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Finding a Girl in America

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Andre Dubus's third book of stories (now included in his Collected Short Stories & Novellas ) includes the novella, Finding a Girl in America which continues the life of Hank Allison, a man haunted by his failures as a husband, his concern for his daughter, and his need for a new marriage that can survive his obsessive writer’s absorption with himself. Other stories including Killings , a swift and wholly successful tale of revenge; Townies , about a young man whose affair with an undergraduate girl ends in deadly fury; At Saint Croix, the story of a man and woman, both divorced, whose Caribbean spring vacation fails to exorcise his ghosts; The Pitcher , where a baseball player can manage his arm but not his wife; and The Winter Father , a story of overwhelming tenderness dealing with a divorced father and his weekend attempts to re-establish contact with his two children. Subtle and haunting, Dubus concentrates his Chekhovian attention on the residual anguish and momentary elation of deep attachments. Nothing in current American writing seems more genuine than this writer’s fictions.

192 pages, Paperback

First published January 1, 1980

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About the author

Andre Dubus

76 books251 followers
Award-winning author Andre Dubus II (1936–1999) has been hailed as one of the best American short story writers of the twentieth century. Dubus’s collections of short fiction include Separate Flights (1975), Adultery & Other Choices (1977), and Dancing After Hours (1996), which was a National Book Critics Circle Award finalist. Another collection, Finding a Girl in America, features the story “Killings,” which was adapted into the critically acclaimed film In the Bedroom (2001), starring Sissy Spacek, Tom Wilkinson, and Marisa Tomei. His son Andre Dubus III is also a writer.

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11 (2%)
1 star
5 (1%)
Displaying 1 - 30 of 48 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,280 reviews2,146 followers
August 15, 2020
NON SERVONO GRANDI VITE PER SCRIVERE GRANDI STORIE

description
Inverno

Andre Dubus sa essere uomo e donna, sa essere bambino, ragazzo, adulto e anziano; sa fare il pescatore, il soldato, la barista, il lanciatore di baseball, lo speaker radiofonico, l’assassino.
Sembra che non ci siano confini per l’universo di Andre Dubus e per la sua sottile e inquietante sensibilità.

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Andre Dubus con il figlio, Andre Dubus III.

Tutto questo in un uomo allevato per essere tosto, maschio, a non esibire le proprie emozioni: le foto lo mostrano come un omone dal torace possente, grande testa, zazzera e barba imponente, qualcuno che sembra prendere la vita a sberle con ghigno strafottente, un lottatore.
Poi, però, ci sono le foto insieme al figlio, lo scrittore Andre Dubus III: il figlio è già un uomo fatto e il padre già in sedia a rotelle, l’abbraccio del genitore sprigiona amore fierezza tenerezza intimità.
Questa foto introduce bene a racconti di ‘Il padre d’inverno’.


Bruce Davidson: Subway Platform in Brooklyn, New York City, 1980.

Hemingway consigliava di scrivere di ciò che si sa e Dubus sembrerebbe aver accolto il suggerimento alla lettera (il figlio nel memoir I pugni nella testa evidenzia le corrispondenze tra molti dei personaggi dei suoi racconti e la vita del padre). Dubus ha poi aggiunto la penetrazione psicologica di Cechov, che aveva eletto a Maestro, e per la capacità di esplorare nei dettagli più crudi e spietati le dinamiche dell’istituzione famigliare, topos letterario (e cinematografico) per eccellenza, viene da pensare a Richard Yates, suo docente all’Iowa Writers’ Workshop nonché amico di una vita. Muovendo da una situazione di partenza, singolo evento, piccolo o grande, che sopraggiunge a sconvolgere la routine dei personaggi, medi ma non mediocri, Dubus analizza e scandaglia l’animo umano, portandone alla luce le zone più segrete, esaltando l’umanità dei suoi personaggi, la possibilità per il lettore di riconoscersi e specchiarsi nelle sue pagine.

description

Storie dove la trama è la cosa meno importante, sicuramente meno dei personaggi, dell’esplorazione della coscienza umana, delle sfaccettature del carattere, che viene fuori ovviamente anche attraverso le azioni, nel modo di affrontare gestire o soccombere a una data situazione. Storie di un’estensione quasi sconfinata in ampiezza e profondità, che muovono sempre dalle persone e dai loro rapporti, l’oggetto dell’arte è la vita umana.
E quindi, non ci sono solo neri o solo bianchi, è un concerto di sfumature, c’è luce e ombra, grazie all’empatia per i suoi attori che Dubus mantiene sempre viva, per loro non c’è mai condanna, la porta della salvezza (redenzione?) è sempre aperta.

