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Narratori delle pianure

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[An alternate cover edition for this ISBN can be found here]

Nel 1984, Italo Calvino così annunciava la pubblicazione di Narratori delle pianure: "Dopo vari anni di silenzio, Celati ritorna ora con un libro che ha al suo centro la rappresentazione del mondo visibile, e più ancora una accettazione interiore del paesaggio quotidiano in ciò che meno sembrerebbe stimolare l'immaginazione". Queste trenta novelle, comiche e fantastiche, tristi o terribili, sulla valle del Po, mentre recuperano antiche forme narrative della tradizione novellistica italiana, sono un viaggio di ritorno alle fonti del narrare: cioè al "sentito dire che circola in un luogo o paesaggio". È una figura molto cara a Walter Benjamin, quella del narratore orale, che Celati ha cercato di riscoprire viaggiando e raccogliendo storie sulle rive del Po. Celebrando con le sue novelle questa figura in via di estinzione, Celati indica una degradazione ambientale che non riguarda soltanto i paesaggi, ma anche la facoltà di raccontare e di scambiarsi esperienze. Così queste sono altrettante parabole sulla nostra epoca, e costituiscono uno sforzo per ridare all'arte narrativa una credibilità che non sia soltanto letteraria.

158 pages, Paperback

First published January 1, 1984

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About the author

Gianni Celati

83 books38 followers
Gianni Celati (Sondrio, 1937) è uno scrittore, traduttore, critico letterario e documentarista italiano.

Born in 1937, he's an Italian writer, translator and critic.
Gianni Celati was born in Sondrio, but spent his infancy and adolescence in the province of Ferrara. He graduated in English literature with a degree on James Joyce by the teacher Carlo Izzo of the University of Bologna, where he would later teach (he also taught at the Caen University, at Cornell University, and at Brown University).

His first book, Comiche, was published in 1970 in the Giulio Einaudi's publishing company with an introduction by Italo Calvino, with whom he planned to found a literary magazine which never came to light. Another writer interested in the projects was Carlo Ginzburg. All the letters are preserved and published later by the magazine "Riga", no. 14 (1998), which later dedicated the entire no. 28 (2008) to Celati.

His three novels Le avventure di Guizzardi (1972), La banda dei sospiri (1976), and Lunario del paradiso (1978) were later published together in Parlamenti buffi (1998), with a leave-letter of the author to his own book, which marked his passage from Einaudi to the Giangiacomo Feltrinelli's publishing company.

In 1985, he wrote the stories of Narratori delle pianure (Grinzane Cavour Prize); in 1987 Quattro novelle sulle apparenze; and in 1989 Verso la foce (Mondello Prize). The three books reaveal a new direction in the author's style, more serious and visual after the amusing and explosive wordy manner of the previous ones.

In 1994, he wrote L'Orlando innamorato raccontato in prosa, derived from the Orlando in Love of Matteo Maria Boiardo. In 1998, he collected his notes from African travelling in Avventure in Africa (Feronia Prize). This book was awarded with the Zerilli-Marimò Prize for Italian Fiction.

In 2000, Rebecca J. West dedicated her Gianni Celati: The Craft of Everyday Storytelling to his writings (published by University of Toronto Press).

Other stories by Celati were collected in Cinema naturale (2001, Piero Chiara Prize). In 2005, he published the pseudo-anthropological study Fata Morgana (2005, Ennio Flaiano Prize). In 2006, he won the Viareggio Prize for his novel Vite di pascolanti and made the third James K. Binder Lectureship in Literature at the University of California in San Diego on "Fellini on the Italian Male".

Celati has translated works by Jonathan Swift, William Gerhardie, Herman Melville, Stendhal, Louis Ferdinand Céline, Mark Twain, Roland Barthes, Jack London, Henri Michaux, Georges Perec, and others.

He also directed a few documentaries, such as Strada Provinciale delle Anime (1991), Il Mondo di Luigi Ghirri (1999, on the Italian photographer), Case Sparse (2003), and Diol Kadd (2010, shot in Senegal); while starred in Mondonuovo (2003) by the director Davide Ferrario, a movie on Celati's childhood.

He lives in Brighton (UK).

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Displaying 1 - 30 of 40 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,281 reviews2,146 followers
June 5, 2021
STRADA PROVINCIALE DELLE ANIME


Luigi Ghirri: Verso Lagosanto, 1987.

