Innovazione
Olimpiadi Londra 2012: Elisa Santoni
a cura di Silvia Ponzio
Le Olimpiadi di Londra terranno con il fiato sospeso tutti gli appassionati di sport dal 27 luglio al 12 agosto. Samsung, in qualità di Partner Ufficiale del CONI e di Casa Italia, ha costituito il Team Samsung, ossia una squadra di 10 atleti italiani che saranno coinvolti in una serie di attività in Italia e a Londra allo scopo di avvicinare le persone agli sport olimpici, rendendo accessibile a tutti la manifestazione più attesa dell’anno e realizzando il sogno di tanti di vivere in prima persona la magia delle Olimpiadi. Anche Elisa Santoni (ginnastica ritmica) fa parte del Team Samsung. Guarda le immagini e l’intervista esclusiva gentilmente offerte dal colosso coreano.
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Olimpiadi 2012: Elisa Santoni
«Sono Elisa, ho 24 anni, e passo molto tempo con le mie compagne Elisa, Anželika, Romina, Marta e Andreea. Insieme facciamo un sacco di cose e siamo in perfetta sintonia. Siamo molto unite e l'unione fa la forza: in pedana è necessario che i nostri cinque cuori battano all'unisono, attraverso sguardi e parole sappiamo creare una sorta di filo immaginario tra di noi che ci rende ancor più complici,unite e pronte a lottare per un obiettivo comune a Londra saremo La Squadra da battere... il sogno continua!!!» [Team Samsung Olimpiadi Londra 2012]
- Quando hai avuto il primo contatto con il tuo sport?
Mi sono avvicinata alla ginnastica ritmica all’età di 5 anni per il piacere di fare sport accanto a una mia amica... pian piano questa disciplina è entrata nella mia quotidianità, dapprima come gioco, come valvola di sfogo e come modo ideale, costruttivo e formativo per riempire il mio tempo libero;poi è divenuta passione e parte fondamentale della mia vita.
- Quando hai capito che avresti potuto eccellere in quello sport?
La mia prima esitazione verso uno sport che non conoscevo si è trasformata presto in passione... una passione che di giorno in giorni mi spingeva con testardaggine ad impegnarmi e a migliorarmi... che mi portava a non accontentarmi, a non arrendermi di fronte agli ostacoli e a rimettermi in gioco anche dopo un intervento al cuore a cui sono stata sottoposta all’età di otto anni... ancora troppo piccola per pensare di eccellere ….ma la determinazione, il desiderio di pretendere continuamente il meglio da me stessa , di aspirare al massimo sono stati sempre parte del mio carattere, e uniti a una grande capacità di concentrazione ed ai notevoli miglioramenti tecnici hanno fatto sì che fossi convocata a soli 14 anni presso il centro tecnico federale . Lì ho focalizzato che la strada che avevo scelto era quella giusta e che probabilmente mi avrebbe portata lontano.
- Quando è arrivato il primo successo?
Se per primo successo si intende la prima medaglia internazionale la mia mente vola agli europei di Riesa e a quel lontano 2003 che per la prima volta, all’età di 15 anni, mi ha vista salire con la mia squadra sul podio.
- Qual è stata la sconfitta peggiore?
Durante la mia carriera ho provato ovviamente qualche delusione, quella più cocente è stata quella provata a Pechino soprattutto perché a relegarci ai piedi del podio, non sono state prestazioni non buone ma una classifica che ha visto la squadra ospitante salire sul secondo gradino.
- Come hai reagito?
Ho sempre considerato gli errori come opportunità di miglioramento... imparo dagli errori... dagli errori trovo motivazione... ma quando esegui due esercizi pressoché perfetti e guardando il monitor ti vedi al quarto posto, ripensi a tutti i sacrifici, alle rinunce..provi una rabbia cocente… ed è veramente difficile girare pagina e ricominciare. Ma questo è successo... abbiamo se possibile reso i nostri esercizi ancor più difficili, le nostre ore di allenamento sono aumentate… la nostra sincronia resa quasi perfetta... La prima vittoria è quella contro i propri limiti e difetti... noi ci siamo allenate a credere nelle nostre capacità... ci siamo allenate a vincere. Chi ha fiducia nelle proprie capacità va incontro alla novità con una forza che gli viene dall’aver già affrontato e dominato molte sfide... È così che siamo diventate le campionesse del mondo per 3 volte consecutive dopo Pechino.
- Cosa hai imparato da quel brutto momento?
Dalla sconfitta ho imparato a non dar nulla per scontato... ho imparato a non abbattermi... ho imparato ad andare avanti con i piedi per terra e sempre a testa alta... ho imparato a far dell’umiltà il pane quotidiano... a trasformare la rabbia in grinta e a far della sconfitta un nuovo punto di partenza per rimettermi in gioco con ancor più determinazione.
- Se non avessi fatto questo sport quale altro avresti praticato?
All’età di 8 anni (per un periodo le ho praticate entrambe ) ho lasciato il nuoto per cimentarmi in una disciplina totalmente diversa ma nonostante questo , rimane tra i miei sport preferiti... probabilmente se non avessi praticato la ginnastica sarei rimasta "in acqua".