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Tom Wilkinson e Sissy Spacek nel film “In the Bedroom” di Todd Field, 2001, adattamento delr acconto di Dubus “Killings”. Il film ottenne cinque candidature all’Oscar.

Come dice il mio Capitano, al secolo Paolo Cognetti, nel suo blog, non ha importanza che la raccolta non abbia un tema, una cornice geografica, un filo conduttore: quello che conta, come per Carver e Yates, è la sensazione di entrare nel loro mondo, non importa quanto siano diversi i personaggi e le loro storie, quello che dà coerenza è il modo in cui lo scrittore guarda dentro l’animo dei personaggi, la sua sensibilità, insieme alla sua lingua, costituiscono il vero paesaggio delle storie , lo spazio in cui le cose accadono. Nel caso di Dubus questo paesaggio è la solitudine di chi ha perso qualcosa, la persecuzione del senso di colpa, un continuo dubbio morale. I suoi racconti, più che a trame, assomigliano a meditazioni.

description

Una raccolta di racconti fulminanti, dove ancora una volta Dubus dimostra di essere un maestro di quest’arte*. Cominciando dalla prima ‘Killings’, che ha dato origine al film di Todd Field In the Bedroom, l’omicidio compare in forme diverse in tre racconti (vendetta, rabbia…)
Pagine dense, che contengono anche più spunti di un romanzo, con una scrittura che non urla, non cerca le note acute, al contrario adotta un tono bisbigliato per penetrare più a fondo nei segreti dei suoi personaggi.
Fondamentale è l’uso del flashback: il passato e il ricordo arrivano improvvisi a incastrarsi nel presente, a farne parte, a costruirlo.
Molto curata la descrizione del paesaggio e dei dettagli, che diventano specchio dell’intimità dei protagonisti.

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Marisa Tomei, altra interprete di “In the Bedroom”.

Peccato Mattioli questa volta abbia lasciato troppi refusi, e scelto di non tradurre proprio la novella che intitola la raccolta nella versione originale, dove ritorna uno dei personaggi di ‘Non abitiamo più qui’, Hank.

PS
*James Crumley, citato nella postfazione, disse: Hemingway e Faulkner hanno scritto, probabilmente, cinque racconti a testa che possono essere considerati capolavori. Andre Dubus ne ha scritti una ventina.

Amo le storie brevi, perché credo che siano il nostro modo di vivere. Sono quello che i nostri amici ci dicono, il loro dolore e la gioia, la loro passione e la rabbia, i loro desideri e il loro grido contro l'ingiustiziai. Parole di Dubus.

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Inverno
Profile Image for Krodì80.
82 reviews37 followers
June 11, 2022
Le tue parole vivide fra noi. Siamo noi
"Avrebbe voluto che fossero sposati e che fare l'amore fosse semplice"

Parlare di Andre Dubus e dei suoi superbi racconti in termini di paragone significherebbe voler stabilire un confronto impari con altri narratori. E' persino capace di rendere straordinario il dolore, perché lo carica di dignità e umanità. Anche in lui, come in molti, c'è tanto, nella sua pagina scritta c'è forse troppo; in Dubus, in verità, c'è tutto, ma detto meglio
Profile Image for Gilla.
39 reviews20 followers
September 10, 2015
Andre Dubus è tanta roba, signori. Perdonate il gergo adolescenziale... ma è l’espressione che in questo momento sento più appropriata per esprimere la soddisfazione e il piacere che ho provato nel leggere questa bellissima raccolta di racconti e nell'approfondire la conoscenza di un autore che avevo già apprezzato in "Non abitiamo più qui". Non so se - come suggerisce James Lee Burke - Dubus sia il più grande scrittore di racconti che gli Stati Uniti abbiano prodotto ma è sicuramente uno scrittore che sa scrivere e lo fa maledettamente bene, in modo limpido, onesto, empatico.