Trenta racconti.
Passato il tempo delle “comiche" e delle stralunate “avventure di Guizzardi”, con mio gaudio e giovamento, Celati inaugura le “novelle sulle apparenze”, che portano “verso la foce” disegnando il “profilo delle nuvole”: narrando, appunto, la pianura.


Luigi Ghirri: Argine Agosta, Comacchio, 1989.

Storie che lui dichiara essergli state raccontate (la dedica è: A quelli che mi hanno raccontato storie, molte delle quali sono qui trascritte, accanto a una cartina che racchiude la geografia da Ostiglia al delta del Po con la via Emilia a fare da ago della bussola).
E, quindi, Celati contastorie.
Storie di gente comune, ordinaria, periferica, di gente che lavora e torna a casa per il pranzo, storie di gente che vive vite piuttosto immobili e immutabili, di gente contenta se non succede niente, di gente che aspetta che il tempo passi.
Come se l’unico scopo nella vita fosse di mettersi al riparo da seccature, imbarazzi o complicazioni, gli abitanti vivono nascosti in quelle villette, uscendo allo scoperto solo per andare al lavoro o a fare la spesa in quel supermercato.

description
Luigi Ghirri: Gianni Celati. Foto sorella di quella usata in copertina.

Ma anche se raccontate, e pertanto, presumibilmente, vere, molte di queste storie sono sospese, quasi assopite, hanno consistenza e tono di nebbia, di mistero, con un piede nel mondo immaginario, della fantasia, del surreale, del metafisico, dell’apparenza.

Forse, un po’ troppo compiacimento nell’aspetto malinconico di queste esistenze.

PS
Strada provinciale delle anime è il titolo del documentario che Gianni Celati e Luigi Ghirri girarono insieme nel 1991. La loro collaborazione produsse Viaggio in Italia (1984), Il profilo delle nuvole (1989), Verso la foce (1989) e l’altro documentario del 1992 Il mondo di Luigi Ghirri (1992) che Celati dedica all’amico morto d’infarto nel sonno a 49 anni.


Andrea Siviero: Pianura Padana nei pressi di Lendinara (RO).
Profile Image for Blixen .
194 reviews77 followers
August 12, 2012
Questa raccolta di racconti mi fu regalata inaspettatamente in un pomeriggio primaverile che si apriva già all’estate. Ricordo che l’indomani partii per Roma per visitare una mostra su Hopper e portai con me questo regalo che custodii gelosamente e che avrebbe segnato l’inizio di un amore intenso, ma davvero sfortunato. Questa è una di quelle situazioni in cui i libri si intrecciano alle pieghe della nostra vita: mai più potrò pensare a Celati allo stesso modo. Ricordo l’ansia di leggere quelle righe per comprendere chi me ne aveva fatto dono, l’estrema delicatezza che adoperavo nello sfogliare le pagine, la paura di terminare troppo presto una lettura che era come un sogno, ma che ora rileggo come una profetica visione della realtà:

E adesso per giunta chissà quanto tempo ancora avrebbero dovuto restare nella nebbia, col freddo e la malinconia, prima di poter tornare a casa dai loro genitori. Allora è venuto loro il sospetto che la vita potesse essere tutta così.

Si chiude la quarta di copertina e finisce una storia, si concludono dei racconti e si passa al prossimo libro…
Profile Image for Gabril.
832 reviews188 followers
January 8, 2022
«Avevano fatto tanta strada venendo da lontano in cerca di qualcosa che non fosse noioso, senza mai trovar niente, e adesso per giunta chissà quanto tempo ancora avrebbero dovuto restare nella nebbia, col freddo e la malinconia, prima di poter tornare a casa dai loro genitori. Allora è venuto loro il sospetto che la vita potesse essere tutta così» (Bambini pendolari che si sono perduti)

Trenta racconti ambientati nella pianura padana dove gli orizzonti si perdono nella nebbia, ai confini della realtà e personaggi tipici e atipici si muovono in una apparente normalità che rischia di diventare suprema e tranquilla follia.
Celati storyteller si fa cantore di storie sentite, raccontate, oppure soltanto immaginate.

