Santa Sede: è urgente intervenire in Siria portando aiuti umanitari. 306mila bambini nati profughi

“E’ necessario e urgente iniziare immediatamente l’avvio di programmi di assistenza umanitaria alle popolazioni della Siria”. Monsignor Richard Gyhra, incaricato d’affari ad interim vaticano presso l’Ufficio Onu di Ginevra, è intervenuto al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sottolineando l’urgenza umanitaria a cui i Paesi membri dell’ONU devono far fronte il più presto possibile. “I recenti sviluppi provenienti dalla Siria sembrano rafforzare il senso di impotenza di fronte a una tragedia umana senza fine, causata dal perdurare del conflitto che ha generato un drammatico esodo di profughi, la mancanza di rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale”, ha detto il rappresentante della Santa Sede. “Crimini contro l’umanità sono frequenti e impuniti – ha spiegato – e gli attacchi intenzionali contro la popolazione civile si registrano tutti i giorni”. Il diplomatico vaticano ha spiegato che “tutte le parti” dovrebbero essere coinvolte nel processo di pace. “Una dimensione fondamentale per il raggiungimento di una soluzione sostenibile nel processo di costruzione della pace è il rispetto per una società pluralistica in cui le minoranze etniche, linguistiche o religiose hanno il loro posto come membri a pieno titolo della società e dello Stato siriano”, ha proseguito monsignor Gyhra. “La sopravvivenza e il benessere delle suddette minoranze è la garanzia di uno Stato democratico, rispettoso delle differenze. Infatti, il riconoscimento dei loro diritti non indebolisce in alcun modo lo Stato, al contrario, si arricchisce e lo rafforza”, ha infine concluso.

Alla denuncia realizzata dal rappresentante della Santa Sede a Ginevra, fa capo anche un Rapporto pubblicato dall’Unicef dal quale risulta che circa uno su tre, ovvero 3,7 milioni di bambini, è nato dopo lo scoppio del conflitto e che circa 2,4 milioni di bambini sono stati costretti a fuggire in altri Paesi e 306mila bambini sono nati da profughi. Il numero complessivo dei minori siriani colpiti dalle conseguenze della guerra, all’interno del paese o negli Stati dove si sono rifugiati, è invece di circa 8,4 milioni, oltre l’80% della popolazione infantile della Siria.

“In Siria, la violenza è diventata un luogo comune e si è estesa a case, scuole, ospedali, cliniche, parchi, parchi giochi e luoghi di culto “, ha commentato Peter Salama, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa.

Alessandro Notarnicola