Dubus ama i suoi personaggi e sa che le loro vite, per quanto piccole, meritano di essere raccontate. Questo amore si sente tutto. È così concreto da poterlo toccare. Nei suoi racconti si percepisce questa forte empatia con i personaggi e un sincero senso di compassione (nel suo senso originario di “partecipazione alla sofferenza dell'altro”) perfino nei confronti delle figure più negative. Credo sia questo uno dei tratti più belli e distintivi dell’opera di Dubus ed è certamente quello che gli ha permesso di scrivere con grazia e sapienza di un’infinita varietà di esseri umani: le donne in primis, ma anche padri, divorziati, adulteri, ragazzini, anziani. E allora eccolo narrarci il desiderio di vendetta di un padre per l'omicidio del figlio e descriverci la magia dell'amore paterno attraverso pochi e misurati flashback (in "Uccisioni") oppure ricordarci quello speciale sentimento di lealtà e solidarietà che nasce e si rafforza solo tra i militari (Dubus era stato Marine per 4 anni) in "Gli uomini in scuro". È capace di immedesimarsi nel dolore del vigilante di un campus davanti al ritrovamento del cadavere di una studentessa e allo stesso tempo riesce a calarsi nella rabbia del suo assassino ("Gente di città"). È in grado di costruire un intero racconto attorno alla descrizione della paura di un uomo nei confronti dell'acqua del mare (e con quale sensibilità e dettaglio!) in "St. Croix". E ancora, ci racconta di lanciatori di baseball ("Il lanciatore"), di giovani donne rese vedove dalla guerra ("Attesa"), di ragazzini che consegnano i giornali e assistono al fallimento del matrimonio dei propri genitori ("Consegne"), di "padri d'inverno".

Ogni storia di questa raccolta è una preziosa gemma incastonata in una visione del mondo in cui la vita è generatrice di sofferenza, solitudine, violenza, adulteri, divorzi, fallimenti ma dove c’è spazio per la speranza, per una via d'uscita dal dolore, per una redenzione.

Dubus amava così tanto scrivere racconti perché credeva che “essi sono il modo in cui viviamo. Sono ciò che ci raccontano i nostri amici, nelle loro pene e nelle loro gioie, nella loro passione e nella loro rabbia, nella loro bramosia e nel loro pianto contro la giustizia”.

Dubus è stato lontano dalle logiche commerciali per tutta la sua vita: "le tentazioni delle grandi case editrici risparmiano noi autori di racconti: non facciamo soldi né per noi stessi, né per gli altri, così la gente che di solito fa soldi con gli scrittori, ci lascia perdere. Nessuno ci dà grossi anticipi per racconti che non abbiamo ancora scritto. Tuttavia non ho mai invidiato gli scrittori che fanno un sacco di soldi col loro lavoro, perché la combinazione denaro-scrittura mi ha sempre spaventato. Poter scrivere in modo indipendente è ciò che mi permette di affrontare il mio lavoro ogni mattina. Se dalla scrittura dipendessero le mie condizioni di vita così come le aspettative di un grosso editore dubito che riuscirei ad andare avanti. Come i poeti, noi scrittori di racconti viviamo in un mondo più sicuro. Non dobbiamo venderci a nessuno, non dobbiamo affrettarci a scrivere per un pubblico. Il nostro solo debito è verso noi stessi e verso quelle storie che vivono da qualche parte, dentro di noi, fino a quando non decidiamo di metterle per iscritto". Questa onestà straripa in modo prepotente dalla sua scrittura solida, pacata, lenta.

Ma c’è di più. C'è anche lo stupore, la meraviglia che il finale dei racconti di Dubus riesce a suscitare quando l’intera storia svolta in modo inaspettatamente poetico verso lidi inesplorati. Ed è allora che in una bella giornata d’estate, dopo un inverno grigio e cupo, un asciugamano su una spiaggia diventa una casa per un padre divorziato e i suoi due figli. Insomma Andre Dubus per me è veramente "tanta roba".

Highly recommended!
Profile Image for Rosalba.
249 reviews32 followers
September 19, 2012
Ci sono autori che, semplicemente, sono nati per scrivere racconti e Dubus è uno di questi. In poche pagine riesce a concentrare una tale varietà di sentimenti, di sofferenze, delusioni, rimpianti o scelte di vita che non possono non coinvolgere il lettore, perché si tratta di situazioni universali, nelle quali ci si rispecchia o ci si può venire a trovare nel corso della propria vita. E’ un autore che voglio approfondire, nonostante il racconto non sia il mio genere letterario preferito, ma ormai l’incontro c’è stato - grazie al gentile dono di un simpatico e vorace lettore anobiano - e la scintilla è scoccata!!
Profile Image for Annalisa.
188 reviews37 followers
August 31, 2023
Tutti (o quasi) racconti meravigliosi, assaggi di vita di personaggi pieni di contraddizioni umanissime, non semplici episodi dell’esistenza di alcuni individui ma affondi profondi nella Vita, nell’Esistenza, una sorta di “carotaggio” (mi si passi l’analogia un po’ rozza) che, a partire da alcuni assaggi, riesce a restituire l’intero. Mi ha ricordato la capacità narrativa della Munro che altrettanto mostra l’insieme a partire dal dettaglio, scavando nelle pieghe dell’animo.
Profile Image for LW.
352 reviews74 followers
October 11, 2017
Scrivere racconti per Andre Dubus è come una scazzottata fuori da un bar