Ad esempio:

«In un piccolo paese in provincia di Parma, non lontano dal Po, mi è stata raccontata la storia d’un vecchio tipografo che s’era ritirato dal lavoro perché voleva finalmente scrivere un memoriale a cui pensava da tanto tempo. Il suo memoriale avrebbe dovuto trattare questo argomento: come fa il mondo ad andare avanti».

E via così.
Profile Image for Laura Gotti.
428 reviews555 followers
July 10, 2022
Cosa mi aspettavo? Altro. Cosa mi era stato promesso? Esattamente quello che ho trovato nel libro.

Non avevo mai letto niente di Celati, se non in tutta la critica letteraria che ho letto, e tutti mi avevano consigliato di partire dalle sue storie, per apprezzarne l'idea, la prosa e lo stile. Ne ho lette una decina di fila, poche pagine ciascuna, prosa limpida, narrazioni, appunto, di una certa pianura e di un certo mondo. Luigi Ghirri, anche qualcosa di certi film di Mazzacurati, odore di nebbia e di sigaretta vecchia in bar con i muri ricoperti di perline. Un mondo che conosco, che ho amato in certi periodi, che sento e che respiro. Eppure non ho respirati nemmeno una di queste storie che ho lasciato lì sul comodino a lungo. Ogni volta, ad ogni fine, una sorta di delusione senza ammirazione, senza rivelazione.

Non so davvero dire cosa mi aspettassi, forse delle risposte che non trovo mai eppure ci casco sempre. Mi sono sentita appesa, in bilico, incerta, insoddisfatta. Forse è quello che voleva, forse non voleva niente se non raccontare quel mondo lì, e io non ci sono entrata in quel mondo che sentivo già mio.
Profile Image for Isabella.
47 reviews1 follower
February 6, 2017
Dal punto di vista stilistico Narratori delle pianure ha un ritmo perfetto. I racconti sono lunghi al punto giusto, non stufano mai perché durano solo l'attimo della curiosità. Sono racconti puliti, perché di dettagli se ne trovano veramente pochi, ma sempre abbastanza per farci capire tutto, come nel caso della ragazza giapponese di Los Angeles: "piccola, minuta, abitava vicino al deserto".

Dal punto di vista del contenuto i racconti commuovono per la precisione con cui viene presentato il campionario umano dei personaggi: la donna che aveva dovuto interrompere i suoi studi, i bambini pendolari che si sono perduti, e soprattutto sorprende l'attenzione poetica che Celati dedica agli abitanti della provincia, gli eterni passeggeri della corriera, il cui aspetto " come la nenia delle loro voci - era di chi ha rinunciato da un pezzo a fare delle sciocchezze, a darsi delle arie, a dire qualcosa più del necessario", coloro il cui unico scopo nella vita è "mettersi al riparo da seccature, imbarazzi o complicazioni: gli abitanti vivono nascosti in quelle villette, uscendo allo scoperto solo per andare al lavoro o a fare la spesa in quel supermercato."
Profile Image for Utti.
446 reviews36 followers
June 14, 2023
Quasi vent'anni dopo la fine delle scuole superiori ho deciso di affacciarmi di nuovo al misterioso mondo dei gruppi di lettura. L'ho fatto con timore e un po' di ritrosia, ma dopo averci ragionato su ho scelto un gruppo di lettura della biblioteca e sono andata a comprare il libro prescelto per giugno: "Narratori delle pianure" di Gianni Celati.

Uno degli obiettivi di avvicinarmi a un gruppo di lettura era proprio leggere qualcosa di fuori dal seminato e sicuramente questa volta ci sono riuscita. Non conoscevo né Celati, né questa raccolta di racconti. Celati è uno scrittore asciutto, dallo stile essenziale, capace di scegliere le parole con cura senza sfociare mai nel manierismo.
I racconti sono brevissimi, completamente diversi l'uno dell'altro e ciò che li accomuna è la geografia (sono tutti in qualche modo ambientati nella pianura padana). C'è spesso nebbia e desolazione nelle descrizioni di Celati, ma i racconti alternano toni diversi, si passa da racconti sottilmente ironici a racconti cupi. I protagonisti sono italiani o stranieri, tutti senza nome, in un racconto la protagonista è un personaggio storico, mentre in generale si tratta di persone qualsiasi che in qualche modo vengono portate al centro della scena.

