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“È spia cinese”, piccione catturato da polizia e rinchiuso per 8 mesi in India: “Aveva strane scritte”

Il piccione era stato rinchiuso in un centro per animali e tenuto in gabbia in attesa di verifiche perché trovato con due anelli sulle zampe e strane scritte sulle ali. Si era sospettato di un uccello spia cinese ma nei giorni scorsi è stato finalmente liberato dopo che le autorità hanno accertato che si era trattato di un malinteso.
A cura di Antonio Palma
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Un piccione è stato catturato dalla polizia e rinchiuso in una gabbia per 8 mesi in India dopo essere stato sospettato di essere una spia cinese. L’animale era stato catturato otto mesi fa dopo essersi appollaiato su un peschereccio che rientrava al molo di Pir Pau, alla periferia di Mumbai. I pescatori avevano raccontato di averlo incrociato in mare al largo della costa ma a impensierire le autorità locali due anelli, uno di rame e l'altro di alluminio, che l’animale teneva legati alle zampe, e una strana scritta proprio in cinese.

L’animale era stato rinchiuso in un centro per animali e tenuto in gabbia in attesa di verifiche ma nei giorni scorsi è stato finalmente liberato dopo che le autorità hanno accertato che si era trattato di un malinteso. Quelle scritte in effetti erano in cinese e il piccione era un esemplare molto particolare ma l’animale non era una spia ma semplicemente un piccione da gara usato in competizioni sportive sull’isola di Taiwan.

L’animale, esperto di gare di volo sull’acqua lungo le coste, per qualche motivo e in qualche modo era scappato via e aveva raggiunto le coste indiane dove infine si è appollaiato su un peschereccio che era ad alcune decine di chilometri dalla costa. “Quando è arrivato gli ho dato anche da mangiare, poi ho notato che alcuni strumenti erano attaccati alle zampe dell'uccello e ho anche scoperto che c'era scritto qualcosa sulle sue ali. Non riuscivo a capirlo perché era una lingua straniera e l’ho segnalato alle autorità” aveva raccontato uno dei pescatori.

Sul lato inferiore di entrambe le ali, infatti, il piccione aveva delle scritte in cinese mentre sulle zampe i due strani anelli. Immediato il sospetto che potesse trattarsi di un piccione viaggiatore usato come spia dai cinesi. L’uccello era stato rinchiuso a Mumbai dopo avergli tolto gli anelli per analizzarli. I primi sospetti in realtà si erano placati dopo la scoperta che quelli non erano congegni elettronici atti a registrare video o foto ma semplici anelli di metallo.

Le successive indagini hanno poi appurato anche la natura delle scritte e il caso è stato risolto. Con il via libera della polizia, il piccione infine martedì scorso è stato rilasciato in natura, libero anche da anelli e scritte e in ottime condizioni. "Un piccione, sospettato di essere utilizzato dai cinesi a fini di spionaggio e tenuto in custodia in un ospedale veterinario di Mumbai dopo essere stato catturato otto mesi fa, è stato rilasciato", ha annunciato infatti un funzionario di polizia mercoledì scorso, spiegando: “il 29 gennaio il Petit Hospital for Animals Bai Sakarbai Dinshaw nella zona di Parel, a Mumbai, ha chiesto il permesso della polizia per liberare l'uccello, dopodiché è stato liberato il 30 gennaio".

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