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31 Marzo 2023
16:30

Quali sono le più famose piramidi dei Maya in Messico?

Le piramidi non si trovano solo in Egitto. Anzi, il numero maggiore di costruzioni a forma piramidale si trova nell’America centrale, in particolare nella penisola dello Yucatan. Scopriamo le opere del popolo Maya.

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Quali sono le più famose piramidi dei Maya in Messico?
piramidi yucatan messico sito archeologico

La Penisola dello Yucatan è una regione mesoamericana situata a cavallo tra il Golfo del Messico e il Mar dei Caraibi. Resa celebre dalla presenza dei più famosi siti archeologici e monumenti della cultura Maya, lo Yucatan è il luogo in cui è possibile visitare tra le più belle piramidi precolombiane, tra cui la piramide di Kukulkan, presente nel sito archeologico di Chichén Itzá. Le piramidi Maya in Messico sono l’espressione di una cultura millenaria e di una tradizione architettonica uniche. Scopriamole.

Le più note piramidi dello Yucatan

Sono moltissime le piramidi Maya nella penisola dello Yucatan. Ecco alcune delle più note:

Piramide di Nohoch Mul

Nota per le sue monumentali dimensioni, la Piramide di Nohoch Mul (letteralmente “grande cumulo”) è la più alta tra le piramidi dello Yucatan. Costruita tra VII e X secolo d.C. nella città di Coba, è alta 40 metri e conta ben 120 gradini.

Piramide di Nohoch Mul
Piramide di Nohoch Mul

Piramide di Uxmal

Altrettanto suggestiva è la piramide di Uxmal, uno dei principali centri urbani Maya, entrato a far parte della Lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO nel 1996. La “Piramide dell’indovino” è stata così chiamata in ricordo del leggendario indovino che l’avrebbe eretta da solo in un unico giorno. La piramide di Uxmal si compone in realtà di cinque sovrapposti edifici templari, costruiti nell’arco di diversi secoli. Si contraddistingue per una planimetria caratteristica, con una base ellittica, i lati arrotondati e la pendenza estremamente ripida.

Piramide del Mago in Uxmal Yucatan Messico
Piramide dell’indovino, a Uxmal

La piramide di Kukulcan, a Chichén Itzá

La più famosa delle piramidi Maya, però, è sicuramente quella di Chichén Itzá, chiamata “El Castillo” (il Castello) o Piramide di Kukulcan, il dio-serpente al quale era dedicata. Costruita tra XI e XIII secolo, alta 24 metri, la piramide di Chichén Itzá è una classica piramide maya a quattro lati, ognuno dei quali ha 91 gradini che consentono l’accesso al tempio rettangolare che sorge sulla cima dell’edificio.

Ad avere reso particolarmente famosa la piramide di Chichén Itzá è il gioco di luci ed ombre che investe la struttura nei giorni degli equinozi di primavera e autunno, ennesima dimostrazione della conoscenza Maya dei fenomeni astronomici. Il 21 marzo (equinozio di primavera) e il 21 settembre (equinozio di autunno), alle tre del pomeriggio, il sole proietta una serie di luci e ombre sulla balaustra situata sul lato nord-occidentale della piramide creando l’illusione di un serpente piumato che striscia lungo la piramide. Questo fenomeno è associato al mito della discesa sulla Terra del dio-serpente Kukulcan.

Piramide Maya con serpente sacro di Chichen-Itza
Piramide di Kukulcan con serpente sacro, a Chichén Itzá

Ma chi erano i Maya, il popolo che creò questi edifici monumentali?

Breve storia del popolo Maya

I Maya si sono sviluppati a partire dal I millennio a.C. in Mesoamerica, occupando un territorio che attualmente corrisponde a Messico, Guatemala, Honduras e Belize. Sebbene si è soliti riferirsi ai Maya come ad un impero, in realtà questa popolazione si sviluppò fondando città-stato politicamente indipendenti tra loro.

mappa maya siti archeologici
Mappa dei principali siti Maya in Mesoamerica (credit: Kmusser)

Il periodo di maggiore fioritura della cultura Maya è compreso tra il III e il X secolo d.C., durante il quale furono fondate le principali città-stato del sud (Tikal, Copán, Quiriguá, Palenque e Piedras Negras) collegate da una fitta rete commerciale.

Un primo momento di crisi si ebbe al volgere del millennio quando, per ragioni non ancora chiare, un diffuso collasso politico portò a degli scontri tra le città centro-meridionali e a un successivo spostamento della popolazione a nord, verso la Penisola dello Yucatan.

In questa fase si assiste al pieno sviluppo dell’insediamento di Chichén Itzá, fondato nel V secolo d.C., divenuto uno dei centri focali della civiltà Maya a partire dal X secolo d.C. e attualmente il più noto dei siti archeologici della Penisola dello Yucatan.

Monumento di Chichen Itza

I Maya sopravvissero fino all’arrivo dei conquistatori spagnoli, che esplorarono la costa dello Yucatan tra il 1517 ed il 1519. Sin da subito gli Spagnoli si scontrarono con i Maya, che furono completamente soggiogati nel 1697 dopo oltre un secolo di sanguinose battaglie.

Le caratteristiche del popolo Maya

La civiltà Maya è una tra le più complesse e per certi versi ancora enigmatiche civiltà precolombiane, fiorita nel cuore della giungla. I Maya sono il popolo delle contraddizioni: riuscirono a sviluppare una cultura fiorente e sofisticata pur conservando caratteristiche di arretratezza in ambito tecnologico. Pur non disponendo di strumenti di innovazione in ambito agricolo (ad esempio, non fu mai introdotto l’aratro), i Maya furono ottimi agricoltori. Allo stesso modo, pur non disponendo di nessun particolare strumento tecnologico, i Maya furono capaci matematici ed astronomi.

calendario maya

Le conoscenze matematiche e le osservazioni astronomiche permisero ai Maya di elaborare un calendario estremamente raffinato ed accurato, in cui la loro capacità di osservazione dei corpi celesti si riflette in misurazioni estremamente precise dei cicli lunari e solari, delle eclissi e dei movimenti dei pianeti. La conoscenza era comunque legata a doppio filo con la religione, che governava ogni aspetto della vita del popolo Maya.

Esempi spettacolari dell’importanza rivestita dalla religione sono gli edifici più monumentali e rappresentativi della civiltà Maya: le piramidi. Utilizzate principalmente come luoghi di culto, le piramidi erano piattaforme sul cui vertice era situato un tempio dedicato ad una delle divinità di un vasto pantheon. Le piramidi tuttavia erano anche osservatori astronomici e punti di riferimento che svettavano nel folto della giungla facilitando l’identificazione dell’insediamento.

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