Ho apprezzato quasi tutti i racconti per la loro essenzialità e per il fatto che ciascuno era un percorso a sé stante, che non si appoggiava sugli altri. Quasi una lettura a bocconcini, squisiti e intelligenti.
È un libro perfetto da leggere accanto a un mattone lungo perché offre varietà e uno sguardo disincantato sul mondo della periferia padana.
Profile Image for a.g.e. montagner.
221 reviews30 followers
July 2, 2012
I racconti di questa raccolta segnarono nel 1985 la seconda maniera narrativa di Celati, dopo i romanzi dei '70, cui aveva fatto seguito un periodo dedicato all'insegnamento ed alla saggistica (v. Finzioni occidentali). Frutto del periodo al DAMS durante il '77 bolognese è il volume collettivo Alice disambientata: http://bit.ly/QOevRO
Nel nuovo decennio il suo stile era cambiato, ed alle voci narrative sguaiate, sgrammaticate, esuberanti dei Parlamenti buffi fanno seguito queste storie asciutte, terse, ma ormai prive d'innocenza, e che avrebbero trovato ulteriore sviluppo nelle Quattro novelle sulle apparenze (1987): http://bit.ly/Mk0ixs

A segnare la continuità con il passato è però il titolo stesso, la cui semplicità cela significati profondi: lo scrittore afferma di aver raccolto personalmente queste storie; e il libro è dedicato proprio a chi le ha raccontate a lui. Dovremmo quindi credere che siano testimonianze autentiche, e non invenzioni dell'autore? Alcune sono presentate come leggende che circolano in un certo luogo. Ci sono perfino delle ghost stories.
Ed a conferma del valore testimoniale, nella sequenza dei racconti è nascosta una trilogia autobiografica, sulla vicende storiche della famiglia Celati. Ad ogni modo il titolo sottolinea pluralità e oralità delle voci narranti. L'elemento che le accomuna, anch'esso citato nel titolo, è geografico: ancora una volta per Celati la vera protagonista è la val Padana emiliano-lombarda. I racconti sembrano organizzati proprio secondo un criterio geografico, lungo il corso del Po: dalla Lombardia seguendo la Via Emilia fino alla foce e al delta.
In apertura c'è una mappa con tutti i luoghi descritti nei racconti.

Ma pare che, a metà degli Ottanta, i narratori di Celati non abbiano più le parole adeguate per esprimersi, oltre che per raccontare anche solo a se stessi la propria interiorità, i propri sentimenti, i dubbi, i problemi.
Per quanto strampalata e sbilenca fosse la voce di Garibaldi in La banda dei sospiri (1976), la sua capacità narrativa non era inadeguata o insufficiente; il suo vocabolario era ricco, sebbene questa ricchezza venisse abilmente dissimulata da Celati.
Dieci anni dopo siamo di fronte ad un autentico degrado linguistico, specchio di un diffuso degrado umano: squallore, solitudine, alienazione, noia, egoismo, bassezza morale, e su tutto la generale incapacità di fare fronte a questi problemi, un grande senso di smarrimento. Non a caso, in uno dei primissimi racconti, la protagonista si trasferisce dai sobborghi di Los Angeles a Bollate: dallo sprawl losangelino a quello padano.
Il finale dell'ultimo racconto è agghiacciante.

Molto bella la foto di copertina, frutto della collaborazione che proprio in quel periodo Celati andava sviluppando con alcuni fotografi.

