Animali

Gli scarabei stercorari sono molto utili all'ambiente

Gli scarabei stercorari svolgono un servizio fondamentale: eliminare i rifiuti altrui. E se non ci fossero…

Ci sono sporchi lavori (almeno dal punto di vista di noi Homo sapiens) che però qualcuno deve pur fare: un esempio è il "trattamento" dei rifiuti organici lasciati dagli erbivori sui pascoli. Un servizio fondamentale, svolto dagli scarabei stercorari. Sono insetti dalle caratteristiche sorprendenti, di cui parliamo nell'articolo "Preziosa cacca", su Focus 335.

Come è noto, gli scarabei stercorari si cibano e fanno il nido nella cacca di grandi mammiferi e sono capaci di trasportarne ingenti quantità (per loro): fino a 250 volte il loro peso in una notte. Per farlo hanno bisogno di una forza sconvolgente: acune specie sono in grado di produrre per pochi istanti una spinta pari a 1.000 volte il loro peso corporeo. Come se un uomo riuscisse a spingere 60.000 kg, più o meno l'equivalente di dieci elefanti africani in piedi l'uno sull'altro. Uno sforzo titanico, necessario per portare il loro pasto in un posto sicuro. 

Articolo sulla cacca di Focus
Gli escrementi? Faranno anche schifo, ma sono utilissimi all'ambiente, alla vita di numerosi animali e allo sviluppo di determinati ecosistemi. Ve lo raccontiamo in un articolo di Focus che trovate nel numero 335 (Settembre 2020), in edicola dal 14 agosto al 21 settembre 2020 (e in digitale per sempre).

Pubblica utilità. Il loro curioso comportamento, tuttavia, è molto importante: «Sono utili spazzini: senza scarabei stercorari, ci ritroveremmo su giallastri pascoli improduttivi, con una compagnia indesiderata», spiega Claudia Tocco, ricercatrice della University of the Witwatersrand, a Johannesburg, in Sudafrica. «Se non ci fossero gli insetti coprofagi, infatti, una mandria di mucche in un pascolo produrrebbe un accumulo di rifiuti organici che finirebbe per limitare anche fisicamente la crescita dell'erba. Mosche e parassiti prolifererebbero nelle masse di escrementi, per poi infastidire noi e gli altri animali».

PASCOLI INVASI. Esagerato? Non proprio, visto che qualcosa del genere è successo sui pascoli dell'Australia. Gli scarabei stercorari locali, adattati alle palline fibrose di canguri e altri animali autoctoni, non riuscivano a trattare le considerevoli produzioni dei bovini d'allevamento; tale accumulo di sterco portava alla moltiplicazione delle mosche (una sola cacca di mucca, in due settimane, poteva sostentare la nascita di 3.000 mosche della specie australiana Musca vetustissima) e al degrado dei pascoli. Così l'agenzia australiana Csiro (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation) dal 1967 iniziò a introdurre specie di scarabei stercorari da altre parti del mondo.

RIDUZIONE DEI GAS SERRA. «Grazie al loro particolare comportamento di alimentazione e nidificazione (nella cacca ndr), gli scarabei stercorari forniscono una serie di importanti servizi», continua Claudia Tocco. «Le specie che seppelliscono lo sterco nel suolo ne velocizzano la rimozione, riducono la perdita di nutrienti – azoto, fosforo, potassio – fondamentali per le piante, e possono anche spostare sottoterra eventuali semi.

In generale, con la loro attività di scavo questi insetti migliorano la porosità e la permeabilità del terreno. Mentre le specie che si alimentano direttamente nella massa degli escrementi facilitano l'aerazione, l'azione dei microbi e la decomposizione».

Sembra poi che i piccoli spazzini possano dare il loro contributo alla riduzione dei gas serra. «Studi recenti», conclude Tocco, «hanno evidenziato che l'attività degli scarabei stercorari può ridurre le emissioni di gas serra come il metano, per quella frazione prodotta dagli escrementi del bestiame d'allevamento. Il metano si forma in condizioni anaerobiche, in assenza di ossigeno, e dunque tale processo è limitato dall'aerazione dello sterco effettuata da questi insetti».

14 agosto 2020 Giovanna Camardo
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

L’incredibile vita di Guglielmo Marconi, lo scienziato-imprenditore al quale dobbiamo Gps, Wi-Fi, Internet, telefonia mobile… Per i 150 anni della sua nascita, lo ricordiamo seguendolo nelle sue invenzioni ma anche attraverso i ricordi dei suoi eredi. E ancora: come ci si separava quando non c’era il divorzio; il massacro dei Tutsi da parte degli Hutu nel 1994; Marco De Paolis, il magistrato che per 15 anni ha indagato sui crimini dei nazisti; tutte le volte che le monarchie si sono salvate grazie alla reggenza.

ABBONATI A 29,90€

Nutritivo, dinamico, protettivo: il latte materno è un alimento speciale. E non solo quello umano. Molti mammiferi producono latte, con caratteristiche nutrizionali e di digeribilità diverse. Ma qual è il percorso evolutivo che ha portato alla caratteristica più "mammifera" di tutte? Inoltre, ICub è stato testato per interagire con bambini autistici; quali sono i rimedi tecnologi allo studio per disinnescare il pericolo di alluvioni; all’Irbim di Messina si studia come ripulire il mare dagli idrocarburi; la ricerca delle velocità più estreme per raggiungere lo spazio e per colpire in guerra; il cinguettio degli uccelli e ai suoi molteplici significati.

ABBONATI A 31,90€
Follow us