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Incubo Brexit, traffico in tilt alla frontiera del Regno Unito e 30 chilometri di tir incolonnati

Caos a Folkestone, dove da ieri sono incolonnati migliaia di tir e al momento sono 30 i chilometri di coda lungo l’autostrada M20 che attraversa il Kent, la zona a sud di Londra e fino all’ingresso dell’Eurotunnel. Secondo la stampa inglese, l’intensificarsi del traffico è dovuto al fatto che molte aziende stanno cercando di aumentare le loro scorte di merci importate dall’Europa in vista di una “hard Brexit”, in programma il prossimo 31 dicembre.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Twitter.
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Oltre 30 chilometri di tir incolonnati alla frontiera tra Regno Unito ed Unione europea e traffico letteralmente in tilt, raggiungendo cifre record. È quanto sta succedendo nelle ultime ore a Folkestone e Dover, i punti d'ingresso in Inghilterra per i treni all'ingresso dell'Eurotunnel sotto la Manica e per i traghetti che la attraversano, come documentano sia chi è rimasto bloccato sia le webcam collocate lungo il percorso dell’autostrada M20 che attraversa il Kent, la zona a sud di Londra. Al momento, come riporta SkyNews, i camion incolonnati sarebbero più di settemila dalla zona di Ashford e fino all'ingresso dell'Eurotunnel a Folkestone.

Dal momento che la polizia locale non ha segnalato alcun incidente, i media locali stanno attribuendo l’intensificarsi del traffico al fatto che molte aziende stanno cercando di aumentare le loro scorte di merci importate dall’Europa in vista di una "hard Brexit", l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, sancita dal referendum del 2016 e approvata definitivamente dalle due parti nel gennaio scorso, che di fatto interromperebbe la libera circolazione tra l’isola e la Ue, e che potrebbe entrare in vigore tra meno di due settimane. La data stabilita e alla quale molti guardano con timore è infatti il 31 dicembre.

In altre parole, le aziende britanniche che importano beni dall’Europa stanno cercando di incrementare le loro scorte temendo che il mancato accordo tra Londra e Bruxelles faccia bloccare tutte le operazioni commerciali tra i due soggetti. Anche perché dall'1 gennaio 2021 potrebbero entrare in vigore anche possibili dazi doganali che ne alzerebbero di conseguenza i prezzi. Le autorità portuali segnalano un analogo incremento del traffico agli imbarchi tra i porti del Galles in direzione dell’Irlanda. È questo lo scenario che, dopo il 31 dicembre, potrebbe doversi ripetere tutti i giorni per via della Brexit. Intanto, le trattative tra le due parti proseguono nel tentativo di raggiungere un accordo che preservi gli scambi commerciali e la circolazione delle persone, ma al momento non è stata ancora decisa la natura del rapporto tra Uk e Ue nel dopo Brexit, il che ha causato incertezza tra i commercianti che ora vogliono correre ai ripari.

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