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Scuola devastata dopo occupazione, gli studenti: “A lezione bruciori per la polvere degli estintori”

Gli studenti dell’istituto tecnico Giorgi Woolf in via Palmiro Togliatti a Roma denunciano la situazione in cui si trova ancora la scuola dopo l’occupazione.
A cura di Alessia Rabbai
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"Bagni chiusi o sporchi, calcinacci in alcune aree e porte smontate e appoggiate al muro. C'era a terra e sui banchi ancora la polvere degli estintori, alcuni hanno avvertito un bruciore a gola e naso, fastidio agli occhi e mal di testa e hanno chiesto di uscire in anticipo". Gli studenti dell'istituto tecnico Giorgi Woolf in via Palmiro Togliatti a Roma denunciano la situazione in cui si trova ancora la scuola dopo l'occupazione.

Ragazzi e ragazze hanno raccontato che "le lezioni sono riprese" ma che c'è ancora caos nelle aule, aree comuni e corridoi. Gli studenti subito dopo l'accaduto che ha visto il danneggiamento degli arredi scolastici hanno subito fatto sapere di non essere loro i responsabili, ma che a compierli sarebbero state delle persone esterne, che si sono intrufulate all'interno dell'edificio durante l'occupazione.

"Bagni chiusi o sporchi, calcinacci e porte smontate"

Oggi la preside, come fanno sapere gli studenti, ha stabilito che le lezioni sarebbero riprese "con una circolare che affermava che le operazioni di ripristino e pulizia dell'istituto fossero state ultimate". Tra gli adolescenti è nata subito qualche perplessità: "Ci siamo chiesti come fosse possibile che in meno di 24 ore fosse tutto ripristinato, ma ci siamo fidati e siamo entrati a scuola".

Una volta all'interno dell'istituto gli studenti hanno spiegato di aver trovato ancora una situazione ancora molto caotica: "I danni erano per la maggior parte ancora presenti, i bagni erano chiusi o sporchi, c'erano calcinacci in alcune aree, porte smontate e appoggiate al muro".

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Uscite anticipate per bruciore a gola e naso

Durante l'occupazione della scuola qualcuno ha aperto gli estintori e gli studenti hanno spiegato che la polvere oggi era ancora sul pavimento e sui banchi. Alcuni avrebbero avvertito bruciori a gola e naso, agli occhi e mal di testa e avrebbero chiesto di uscire in anticipo: "Si respirava a fatica" spiegano gli studenti. I rappresentanti d'istituto e di classe si sono così rivolti alla preside: "Sono stati rimandati in classe con un pacco di mascherine e la rassicurazione sulla assoluta innocuità delle polveri degli estintori".

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