Letto più volte, assieme ad altri dello stesso autore, per un corso tenuto da Enrico Palandri (un ex-alunno di Celati). Non ho il volume sotto mano, ma ho ritrovato i miei appunti & ne ho approfittato per scrivere una recensione.
Profile Image for Carlotta Calderoni.
39 reviews3 followers
July 8, 2022
"Narratori delle pianure" è un'opera di Gianni Celati del 1985 che riscopre l'arte del racconto.
Si tratta, infatti, di trenta racconti, alcuni molto esigui, altri più consistenti, che, preceduti da un'opportuna mappa, percorrono le vicissitudini di alcuni personaggi, di cui non sappiamo quasi mai il nome, come avvolti nella nebbia, nei paesi e nelle città della pianura Padana dove scorre il Po.
Ogni storia inizia con un fatto insolito o si costruisce a partire da una notizia; l'uso dell'imperfetto, anche dove sarebbe stato più opportuno inserire il passato remoto, è singolare, quasi come a voler sottolineare l'ineffabilità di quei personaggi, spesso intenti a compiere viaggi impensabili o azioni folli. La raccolta è popolata da entità quasi extracorporee che cambiano vita e/o lavoro e poi magari tornano al punto di partenza o imparano qualcosa di amaro che accettano con stoica rassegnazione.
Ci sono racconti quasi comici che scadono nell'assurdo e nello straniante, altri quasi disturbanti, che rivelano un'esistenza banale, un'esigenza quasi inconsapevole di dover mandare avanti il mondo così com'è oppure sfuggirgli rifugiandosi in qualcosa di ripetitivo, familiare o alienante.
Insomma, è una lettura che intrattiene, ma offrendo tantissimi spunti di riflessione.
Profile Image for Jeff Jackson.
Author 4 books505 followers
August 20, 2011
****1/2 stars. Recommended for fans of WG Sebald, Peter Schneider's "The Wall Jumper," and anyone who appreciated the middle stretch of "The Savage Detectives." It's been hyped by both Italo Calvino and Kathy Acker yet almost nobody seems to know about it.

The great playwright Richard Foreman picked it as one of his five favorite books for Salon and describes it better than I ever could: "This is a group of 30 short fables -- a novel really -- that I read and reread. The lives of 30 different nameless characters from the Italian countryside are rendered in a few short pages each, but each life finally comes full circle on the mystery of things that has no resolution. The total effect of this mosaic is found, amazingly, in its tiniest parts -- and that is the ultimate transcendental message of this book of whispers."
Profile Image for Jacob Wren.
Author 11 books376 followers
April 22, 2012
Gianni Celati writes:

By this time he was a man of some maturity, and a man who, that day, had combed his hair, shaved, put on a nice red tie, and come to a realization of what life is: a web of ceremonial relationships which hold together something that has no substance.




Profile Image for F.T. Hoffmann.
Author 8 books10 followers
April 1, 2024
Narratori delle Pianure di Gianni Celati è stato un fulmine a ciel sereno. Si traveste da raccolta di racconti ma in realtà è un manuale di trigonometria narrativa, di gematria laica, di geometria degli iperoggetti.

Affascinato dal racconto orale, dal raccontato puro, dal "tell" nella sua forma piú radicale, Celati crea l'equivalente degli Elementi di Eulclide per storyteller. Un macrocosmo di microstorie, in cui la forma è piú importante della sostanza... no, in cui forma È la sostanza.

Fra narrazioni circolari, elittiche, a specchio, ricorsive, rarefatte, incongruenti, incoerenti, inconsistenti, vaghe, puntuali, vive, morte, vuote e piene, grammaticate e sgrammaticate, Narratori Delle Pianure è un metamanuale che insegna col proprio esempio a "contar balle", a raccontare cose forse vere, forse false, forse impossibili ma mai irrealistiche.

La cosa che stupisce è che ogni racconto breve è un castello in aria fatto d'aria. Esiste solo fintanto che lo guardi e appena ti distrai, piú nulla, se non per la sensazione di effimero che si lascia dietro. Ma fintanto che esiste ti ci puoi perdere dentro per delle ore, a studiare, a inventare, a meditare, a tentare di risolvere il paradosso, l'illusione ottica che la tua stessa mente crea seguendo i puntini seminati dal dall'autore.

Consigliato soprattutto a chi mormora "show don't tell" anche mentre dorme, e a chi pensa di raccontare ma sa solo spiegare con pedante insipienza.
Profile Image for Leonardo.
97 reviews3 followers
January 10, 2022
Questi racconti ci sussurrano come in viaggio si sveli la vita e l'amore.
Profile Image for Roger Brunyate.
946 reviews678 followers
May 19, 2016
Distance

The book begins with a map of the River Po from Piacenza to its delta between Venice and Ravenna on the Adriatic coast. Superimposed on it is a network of small roads, including some major cities but also tiny hamlets that can barely be found in an atlas. By the time you reach the end of these thirty very brief stories, first published in 1985, you feel as if you had walked with the author every step of the way, sitting in bars or farmhouse kitchens, and listening to the tales that he faithfully records here. It is a warm, rather old-fashioned approach in an age of electronic communication, yet the stories themselves mostly speak of disconnection, distance, and futility.

