Il dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. L’effetto sarà sempre lo stesso: penalizzare l’UE e i suoi membri (A. Puccio)

E sono dodici … non parlo dei mesi dell’anno o del numero dei discepoli di Gesù, ma del numero di pacchetti di sanzioni approvati dall’Unione Europea contro la Russia.
Siccome le sanzioni hanno funzionato, la Russia è sull’orlo del fallimento, la popolarità di Putin, grazie alle misure sanzionatorie approvate in passato, è in crollo verticale, l’economia europea sta navigando con il vento in poppa, quindi quale migliore cosa poteva Bruxelles fare se non approvare l’ennesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca? E siamo arrivati a dodici.

Con il dodicesimo pacchetto di sanzioni l’Unione Europea ha imposto il divieto di importazioni dirette di diamanti non industriali estratti o lavorati in Russia dal prossimo 1 gennaio.
Allo stesso modo, tra il 1 marzo e il 1 settembre, verrà gradualmente introdotta la proibizione delle importazioni di diamanti russi lavorati in paesi terzi, compresi i gioielli che incorporano pietre estratte in Russia. Secondo la dichiarazione del Consiglio Europeo , la misura cerca di privare Mosca di un’importante fonte di finanziamento per continuare a sostenere il conflitto con l’Ucraina.

Inoltre, il pacchetto stringe l’applicazione del limite massimo al prezzo del petrolio russo. Il nuovo pacchetto di sanzioni Include anche obblighi più severi sul tracciamento dei beni e misure severe contro l’elusione delle sanzioni da parte di società al di fuori dell’UE.
Più di 140 nuove persone fisiche e giuridiche sono soggette al congelamento dei beni. Le restrizioni riguardano le entità del settore militare russo, comprese le società dell’industria della difesa e le società militari private, nonché le entità del settore della tecnologia informatica, tra gli altri.
Ma il presidente ungherese Viktor Orban, da molti visto come un leader sovranista, non aveva detto che si sarebbe opposto ad ulteriori sanzioni contro Mosca? Aveva anche detto che si sarebbe opposto all’inizio dei negoziati per l’ingresso di Kiev nell’Unione Europea ma poi ha detto sì. Quindi niente di nuovo da Budapest se non i soliti proclami.

Insomma con quest’ultimo pacchetto di sanzioni per la Russia si avvicineranno tempi durissimi e finalmente capitolerà, avranno pensato a Bruxelles. Sicuramente i nostri burocrati non sbaglieranno visti i precedenti. Come dite? Le sanzioni si sono ritorte contro di noi? Forse nell’Unione Europea stanno dormendo e per questo non se ne sono accorti …

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info