- Pratichi altri sport?
La ginnastica richiede il 100% delle mie energie e occupa circa 8 ore della mia giornata... è uno sport di squadra basato sull’automatismo, sulla ripetizione, sulla ricerca del dettaglio, sulla precisione... un lavoro intenso che porta ad affinare la tecnica e il sincronismo... sarebbe impensabile potersi dedicare in questo momento anche ad un altro sport! :-)
- Se non fossi stata una sportiva che altro mestiere avresti fatto?
Sono sempre stata una ragazza dinamica, con entusiasmo e voglia di mettermi sempre alla prova... ho accanto una famiglia che in maniera differente e per periodi più o meno lunghi ha praticato attività sportiva e l’essere atleta è nel mio DNA... credo che lo sport non sia semplicemente praticare una determinata attività fisica , ma credo più che sia uno stile di vita basato su precisi valori... si è sportivi nell’anima e sinceramente non riesco a vedermi in una vita senza sport! Se non l avessi praticato a questi livelli mi sarebbe piaciuto , forse per il contatto con la sofferenza avuto da bambina e per la mia passione verso le materie scientifiche, diventare un medico .
- Quanto ti alleni normalmente?
Generalmente dedico all’allenamento una media di 8 ore al giorno per sei giorni su sette... allenamento strutturato in un programma ben preciso e pianificato che dà importanza a diverse attività specifiche... dalla preparazione atletica al riscaldamento, dal potenziamento al lavoro alla sbarra con la danza classica... il tutto per arrivare completi ed essere in grado di eseguire in maniera ottimale elementi presenti all’interno dei nostri esercizi di gara.
- Come passi il tempo libero?
Nonostante il tempo libero a disposizione sia davvero poco, cerco comunque di ritagliarmi degli spazi all’interno della giornata da dedicare a me stessa... mi piace leggere e liberare i miei pensieri ascoltando musica... studio e cerco di portarmi avanti con gli esami per potermi laureare al più presto (sono iscritta alla facoltà di scienze motorie de L’Aquila)… ovviamente il tutto senza trascurare le mie amicizie e la mia vita sentimentale.
- Sposata o fidanzata?
Sono fidanzata da quasi 2 anni con Andrea, un ragazzo di Roma, la mia città natale, conosciuto durante una vacanza a Sharm.
- Il tuo compagno come vive il tuo impegno sportivo?
Il nostro centro tecnico federale è a Desio, vicino Milano e la distanza e i sacrifici sono notevoli, inutile nasconderlo... ma nonostante le vite impegnate riusciamo a vivere serenamente il nostro rapporto.
- Ultimo libro letto?
L’ultimo libro letto è stato "come la prima volta" di Nicholas Sparks
- Il libro da rileggere?
Di libri che hanno saputo emozionarmi e coinvolgermi ne rileggerei diversi... dipende molto anche dal periodo che sto vivendo e dal mio stato d’animo… "il codice da vinci" di Dan Brown e “Mille splendidi soli“ di Kaled Hosseini sono comunque tra i miei preferiti.
- Ultimo film visto?
L’ultimo film visto è "Posti in piedi in paradiso" regia di Carlo Verdone .
- Il film da rivedere?
Rivedrei centinaia di volte “ Il gladiatore"... film di questo genere sanno caricarmi in ogni occasione e non mi stancano mai.
- Miglior pregio e peggior difetto.
Forse il mio miglior pregio può essere anche il mio peggior difetto... la testardaggine;)
- Il tuo sogno nel cassetto?
Si dice che svelare i propri sogni non porti fortuna .Il mio cassetto ora è occupato da un unico grande sogno... Londra è vicina... si dice che l’importante sia partecipare ma... non nego che il mio sogno sia dorato!!!!!
- Se dovessi descriverti in una sola frase, che diresti di te
Mi reputo una persona solare, positiva, riservata….sono tenace e testarda... talvolta permalosa.
- Qual è il tuo approccio alla tecnologia?
Non sono patita per la tecnologia ma mi incuriosisce molto e mi piace essere all’avanguardia con le ultime innovazioni.
- Qual è il tuo approccio ai social media?
Credo che i social media siano un mezzo di comunicazione veloce ed efficace per stabilire relazioni di tipo personale o lavorativo.
- Qual è la rinuncia o il sacrificio che maggiormente ti pesa?
La disciplina che pratico si consuma in un periodo breve e comporta una vita impegnata e colma di sacrifici che lascia poco spazio ad altro. La fatica e l’intenso allenamento sono alleviati dalle soddisfazioni e dalle emozioni del campo gara e dai risultati... per quanto mi riguarda il sacrificio più grande è senza dubbio la lontananza da casa, dagli affetti familiari... sono stata convocata in nazionale, al centro tecnico federale all’età di 14 anni… diciamo che l’esperienza e l’abitudine hanno reso ciò, a lungo andare meno pesante, ma allontanarmi cosi giovane dalla mia città e dalle persone a me care non è stato inizialmente facile da accettare . Per questo debbo ringraziare i miei genitori che sono riusciti a starmi vicino con il loro amore , che hanno cercato di non farmi sentire mai sola , che mi hanno sostenuta ed incoraggiata nel seguire il mio sogno.
