Come sta cambiando la mobilità aziendale in Europa
Urbanizzazione, sostenibilità, mobilità alternativa: tutti questi fattori stanno cambiando radicalmente lo scenario della mobilità corporate europeo. Ecco come.
In questo articolo
La Mobility Maturity Map, iniziativa dello Smart Mobility Institute di Fleet Europe in collaborazione con Deloitte e Willis Towers Watson, ha valutato lo stato di salute della mobilità aziendali in 13 Paesi europei. Belgio (primo in classifica grazie anche agli incentivi statali per le aziende), Paesi Bassi, Francia e Danimarca sono risultati quelli con la maggiore evoluzione in termini di mobilità sostenibile e smart.
Leggi Anche: Il 62% dei dipendenti è insoddisfatto della propria offerta di mobilità.
La mobilità aziendale in Europa
La mobilità aziendale sta cambiando. A guidare questa rivoluzione, che i Fleet e Mobility Manager sono chiamati a capire e gestire, c’è non solo la sempre maggiore urbanizzazione (entro qualche anno, infatti, si stima che oltre l’89% della popolazione vivrà in città metropolitane, già oggi siamo al 57%), ma anche un cambio di paradigma negli spostamenti. Abbiamo parlato più volte della perdita della proprietà del veicolo in favore della condivisione e dell’uso dell’auto, ma ci sono anche l’uso crescente del trasporto pubblico e la nuova mobilità alternativa, sostenibile e flessibile.
Anche per questo motivo, i governi sono sempre più concentrati sullo sviluppare nuove governance riguardo la mobilità. Stiamo parlando di legislazione a sostegno della mobilità e incentivi fiscali per le aziende.
L’analisi di questi fattori critici della “maturità della mobilità” fornisce informazioni fondamentali per i gestori delle flotte europee.
Urbanizzazione
Secondo Demographia, come detto, nel 2022 il 57% della popolazione mondiale viveva in aree urbanizzate, con il 52% che viveva in città con oltre 500.000 abitanti.
La mobilità urbana è quindi uno dei settori che cambierà in modo più radicare nel prossimo futuro. La proprietà di veicoli privati diminuirà al crescere della Mobility as a Service (che combina più modalità di trasporto, accentrando l’acquisto in un unico biglietto). Tuttavia, sono necessarie normative e adeguate misure di governance per garantire che i nuovi metodi di spostamento integrino il TPL e altre forme di mobilità intelligente, anziché competere tra di loro.
Approfondisci: Qui puoi leggere i nostri articoli sulla mobilità aziendale alternativa e mobility managment.
Policy
Come detto, Fleet e Mobility manager devono riconoscere il cambiamento delle aziende e modellare i nuovi ecosistemi di mobilità alternativi per proporre ai propri dipendenti nuove formule, che comprendano non solo l’auto aziendale, ma anche budget di mobilità e servizi flessibili.
Willis Tower Watson infatti sottolinea che il 64% delle circa 400 aziende intervistate intende rivedere la propria politica di mobilità quest’anno. A guidare il cambiamento sono le aziende nel Regno Unito: il 14% ha gradualmente eliminato l’auto aziendale con un bonus in contanti spendibile a proprio piacimento.
Al secondo posto ci sono le aziende olandesi, con oltre il 10% che passa dall’offerta di un’auto aziendale a un budget di mobilità. E quasi l’80% delle aziende portoghesi intende passare a una flotta di veicoli più green.
Mobilità alternativa
Infine, parliamo di benefit specifici per la mobilità alternativa. Le aziende francesi sono prime per offerta di mobilità alternativa ai dipendenti e, insieme a quelle spagnole, sono leader nella fornitura di trasporti pubblici sovvenzionati e bus navetta per le sedi aziendali.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.