Di solito non lo faccio mai - lo so che non si fa - ma stavolta l'ho fatto e non me ne sono pentita :)
Sarà che non avevo ancora letto nulla di Dubus...
per prima cosa mi sono buttata sulla postfazione di N. Manuppelli e mi hanno colpito molto alcune righe :
Per Dubus scrivere è come una scazzottata fuori da un bar: ci sono tristezza, sfogo e violenza e infine c'è anche quella distensione per aver raggiunto il fondo, gli abbracci che spesso seguono, la ricerca disperata di una luce.
Nulla è artificiale e il pubblico lo conosciamo benissimo: sono le persone che amiamo e odiamo allo stesso tempo, quelle che ci hanno migliorato e danneggiato l'esistenza allo stesso tempo.


Wow...La mia voglia di leggere i racconti ha avuto una bella accelerazione ,è diventata impazienza!
E devo dire che c'è davvero tutto questo... in un modo sorprendente , emozionante , c'è il senso di perdita ,il dolore più sordo ,la solitudine nei propri tormenti interiori , il disorientamento il vagare nella propria stessa vita ,con lo spirito come un corpo intontito che sbatteva negli angoli e contro i mobili e anche una grande tenerezza paterna , il senso di protezione e di responsabilità, la ricerca di equilibri nuovi
con la voglia di riuscire a galleggiare sopra la dolce fragilità del mare
Racconti che ti fanno sanguinare .
Profile Image for Marica.
366 reviews162 followers
September 2, 2017
Il sogno del nido
E' il secondo libro che leggo di Dubus e mi ha fatto un'impressione diversa dal precedente. Voci dalla luna mi aveva colpito per la positività dei personaggi, tutti cercavano di estrarre qualcosa di positivo dalle loro cattive fortune, con un impegno ammirevole; alla fine questo concorde impegno per il miglioramento della condizione umana nel mondo risultava un po' troppo bello per essere credibile.
In questi racconti il problema di cui sopra è archiviato. La prospettiva è individuale, i personaggi sono soli con sé stessi. Si fanno giustizia da soli. Osservano da fuori un mondo privilegiato di giovinezza e prosperità sprecate. Davanti a un delitto, pensano all'ultimo frutto tardivo che la vita ha offerto loro. Cercano di addomesticare l'istinto violento che è nell'uomo. Vivono le difficoltà di un uomo separato dalla famiglia, che cerca di coltivare nel migliore dei modi l'affetto per i figli bambini. E' particolarmente bello il racconto Il padre d'inverno, che descrive i sentimenti di quest'uomo separato che fa del suo meglio per trascorrere bene il suo tempo coi bambini. Inconsciamente cerca sempre di ricreare intorno a loro una casa, l'intimità perduta che non può essere sostituita dal pranzo al ristorante seguito dal pomeriggio al cinema, all'acquario, al museo. Incontra una donna con la quale vorrebbe intraprendere una relazione e cerca di includerla nei suoi sogni domestici: potrebbero fare delle belle vacanze in campeggio coi bambini, lei è così sportiva. Si rende anche conto che la formazione che aveva dato loro è avvenuta in un tempo in cui un rimprovero era mitigato dalla serata trascorsa insieme; ora che non ci sono più sere insieme, non ci sono più rimproveri: il rapporto è alterato dal timore che i bambini non lo vedano più con piacere.
Non tutti i racconti mi sono piaciuti, ma certamente lo sguardo di Dubus è estremamente limpido e originale e la scrittura è di grande qualità. Sono racconti che durano nella memoria e maturano lentamente dopo la lettura, come frutti.
Profile Image for Roberto.
627 reviews1 follower
August 25, 2017
Andre Dubus: tre matrimoni, sei figli, un omicidio alle spalle e una vita tormentata conclusa in carrozzella con una gamba amputata.

