizione è un fenomeno storico che si può dire vada di pari passo con la crescita, in termini sia di poteri spirituali che temporali, della Chiesa cattolica. Fin dal Medioevo, più il processo di evangelizzazione si allarga, più incombente sembra la necessità di arginare i movimenti cosiddetti "ereticali": quelle dottrine cioè, che si discostano dalla verità rivelata dalla religione ufficiale. La storia dell'Inquisizione è lunga, inizia nel Medioevo, quando il papa nomina direttamente gli inquisitori, e arriva fino ai giorni nostri: l'Inquisizione romana infatti, iniziata nel 1542 in pieno clima controriformistico, dura ancora oggi sotto il nome di Congregazione per la Dottrina della Fede (con metodi e scopi ovviamente del tutto diversi dal passato). I documenti rinvenuti ad Alghero appartengono però ad un terzo "tipo" di Inquisizione, quella spagnola: in questo caso gli inquisitori venivano nominati dai sovrani, nel particolare, da quelli cattolicissimi di Spagna.

Tortura, 1500 circa
Tortura, 1500 circa

La storia della Sardegna dei tempi dell'Inquisizione è affascinante ma ancora sconosciuta, a causa dei pochi documenti a disposizione: dopo la fine del dominio spagnolo sull'isola, nei primi anni del 1700, l'ultimo inquisitore nominato dalla Corona lasciò l'isola e i vescovi assunsero la carica di inquisitori. Il Tribunale della Santa Inquisizione di Alghero, lo stesso che oggi viene riscoperto grazie alle testimonianze dei documenti, aveva sede nell'episcopio, ma denunce, indagini e processi potevano avvenire anche nei paesi nei quali si erano svolti i fatti: i confini della diocesi all'epoca si estendevano fino a Nuoro, dunque il ritrovamento permetterà di ricostruire la storia di una grossa fetta di territorio sardo. Nei documenti si fa riferimento all'aula del Tribunale nella quale venivano ricevute le denunce e condotti i processi, oltre che alle carceri del palazzo.

Dell'Inquisizione spagnola si conoscevano fino ad ora solo pochissimi documenti, in parte conservati presso l'Archivio di Stato di Cagliari. Dell'Archivio del Sant'Ufficio di Sassari, che secondo una stima era capace di riempire 25 carri, non è rimasta traccia. I documenti più importanti sull'Inquisizione spagnola in Sardegna si trovano quasi interamente nell'Archivo Histórico Nacional di Madrid, dunque questa sensazionale quanto inaspettata scoperta permetterà di riportare sull'isola lo studio e la memoria storica di quel periodo.

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