One of the early stories, for instance, follows a woman on her daily commute through pristine but empty residential communities where nothing seems to happen other than time passing. In the final tale, a group of youths, fleeing with the body of one of their friends killed in a dance-hall brawl, drive into the wastes of the Po delta, steal a boat from an abandoned military site, and continue out to sea. Two teenagers from dysfunctional families spend their weekends in Milan following random people; eventually led by an unseeing woman into an impenetrable fog in a barren field, they begin to realize that life will continue to be like this.
A pharmacist's son went abroad to study. On his father's death, he came home to practice, becoming the pharmacist in a small place near Viadana in the province of Mantua.*
This opening is typical of most of the stories: the facts laid out baldly as in a fable, none of the characters given proper names. By returning to an almost antique form, the stories examine the art of storytelling itself. But Celati does not have much to say for his profession. Suffering the ruin of his business, the foreign-educated pharmacist devotes himself to writing happy endings to the classics of tragic literature. A captured Italian officer, spending years of idleness in a prison camp in India, spends the rest of his days writing unpublishable novels about a life he has never lived, in a language learned from his reading of authors long since dead. Conversely, a student moves to France determined to become a writer; separately and together, he and his girlfriend get involved in a series of adventures, but his experiences take away all desire to write about them.

Language is an issue also. The rather beautiful opening story has an Italian radio ham communicating with another on a lonely island off the coast of Scotland, in an English that the Italian can barely understand. A man from a small village moves westward to seek work, reaching Genoa, then Nice, then Dijon; just able to get along but unable to fully understand, he assumes that he is merely moving from one dialect area to another; only when he returns to Dijon after an absence of two years and finds his own son speaking French, does he realize that there are different languages in the world. A scientist possessing the technical language to pursue a career as an international consultant, but not what is necessary to become part of the culture around him, feels at home only in airports.

Celati's message may be bleak, but the book is haunting and fascinating. Some of the stories are surreal (a truck driver in the African desert seduced by the sound of an unseen women's orchestra), Kafkaesque (an exceptionally brutal boot camp for young soccer players), or bizarre (a Genesis story as told by a patient in a mental asylum). Some are surprisingly contemporary (a woman who flees to the Norwegian mountains to escape global warming). Some are funny, as in the 19th-century peasant woman who falls sick on moving to the city because she can no longer see the sunset, until it becomes clear that she had been looking in the wrong direction! A few are even warm, as in the burnt-out writer who flees from Hollywood only to find new confidence in the conventional courtesies of his Kansas hosts. Although Celati writes so tellingly of anomie, his real subject is the human connection that could so easily be lost if we leave it too late.

*Since I read the book in Italian, this translation is mine.
Profile Image for Giulia Lombardi.
61 reviews4 followers
January 9, 2023
Celati, in questi 30 racconti, svela la vita immobile e allo stesso tempo immaginifica di persone qualunque: anziani che vivono in quartieri residenziali, bambini che prendono il tram, giovani donne timide, uomini e donne tradite, truffatori da quattro soldi, studenti che si sono montati la testa, figlie che dilapidano il patrimonio di famiglia. Sullo sfondo, la pioggia immobile, il grigiore del cemento e la campagna riarsa che caratterizzano i paesi che punteggiano la Pianura Padana. L'immobilità e l'ordinarietà di queste esistenze celano, però, una tensione irresistibile verso il surreale, il paradossale e l'onirico. Tensione sublimata dallo stile quasi evangelico di Celati, che seleziona accuratamente connettivi e tempi verbali: l'uso estensivo dell'imperfetto è lo stesso che caratterizza i verbali e le deposizioni, ma anche i racconti dei sogni e dei ricordi persi nel tempo. Così, la nebbia non è altro che il correlativo oggettivo dell' apparenza che ammanta e offusca le nostre vite, mascherando qualcosa che c'è ma non si può dire a parole: l'ineffabilitá, l'incomunicabilità e l'inconoscibilitá sono i temi più ricorrenti.
Per la struttura narrativa dei racconti e per la stessa intenzione dell'autore di farsi moderno cantastorie, consiglio l'ascolto su Audible.
Profile Image for Stefano Sotgia.
90 reviews5 followers
January 5, 2022
Celati diceva che queste storie gli erano state raccontate e noi dobbiamo fidarci. Trenta racconti ambientati lungo la Pianura Padana, dalla Lombardia fino al delta in Emilia Romagna. Sono tutte storie brevi, bizzarre, piene di nebbia e paesaggi solitari. C'è la fiaba, la cronaca nera, la ghost story, il pettegolezzo malvagio di provincia, l'apologo. Il tono è quello del racconto orale: via qualsiasi abbellimento e uso dell'imperfetto al posto del passato remoto, quasi fosse un verbale. I più coinvolgenti sono - puntualmente - quelli che riguardano la famiglia dello stesso Celati e il racconto diventa in prima persona.