Ha provato quasi tutto nella vita. E queste esperienze si vedono nei suoi brevi racconti, non urlati, dove l’esame dei personaggi è molto più importante della trama. Storie di padri divorziati, di persone in cerca di un posto nel mondo, di persone che hanno subito violenze. Storie quasi sempre negative, quasi sempre tristi, quasi sempre pessimistiche. Storie quasi sempre senza speranza.

Fondamentale è l’uso del flashback, che consente al passato di collegarsi improvvisamente al presente.

“Il padre d’inverno” è un libro potente, profondo, incisivo. Ma forse, per me, troppo negativo.
Profile Image for Alessandro Pontorno.
123 reviews20 followers
August 26, 2022
Vorrei iniziare questo commento citando un passo di "Alta fedeltà" di Nick Hornby:

La gente si preoccupa perché i ragazzini giocano con le armi, perché gli adolescenti guardano film violenti; c'è la paura che nei giovani finisca per imporsi una specie di cultura della violenza. Nessuno si preoccupa dei ragazzini che ascoltano migliaia di canzoni [...] che parlano di cuori spezzati, e abbandoni e dolore e sofferenza e perdita. Le persone più infelici che conosco, dico in senso amoroso, [...] sono persone che hanno ascoltato canzoni tristi più a lungo di quanto non siano durate le loro tristi storie.

Ecco a mio modo di vedere, gli amanti dell'epoca d'oro della short story made in USA ricercano nei racconti di Yates, Carver, Berlin, Dubus, il volto tormentato delle relazioni umane (per esorcizzarlo? per trovarne un senso?).
Il racconto che dà il titolo alla raccolta (come già capitato in "Ballando a notte fonda") è un capolavoro, tuttavia ho trovato il resto della raccolta terribilmente cupo.
C'è differenza tra una musica triste che viene dal cuore e una musica triste scritta con l'intento commerciale di essere triste.
Profile Image for Frabe.
1,102 reviews46 followers
October 30, 2017
L’altra lettura di Dubus, “Voci dalla luna”, mi aveva entusiasmato, questa meno. I dieci racconti de “Il padre d’inverno” sono sicuramente di buon livello, ma solo l’ultimo - che dà il nome alla raccolta - mi è parso davvero convincente.
65 reviews
October 23, 2009
Alot of these stories are reprinted in the Selected Stories which I just finished. But the ones that were new to me were just as good, especially the novella. I've never read anyone that writes about marriage and divorce like Dubus.
Profile Image for Infernal Apex.
8 reviews4 followers
April 3, 2011
Dubus writes with such human emotion, anguish and discovery. This collection of short stories explores our innermost secrets and brings them to the surface in with an honesty rarely seen.
Profile Image for Steve.
642 reviews4 followers
August 27, 2012
Dubus was a master short story writer. His characters are so lifelike and their emotions so true that they remain with you long after you've finished each story.
Profile Image for J. Carroll.
Author 2 books23 followers
July 9, 2013
His mastery is absolute, and the stories are so unspeakably sad. One of the true greats of American fiction. I'm never really done with this because I read these stories all the time.
Profile Image for Edward S. Portman.
137 reviews8 followers
October 19, 2013
Al terzo volume dedicato a Andre Dubus si comincia ad avere l’impressione di trovarsi di fronte a un grande autore inspiegabilmente trascurato in Italia e che solo ora, grazie all’editore Mattioli, si cerca di riscoprire. Al tempo stesso si avvicina la sensazione che il curatore comincia a pescare un po’ dal fondo del cosiddetto barile della produzione dello scrittore americano. Si avverte questo presentimento quando si affrontano i primi racconti di questa raccolta, forse perché per immergersi nella scrittura di Dubus si deve passare un piccolo periodo di, diciamo, riscaldamento, durante il quale si torna a familiarizzare con la prosa asciutta dell’autore di Non abitiamo più qui. Il modo di raccontare di Dubus è essenziale ma non privo di dettagli. Inizialmente può apparire come magari svogliato o poco curato, ma è quando ti fermi e ti chiedi cosa davvero Dubus non ti ha detto, o cosa avrebbe dovuto aggiungere per rendere una descrizione migliore, che ti accorgi di quanto lavoro dietro dietro (molto dietro) le quinti l’autore debba avere svolto per arrivare a un risultato talmente misurato. L’esempio più lampante di quanto detto è il racconto che chiude la raccolte e che dà il titolo al libro, nel quale Dubus riesce a delineare un personaggio così magnifico e sfaccettato e vero da renderlo reale nella carta quanto nella testa del lettore.
Quindi chiudi il libro e cerchi di darti una risposta alla domanda che ti sei posto con un poco di vergogna all’inizio della lettura: siamo davvero arrivati al fondo del barile della produzione di Andre Dubus? Può darsi, ma se il fondo è così bello come quello riportato in questo volume, ce ne fossero di barili di questa qualità! Soprattutto per il fatto che, perso a metà libro, c’è pure uno dei migliori racconti sportivi che sia mai stato scritto: Il lanciatore, che riesce nell’impresa davvero ardua di catturare il lettore italiano pur trattando di baseball.
Profile Image for Simone Subliminalpop.
667 reviews49 followers
September 6, 2012
Terzo libro di Dubus che arriva in Italia grazie alla meritevole operazione di riscoperta fatta da Mattioli 1885, una raccolta di racconti che se non raggiunge le vette dei precedenti due volumi (“Voci dalla luna”, il migliore in assoluto, e “Non abitiamo più qui”), rimane comunque un ottimo libro, in grado di dimostrare quanto l'autore in questione sia in grado di cogliere le sottili scosse quotidiane di ogni esistenza. Dubus ha uno sguardo ampio, molto attento e capacità di riprodurre sulla pagina la vita nel suo caleidoscopio di emozioni, sensazioni, gesti, come pochi altri narratori sono in gradi di fare.
Tra gli episodi migliori: “Il padre d’inverno”, “Uccisioni” e “Attesa”.

