La gatta e la rana

Giorgio Matteotti

Tratta da "Animali sapienti", Edizioni Nuages

La gatta e la ranaLa festa è finita.
E’ tardi e nella piazza
fiorita
non c’è più
la gente che impazza.
Resta, sola laggiù
sull’antica fontana
una gatta soriana.

E’ cisposa, è ormai vecchia
e si gratta un’orecchia.
Della sagra agostana
non l’è importato niente.
Lei pensa a un espediente
per acchiappar la rana
che ormai quasi da un mese
si cela in una tana
nel fosso del paese.

 

 


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