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Chi è Satriano, il baby bomber che sta impressionando l’Inter in ritiro

Nel primo ritiro della nuova Inter targata Simone Inzaghi c’è un giovane attaccante che sta impressionando più di tutti, in attesa che Romelu Lukaku e Lautaro Martinez tornino dalle vacanze. Si tratta di Martin Satriano, uruguaiano classe 2001, autore di cinque gol nell’allenamento congiunto con il Sarnico e di una rete in amichevole con il Lugano. Ora Inzaghi dovrà decidere se puntare su di lui come quarta punta o mandarlo a farsi le ossa in prestito.
A cura di Valerio Albertini
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Cinque gol nell'allenamento congiunto con il Sarnico, uno nella prima vera amichevole contro il Lugano. Anche se queste partite lasciano il tempo che trovano, Martin Satriano non può che aver impressionato chiunque l'abbia visto all'opera. È lui la nota più positiva dei primi giorni di preparazione della nuova Inter di Simone Inzaghi, ancora orfana di Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, in vacanza dopo le rispettive fatiche di Europei e Copa America.

Nato il 20 febbraio 2001 a Montevideo, in Uruguay, Satriano è sbarcato in Italia un anno e mezzo fa, nel gennaio 2020, pagato 2,4 milioni di euro dal Nacional per aggregarsi all'Under 19 nerazzurra, allenata da Armando Madonna. Martin aveva sia il calcio sia l'Italia nel destino. Suo papà Gerardo, soprannominato El Bocha, è stato un calciatore conosciuto in patria durante gli anni '80, quando militava con il Club Atletico Bella Vista. La sua famiglia, invece, è originaria di Tito, in provincia di Potenza. Per questo motivo, il giovane Martin, pur essendo arrivato 19enne, non ha avuto grandi difficoltà a integrarsi nel nostro Paese.

Presentato alla stampa italiana come il nuovo Luis Suarez, ha attirato le attenzioni degli addetti ai lavori facendo registrare 15 gol e nove assist in 36 partite con la Primavera, scomodando paragoni con Zlatan Ibrahimovic e Lautaro Martinez, attaccante che ha dichiarato di aver osservato attentamente in allenamento "per imparare il più possibile". Lui, però, ha detto di avere come idoli Juan Roman Riquelme e Ronaldinho, un argentino e un brasiliano per un uruguagio, francamente atipico. Con gli ultimi due, però, Satriano ha poco o nulla da spartire, essendo una prima punta di 187 centimetri che ha già messo in mostra un senso del gol non indifferente e che può giocare benissimo al fianco di un altro attaccante, come dimostrato nell'Under 19 in coppia con Matias Fonseca, figlio dell'ex calciatore della Roma Daniel.

La partita contro il Lugano e il futuro ancora da definire

Contro il Lugano è prima andato vicino al gol con un sinistro finito sull'esterno della rete e poi ha timbrato il cartellino con uno splendido destro all'incrocio dei pali su assist di Lucien Agoumé, altro gioiellino nerazzurro. L'ex centrocampista dello Spezia lo ha servito in area di rigore, lui si è girato immediatamente e, nonostante il pallone gli sia rimasto dietro, è riuscito comunque a imprimere forza alla sua conclusione, terminata nell'angolo alto della porta del Lugano. Oltre al gol, però, a impressionare è stata anche la sua attitudine, la stessa che l'ha portato a giocare ininterrottamente da circa un anno, concedendosi soltanto qualche giorno sul Lago di Como insieme alla fidanzata Flor.

Antonio Conte lo aveva già portato in panchina con sé in un paio di occasioni, senza mai farlo esordire. Ora Simone Inzaghi si trova davanti a un bivio: tenerlo come quarta punta alle spalle di Lukaku, Lautaro e Alexis Sanchez oppure mandarlo a giocare in prestito. Satriano, infatti, non potrà più giocare in Primavera nemmeno da fuori quota e proverà fino all'ultimo a convincere il suo allenatore a puntare su di lui, giocandosi le sue carte anche nelle prossime amichevoli, per replicare quanto fatto contro il Lugano, in quella che ha definito una "serata indimenticabile".

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