http://www.subliminalpop.com/?p=6090
Profile Image for Mac Morse.
195 reviews1 follower
July 28, 2016
I don't want to give too much info. I give this book a 4 because it is beautifully written. Very provocative. It leaves one considering morality, objectification, internal strife and the possibility that no one is above heinous actions.
Profile Image for Inertiatic85.
221 reviews11 followers
November 30, 2020
Leggendo questa raccolta di racconti, ho potuto individuare quattro linee tematiche che tornano spesso:
1. La morte: soprattutto nella prima parte, e si tratta di una morte violenta, di Uccisioni - appunto il titolo del primo racconto, uno dei migliori -, non di un qualcosa di placido e sereno che accoglie la fine della vita, ma un evento brusco e inspiegabile, difficile da accettare.
2. L'amore: e qui non ci sono dubbi, non è un amore felice, è un amore burrascoso, fatto di rotture che arrivano puntualmente; il divorzio è, ad esempio, un tema piuttosto ricorrente, così come la solitudine dell'uomo divorziato (e St. Croix e Il padre d'inverno sono dei piccoli capolavori in tal senso).
3. La guerra: una guerra che non vediamo direttamente, ma che viene citata nel passato (la Seconda Guerra Mondiale o anche la Corea), che plasma i ricordi e il carattere dei protagonisti, i quali sono stati spesso nei marine o simili.
4. Il mare: un mare scuro, minaccioso, fatto di onde e schiuma, che solo nell'ultimo racconto diventa più benevolo e accogliente. Il mare è presente con forza quasi sempre, è qualcosa di cui non possiamo fare a meno, una parte essenziale di noi.

Una bella raccolta di racconti, non tutti della stessa qualità, come spesso capita con le raccolte, ma intensa e vera, scritta da una persona prima che da uno scrittore. Dubus riesce a indagare alcuni degli anfratti più nascosti dell'animo umano - dell'"uomo comune" -, quelli più intimi, solitari e malinconici, e lo fa con brillantezza. Sono proprio contento di averlo scoperto.
22 reviews
October 10, 2011
Finding a Girl in America by Andre Dubus. David R. Godine, Publisher. Boston, 1980.
Men finding women and themselves anywhere and everywhere.