"Era ormai un uomo maturo, che quel giorno s'era pettinato, rasato, s'era messo una bella cravatta rossa, e gli era anche venuto in mente di sapere cos'è la vita: una trama di rapporti cerimoniali per tenere insieme qualcosa d'inconsistente".
Profile Image for Mattia Davolio.
80 reviews4 followers
September 9, 2022
Gianni Celati non racconta di pianura, ma LA pianura, attraverso personaggi e situazioni talmente surreali da essere verosimili - almeno per noi, che ci viviamo e siamo abituati alle sue stranezze. Una terra bagnata dal grande fiume, dai canali e dalle paludi salmastre, composta da campi coltivati e centri industriali, costellata da vecchie case di campagna e moderne città dormitorio. Una terra di personaggi altrettanto variegati, allegri, tristi, buffi, spaventosi, avari, generosi, cinici, attenti, veri o verosimili che siano. Le sue brevi storie rimandano a una dimensione ormai perduta, quella racconto orale, delle chiacchiere delle signore durante il filosso serale o degli uomini ai tavolini dei bar, dei racconti quasi mitici dei nonni ai bambini. E non importa quanto ci sia di vero, quel che conta è fermarsi ad ascoltarle.
Profile Image for nina♡.
157 reviews2 followers
October 28, 2022
3,2⭐
Qui Celati ci mostra come il "saper scrivere bene" e il "saper raccontare" siano due cose ben diverse cioè che, se hai il dono di saper fare la seconda, hai il potere di rendere interessante anche la storia più semplice che sembra non avere nulla di speciale.
Mi è piaciuto parecchio, poi il fatto che alcune storie siano ambientate in luoghi vicini a dove abito io ha reso l'esperienza di lettura ancora più piacevole di quel che già era, in particolar modo i racconti ambientati ad Adria, avendo fatto le superiori li posso dire di conoscerla un pochino ahahah.
Leggerò sicuramente altro di suo!
Profile Image for Cristian Keller.
325 reviews1 follower
April 20, 2024
Complice il gruppo di lettura mi ritrovo a volte a leggere qualcosa di totalmente fuori dai miei schemi. Alle volte sono sorprese positive. Altre volte sono negative. In questo caso non so bene come esprimermi.
I racconti sono tutti molto brevi, hanno in comune un certo surrealismo, sono un po' fatalisti, alcuni mi sono piaciuti molto, altri li ho trovati molto brutti.
In generale mi sono sembrati che andassero migliorando, forse anche perché non sono riuscito subito ad entrare in sintonia con l'autore.
Profile Image for Davide Sarti.
Author 105 books15 followers
March 4, 2024
Mi aspettavo dei racconti carichi di atmosfera misteriosa, immersi in un nebuloso paesaggio delle pianure.
Invece i racconti risultano, seppur impregnati della natura e della vita locale, molto cronachistici, con poche emozioni, verbi al condizionale e conclusioni che lasciano spaesati.
Forse era proprio questo l'intento dell'autore, ma sinceramente mi aspettavo una forza narrativa maggiore. Mi sono sentito poco coinvolto, poco incuriosito, poco stimolato.
Profile Image for Daniele Bergesio.
Author 8 books12 followers
November 29, 2022
Oralità trasposta nello scritto, una Bassa reale e insieme onirica, durezza e sorriso amaro, aperture liriche meravigliose e concretezza scabra, il tempo e lo spazio sollevati e messi su un piedistallo. Meraviglioso.
(La stella in meno è personale: la forma-racconto mi è sempre piaciuta moltissimo, ma personalmente ho trovato due o tre testi di troppo. Non fateci caso)
Profile Image for Teresa Chiriacò.
96 reviews2 followers
October 30, 2023
Queste storie sanno di casa. Sono trenta racconti in cui Celati ti immerge in una scrittura semplice ma che veicola messaggi universali. Una raccolta di racconti che, come quella di Parise, è una zona di conforto.
Profile Image for Paolo Albera.
172 reviews7 followers
January 4, 2023
Storie che si perdono nel fantastico e nell’assurdo, in paesi precisi tra Mantova e Ferrara, tramandate da narratori imprecisati. E lette ora da un grande fan di Celati!
Profile Image for Eustachio.
695 reviews70 followers
December 19, 2014
Giugno 2011: studiando per l'esame di Letteratura Italiana trovo citato un racconto di questo libro, Giovani umani in fuga, in cui dei ragazzi devono sbarazzarsi di un cadavere con una Pianura Padana nebbiosa sullo sfondo. Racconti fantastici, misteriosi e italiani: li voglio!
Tre anni e mezzo dopo, riesco a procurarmi questo libro in biblioteca e... Naa. Si legge in una giornata, ma non fatelo. Non vi perdete niente di speciale.

