Incredibile, ma vero: la grande Muraglia Cinese sta in piedi grazie al muschio

La Grande Muraglia Cinese è una delle opere di architettura più famose e impressionanti del mondo. Costruita in gran parte tra il XIV e il XVII secolo (ma le prime porzioni risalgono addirittura al II secolo a.C.), è lunga quasi 9.000 km e soprattutto è ancora in piedi, nonostante i secoli passati sotto le intemperie. Da qualche anno, però, sta lentamente scomparendo: già nel 2015 si calcolava che ne fosse sparita circa un terzo. Tra le cause di questo degrado si pensava ci fosse anche il materiale organico che si trova tra i mattoni: si chiama biocrosta ed è composto da muschi, licheni e cianobatteri, che crescono negli spazi tra i laterizi. Ora un nuovo studio pubblicato su Science Advances mette in chiaro il vero ruolo della biocrosta: altro che danni, è grazie a questo materiale organico se la Grande Muraglia è ancora in piedi.

Cos'è la biocrosta? La Grande Muraglia è stata costruita (anche) con una tecnica che si chiama pisé, che consiste nell'edificare strutture architettoniche usando terra leggermente umida e compattata con strumenti di legno che servono a darle resistenza e vengono rimossi una volta che il muro è in posizione.

In questo modo, però, l'"impasto" diventa accogliente anche per alcune forme di vita, come muschi, licheni e cianobatteri, che ci crescono dentro diventando parte della struttura stessa. Finora si pensava che la biocrosta rendesse più fragili le porzioni di muro dove cresce, e contribuisse a creare fessure e punti deboli. L'analisi compiuta dalla Chinese Academy of Sciences and Ministry of Education, invece, rivela tutto il contrario: il 67% della Grande Muraglia Cinese ospita la biocrosta, e sono proprio queste porzioni a essere più resistenti al tempo e agli agenti atmosferici.

Grazie al muschio. L'analisi ha quantificato in che modo la biocrosta contribuisce alla stabilità della Grande Muraglia, scoprendo che la sua presenza migliora una lunga serie di parametri architettonici: riduce la porosità del muro, la sua erodibilità e la sua capacità di trattenere acqua fino al 50%, e aumenta la capacità della struttura di resistere alla compressione e alla penetrazione, e ne aumenta la stabilità generale dal 37 al 321%.

Viva l'umidità. Non tutta la biocrosta, però, è uguale: nelle regioni più aride, i cianobatteri sono dominanti su muschi e licheni, che sono invece più presenti nelle aree umide. E sono proprio le porzioni ricche in muschio a essere più resistenti: questo significa che la biocrosta "funziona" meglio dove il clima è più umido. Se la Grande Muraglia Cinese è ancora in piedi, insomma, il merito è soprattutto di muschi, licheni e cianobatteri.