- Come ti alleni in vista delle olimpiadi?
Che siano europei , mondiali o olimpiadi il nostro approccio alla competizione è lo stesso... seguiamo durante l’anno un lavoro pianificato sul programma di gara che parte dallo studio dettagliato e minuzioso delle singole parti che compongono l’esercizio, fino ad arrivare alla ripetizione dell’esecuzione completa... cerchiamo di riprodurre lo stress di gara tramite esibizioni e allenamenti con il pubblico e testiamo il nostro livello di preparazione confrontandolo con le nostre avversarie nelle gare di coppa del mondo..Ma se la preparazione è la stessa per ogni gara la differenza è nel controllo emotivo... l’atmosfera unica e magica che avvolge le olimpiadi può creare una tensione diversa nella competizione ed influire in maniera negativa, soprattutto se ci si gioca tutto in tre minuti di esercizio... l’esperienza in queste occasioni può diventare un elemento fondamentale per controllare e gestire le proprie emozioni .
- Segui una dieta particolare?
Seguire un’alimentazione corretta è fondamentale per ogni atleta .La nostra è una disciplina che necessita di un fisico longilineo per la buona esecuzione di alcuni elementi tecnici ed in cui l’aspetto estetico riveste un ruolo importante. Ciò comporta la necessità di dare importanza agli alimenti che mangiamo e a non esagerare nel consumo degli stessi.Seguiamo un’alimentazione completa , senza eliminare totalmente alcuni cibi, ma riducendo il consumo eccessivo di carboidrati e di dolci, soprattutto in prossimità di impegni agonistici.
- Che rapporto hai con il tuo allenatore? È anche tuo amico e confidente?
Con la mia allenatrice ho instaurato un bel rapporto basato sul rispetto e la fiducia. Sono ormai 10 anni che lavoriamo insieme e per me non è semplicemente un’allenatrice ma anche un importante punto di riferimento. Abbiamo condiviso gioie, delusioni, lacrime, sorrisi e provo nei suoi confronti grande stima ed affetto .
- Hai un gesto, un oggetto, un abbigliamento scaramantico per le gare importanti?
Non sono particolarmente scaramantica... anni fa lasciavo libero un angolo della borsa per i miei peluche "portafortuna"... ora più che gesti scaramantici mi piace trovare modi per caricarmi... scelgo la canzone che nel periodo pre-gara è in grado di trasmettermi più energia e istintivamente la ascolto più volte nell’arco della giornata e prima della competizione. Negli istanti prima dell’entrata in pedana invece ho una sorta di rituale con la mia squadra... l’unione fa la forza e in pedana è necessario che i nostri cinque cuori battano all’unisono, quindi attraverso i nostri sguardi e parole di incitazione creiamo una sorta di filo immaginario tra di noi che ci rende ancor più complici, unite e pronte a lottare per un obiettivo comune.
- Sei emozionata all’idea di andare alle olimpiadi? Cosa provi? Cosa pensi? Cosa temi?
L’ Olimpiade è il sogno di ogni atleta , quella di Londra sarebbe per me la terza , un sogno che s’avvera e mi sento fiera ed orgogliosa di rappresentare la mia Nazione. Dal 2002 ad oggi abbiamo vinto circa 86 medaglie in competizioni internazionali , ma la delusione che ci ha lasciato Pechino è difficile da dimenticare... non nascondo che da quell’esperienza è aumentato in me il timore di quella parte di giudizio soggettivo che influenza il metro di valutazione del nostro sport, ma il desiderio di riscatto, e siamo già riuscite a dimostrare il nostro valore con i risultati conquistati in questo quadriennio, è forte dentro me e dentro la squadra... per scaramanzia non voglio fare previsioni ma senza ombra di dubbio a Londra saremo LA SQUADRA da battere!
- Se dovessi dare un consiglio a chi vuole avvicinarsi al tuo sport, che consiglio daresti?
Direi che è uno sport meraviglioso che esalta l’ eleganza e l’ armonia, in cui la forza si fonde con la leggerezza; mi sentirei di dirgli che è uno sport che comporta molti sacrifici ma soprattutto mi sentirei di dirgli di non fermarsi di fronte agli ostacoli... di avere pazienza e costanza nel lavoro... di accettare i propri errori e considerarli opportunità di miglioramento... di mandare giù le delusioni e metterle comunque nel bagaglio d’esperienza... di credere sempre nelle proprie capacità senza mai perdere l’umiltà... di fare della lealtà un principio di vita..di imparare ad accettare le sconfitte prendendo da esse la forza di rimettersi in gioco... di provare sempre a superare i propri limiti avendo sempre il rispetto di se stessi e dell’avversario... di continuare a seguire i propri sogni... perché la mia è una delle tante dimostrazioni che i sogni talvolta si avverano!!!