Il problema principale di questo libro è che la maggior parte dei racconti sono scritti all'imperfetto, il che gli dà un tono un po' da cronaca e un po' da fiaba che non sarebbe neanche male se solo Celati non si dimenticasse di non usare l'imperfetto a sproposito, cioè tipo sempre. Due esempi plateali:

«Molti anni dopo sua moglie moriva e la figlia andava ad abitare in una metropoli per studiare all'università. Qui incontrava uno studente con i capelli dritti e si metteva a vivere con lui.»
(La ragazza di Sermide, pag. 81)

«I quattro abbandonavano l'auto colpita e con l'altra fuggivano a fari spenti per i campi; decidevano di non tornare a casa per non essere arrestati.»
(Giovani umani in fuga, pag. 140)

Anche quando Celati non usa l'imperfetto, l'impressione è di leggere dei riassunti. Che non è esattamente la sostanza di cui sono fatti i racconti indimenticabili che ti fanno alzare gli occhi al cielo quando senti che le raccolte non vendono.

Non fraintendetemi, alcuni racconti sono carini, ma se dovessi dare un voto a tutti andrebbero da una stellina a tre.
Il mio preferito è Vivenza d'un barbiere dopo la morte. Da menzionare anche Bambini pendolari che si sono perduti, Meteorite dal cosmo, Come un fotografo è sbarcato nel Nuovo Mondo e il Giovani umani in fuga di cui sopra, e potrei rimpolpare la lista con qualcun altro se solo nel migliore dei casi non fossero prevedibili.
Perfettamente trascurabile.
Profile Image for Cima.
20 reviews1 follower
June 5, 2021
Miglior libro per riprendersi dopo litigate furibonde.
Profile Image for Carla Casazza.
Author 11 books8 followers
January 2, 2013
Confesso che ho fatto molta fatica a leggere la raccolta di racconti Narratori delle pianure, scritti all'imperfetto e nello stile di un verbale dei Carabinieri. Ammetto la mia ignoranza di fronte a questo autore di cui probabilmente non ho colto l'essenza e la chiave di lettura. Non si scandalizzino gli intellettuali ma la scrittura usata da Celati proprio non mi è piaciuta: semplicistica, elementare, quella di uno che racconta storie all'amico al bar. Probabilmente era proprio questo il risultato che voleva, "effetto cantastorie", l'essenzialità delle parole per dare maggiore risalto alla forza delle storie.
Non mi pongo certamente di fronte a tale autore con velleità critiche: chi sono io per farlo? Esprimo solo un'impressione soggettiva a pelle. Perchè per me la lettura è questione anche di pelle e pur di fronte a storie curiose, visionarie, ironiche, un po' strambe che hanno soddisfatto il mio bisogno di affabulazione, il ritmo narrativo non mi ha toccato le corde giuste lasciandomi alla fine non soddisfatta e un po' perplessa.
Profile Image for Ivano Porpora.
Author 12 books139 followers
February 7, 2017
Alcuni di questi racconti sono delle chicche; tutti nascono da una profonda osservazione dei luoghi, come se nei luoghi, mettendosi solo in ascolto, Celati vedesse sbucare dal silenzio storie, e personaggi che le accompagnino.
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