In his book, ‘Finding a Girl in America’, author Andre Dubus is quite successful in finding many voices in ten stories. Throughout his collection of ten short stories and the novella, of which the book is titled the same, Dubus writes eleven stories both short and long and almost all in different time periods. Dubus was a famous short story writer before his sudden death in 1998 but, his collection adds excitement in areas that most readers would find to be hidden.
The book is divided into three sections. In the first section there are four stories. These stories support a collective theme of men obtaining a past feeling in their lives. In “Killings”, the main character Matt Flower strives for revenge after his son is brutally killed by Richard Strout. Matt holds Strout up at gunpoint all over town to exact his revenge in a non life threatening way. In “The Dark Men”, the characters of the commander and captain try to regain their masculinity through alcohol consumption and hopeful flirting. In “His Lover”, Moissant is a blind man who regains passion through his affair with a murderous yet lovely woman. “Townies” gives a man the ultimate ability of manipulation over these women who help him steal stuff then have sex with him. Dubus gives these characters an unforgettable voice and I didn’t find myself excessively bored at any point in this section.
The second section is based on men losing the women they once had. “The Misogamist” shows how Roy Hodges had the girl of his dreams or so he thinks and his journey through the army and the farther he gets into the military the farther away his chances with Sheila are. “At St. Croix” is a tale Peter Jackman newly dating after a divorce but, he reflects on the loss of his time with his children throughout the trip. “The Pitcher” shows how main character Billy loses his love Leslie after falling too deeply in love with his shot at making it to the major leagues for baseball. “Waiting” is a story about Juanita and her coping with her lost loves and the peace the sea brings her. This section of the book brings the transitioning of man regaining something he lost to losing something dear to him.
The third and final section is comprised of only two selections. One, “Winter Father”, a short story and the other, “Finding a Girl in America”, a novella. In “Winter Father”, Peter Jackman returns as he deals with life after his divorce with Norma and seeing his children on a fixed schedule rather than on his own time. “Finding a Girl in America” finds the reader right there with Hank Allison on his alcohol powered and self-absorbed trip to finding some type of peace in the union of marriage.
Andre Dubus provided the reader with a voice to follow here. A gripping voice was given to all of the male characters so the readers could sympathize, empathize, or even detest the main characters throughout. Dubus’ emphasis on the male psyche gave the reader an inside look at the lead characters’ most intimate and vulnerable of situations.
There were some areas of drag that I had to push myself through to finish the read but, overall Dubus is a solid writer and I’m very interested to read more of his works. His ability to make a character come alive with words is mesmerizing to any kind of reader.
Profile Image for chiara_librofilia.
423 reviews22 followers
February 14, 2017
Andre Dubus, possiede una scrittura limpida, onesta, brutale. Un scrittura capace di esplorare l’animo e i sentimenti umani al pari di poche altre penne ed ecco che, all’improvviso, le vite comuni di una qualsiasi provincia americana, di una qualsiasi epoca storica, diventano piene di sfaccettature e di sfumature impossibili da trascrivere.

Recensione completa: http://www.librofilia.it/il-padre-d-i...
Profile Image for Meghan.
Author 1 book11 followers
July 23, 2016
I'm a bit uncertain as to how to rate this collection of stories. Some of the stories I found more engaging than others, some I really struggled to get through.

This set of stories is definitely very masculine. The protagonists are men, baseball players, marines, professors, and the women, for the most part, . One could even make the claim that the woman in the stories are all characterized as good girl/whore - no more apparent than in the final piece with Edith and Lori vs. Monica. The men are hard working but lost, a trope that appears in each piece which helps to weave the stories together. But the repetition grew wearisome and the stories began to blend together.

From a technique standpoint, this book is amazing. The writing is spare without being sparse. I never felt lectured to or lost in unnecessary explanation or diversions. Every piece in this book is extraordinarily self-contained and complete.

But, in the end, I just didn't enjoy the book. It might not be that I'm the intended audience and that the completely masculine tone just doesn't resonate with me. As I said, the technique is extraordinary, but I didn't feel any emotional involvement with any of the repeating characters.
Profile Image for Dunrie.
Author 3 books6 followers
April 18, 2014
I recognized the world he writes about, divorced families--their longing and heartbreak and awkward otherness. I also recognize the academic northeast - the college towns and aspirations of college people and the proximity of the ocean.

The close of "The Winter Father" was a revelation. In it, Dubus captured a feeling and a reality that I never saw but knew instantly as true.

The title story was also in my edition of We don't live here anymore. I was happy to read it again, especially in the context of the other stories.
Profile Image for Sara Comuzzo.
Author 6 books9 followers
August 20, 2014
quanto è bravo questo Andre Dubus, forse il più grande scrittore di racconti come qualcuno suggerisce.
storie concentrate sulle relazioni, matrimoni che non funzionano, tradimenti, fratture interiori.
10 racconti per 173 pagine in cui entriamo esattamente nei personaggi e restiamo con loro, nella loro vita di ogni giorno, nei sorrisi e nelle lacrime.
c'è una delicatezza nello stile e nelle parole di Dubus, una sottile amarezza, qualcosa di dolce-amaro che ci lascia con molte domande e nello stesso tempo dona un senso di pace.
Profile Image for E. Clark.
Author 20 books33 followers
April 21, 2013
I'd read several of the pieces in here before (mostly in Selected Stories, and I'm obsessed with "Townies," so I just read the ones I hadn't gotten to yet. Just finished up with "Delivering," which has a slew of standby Dubus devices—parents on the verge of divorce, fishing, going to the beach, a cute girl at the donut shop—but manages to be wholly original despite all that.

I could read his stuff all day.
Profile Image for Mari.
375 reviews29 followers
February 10, 2018
”Non è la partita che conta, né la vittoria, ma intrattenere la gente e portarla da qualche altra parte, lontano, per qualche ora.”

Questa frase di un giocatore dei Dodgers calza a pennello per descrivere le short stories di Andre Dubus.
Pur non amando molto i racconti è la seconda raccolta che leggo di questo fantastico scrittore americano e l'impressione è sempre ottima. Sono storie scarne, asciutte ma cariche di tormento e introspezione. Sono come tante fotografie che fermano un attimo preciso della vita dei protagonisti, Dubus racconta al lettore quel momento, non ha bisogno di troppi aggettivi e fronzoli, ma nonostante la brevità, la storia esce fuori prepotente dalle sue pagine. Non sapremo come procederanno le vite dei suoi personaggi, di qualcuno ci è concesso ricostruire qualcosa del passato, ma quello che Dubus cerca, quello che vuole far arrivare al lettore non è la storia della vita delle sue creature ma il tormento che in un preciso momento o in una determinata situazione si cela dentro la loro anima. In questa raccolta emergono diverse figure di padri, che hanno perso un figlio o che devono affrontare un divorzio e la conseguente separazione dai figli, uomini che una famiglia non ce l'hanno e che si rendono conto che non sono tagliati per la vita coniugale. Sono tutti personaggi ben caratterizzati, umani, comuni, che quotidianamente devono fare i conti con i propri drammi e le proprie paure. Raccontare la trama di una singola storia è inutile, si fa prima a leggerle. In tutto sono dieci racconti, tre mi hanno colpito più degli altri, Uccisioni, che è quello che apre la raccolta, St. Croix e Il padre d'inverno che oltre a dare il titolo al libro chiude la raccolta, questi ultimi due inoltre raccontano due momenti diversi della vita degli stessi protagonisti.

Attendere significa osservare il tempo
Profile Image for Alex.
60 reviews5 followers
December 26, 2021
I'll start with the downsides (as I found them pervasive across all the pieces). In short, I am sometimes unsure why I am reading what I am reading; passages at times feel both inexplicably long and unconnected without teaching or showing me much. As a result, many but not all of the pieces in the collection fell short in immersion; with so much detached text to wade through, I never felt that I had truly met these characters and truly learnt "who" they are. This lead to many stories becoming unmemorable.

With that out of the way, there a few pieces in this collection that REALLY stand out (namely, "The Winter Father" and the eponymous novella "Finding a Girl in America"). And it's because it really comes down to one detail: character. That is, there is great character-building; hate them or love them, you know everything about them and on some level can relate to their experiences.

Overall, I'm not a fan of Dubus' writing style or even some of his stories, but at times he shares with us forgotten people whom we've met and spoken to before in our own life, and because of Dubus' words will now never forget.
Profile Image for Glen.
805 reviews
August 25, 2023
The first couple of stories in this collection feature killings and death, so I was a little taken aback, concerned that this might just be a lot of machismo (which I'm not opposed to on principle, but it can become redundant and indulgent), but that apprehension quickly gave way to admiration as I continued through this fine collection. Dubus' ability to look deeply into the insecurities and frailties of his characters, especially the men and boys, is uncanny and disarming. The best stories in this collection (the eponymous novella, "The Pitcher," "The Winter Father") are among the best I've read by anyone. There are a couple of weaker efforts though that prevent me from assigning a fifth star to this recommended read.
Profile Image for Gurldoggie.
430 reviews3 followers
December 26, 2019
Dubus’ language is certainly impressive, clear and concise with moments of great tenderness, bringing occasional epiphanies. But after 10 stories I lost sympathy for the parade of adulterous middle-aged men.
Displaying 1 - 30 of 48 reviews

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