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Da cosa nasce cosa: Appunti per una metodologia progettuale
Tra i grandi libri di Munari, questo è quello che forse maggiormente rende felici i lettori per la leggerezza incantata con cui li porta a scoprire che saper progettare non è dote esclusiva e innata di pochi. C'è in ognuno di noi una creatività che Munari in queste pagine aiuta a sviluppare e a mettere in luce. Bruno Munari (Milano, 1907-1998), pittore, designer e sperimentatore di nuove forme d'arte, ha segnato una svolta fondamentale nella storia del design in Italia e nel mondo.
385 pages, Paperback
First published January 1, 1981
About the author
Bruno Munari
207 books222 followersBruno Munari was an Italian artist and designer, who contributed fundamentals in many fields of visual arts (paint, sculpture, film, industrial design, graphics) and non visual arts (literature, poetry, didactic) with the research on the game subject, infancy and creativity.
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 53 reviews
January 10, 2021
Quando qualcuno dice “questo lo so fare anch’io”, vuol dire che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima.
Nuovo claim della vita, gentilmente offerto dalla Munari & co.
September 28, 2013
Eravamo partiti bene.
L'idea che qualcuno si mettesse lì, intelligentemente e con fare moderno e propositivo a spiegare in cosa consistesse la progettazione sembrava quasi una manna dal cielo.
Quando si è avvicinata ho capito che era una nuvoletta presto pronta a sparire dalla visuale.
Fin da subito razionale, pratico, moderno, intelligente: oltre la prospettiva di una magica rivelazione, piace ritrovare valori estetici e culturali quali la forma per la funzione, nessun decorativismo sterile, niente lusso immotivato, voglia di ricercare profondi meccanismi e segreti compositivi di un oggetto e così via.
Improvvisamente Munari diventa la propria guida spirituale, sembra di leggere la versione contemporanea di Verso Un’Architettura
L’inizio promette bene insomma.
Dopo la spiegazione del Metodo di progetto – che ancora devo capire se è carente in qualche aspetto o ha bisogno di maggior pratica per adattarlo e renderlo mio – ne segue la sua dimostrazione in termini di esempi pratici.
Di conseguenza, il novanta per cento del libro diventa una sorta di depliant o curriculum progettuale vario proposto dall’autore.
Da apprezzare che essi sono esempi tratti da campi differenti, e che in coerenza con quanto detto, sembrano aver seguito il famoso metodo di cui si è parlato. Quindi teoricamente mirano a volerne ampliare la spiegazione, a fungere da veri esempi, da apripista mentali.
Peccato che spesso risultino sterili, tesi a dire che vi è ben ragione di credere nel Metodo.
Non suggeriscono nessun approfondimento razionale, riflessivo. Non tutto viene motivato, o se lo fanno, non è abbastanza. Avrei preferito meno progetti e un'analisi più critica. In fondo è un libro per chi non ha idea di come iniziare, non qualcuno che vuole trovare conferma di un dato modo di procedere.
Tra questi capitoli d’esempio, spesso vi sono capitoli cuscinetto, buttati lì per indurre il progettista a guardarsi intorno o per interessarsi a un determinato campo: riciclaggio, tecniche di stampaggio, l’importanza degli schizzi, informazioni sull’illuminazione, effetti ottici eccetera.
Quest’elenco così variegato potrebbe indurvi a incuriosirvi, come inizialmente succede al lettore, ma il tutto viene rigorosamente trattato in pillole. Compresse, ovvie. Ancora una volta, sterili e facilmente dimenticabili informazioni.
L’unico che ho apprezzato è stato quello dei Prelibri per l’infanzia.
L'idea che qualcuno si mettesse lì, intelligentemente e con fare moderno e propositivo a spiegare in cosa consistesse la progettazione sembrava quasi una manna dal cielo.
Quando si è avvicinata ho capito che era una nuvoletta presto pronta a sparire dalla visuale.
Fin da subito razionale, pratico, moderno, intelligente: oltre la prospettiva di una magica rivelazione, piace ritrovare valori estetici e culturali quali la forma per la funzione, nessun decorativismo sterile, niente lusso immotivato, voglia di ricercare profondi meccanismi e segreti compositivi di un oggetto e così via.
Improvvisamente Munari diventa la propria guida spirituale, sembra di leggere la versione contemporanea di Verso Un’Architettura
L’inizio promette bene insomma.
Dopo la spiegazione del Metodo di progetto – che ancora devo capire se è carente in qualche aspetto o ha bisogno di maggior pratica per adattarlo e renderlo mio – ne segue la sua dimostrazione in termini di esempi pratici.
Di conseguenza, il novanta per cento del libro diventa una sorta di depliant o curriculum progettuale vario proposto dall’autore.
Da apprezzare che essi sono esempi tratti da campi differenti, e che in coerenza con quanto detto, sembrano aver seguito il famoso metodo di cui si è parlato. Quindi teoricamente mirano a volerne ampliare la spiegazione, a fungere da veri esempi, da apripista mentali.
Peccato che spesso risultino sterili, tesi a dire che vi è ben ragione di credere nel Metodo.
Non suggeriscono nessun approfondimento razionale, riflessivo. Non tutto viene motivato, o se lo fanno, non è abbastanza. Avrei preferito meno progetti e un'analisi più critica. In fondo è un libro per chi non ha idea di come iniziare, non qualcuno che vuole trovare conferma di un dato modo di procedere.
Tra questi capitoli d’esempio, spesso vi sono capitoli cuscinetto, buttati lì per indurre il progettista a guardarsi intorno o per interessarsi a un determinato campo: riciclaggio, tecniche di stampaggio, l’importanza degli schizzi, informazioni sull’illuminazione, effetti ottici eccetera.
Quest’elenco così variegato potrebbe indurvi a incuriosirvi, come inizialmente succede al lettore, ma il tutto viene rigorosamente trattato in pillole. Compresse, ovvie. Ancora una volta, sterili e facilmente dimenticabili informazioni.
L’unico che ho apprezzato è stato quello dei Prelibri per l’infanzia.
November 18, 2018
Munari è sicuramente uno dei più grandi designer che l’Italia abbia mai avuto. In queste pagine, che raccolgono, ahimè in ordine sparso, a volte poco organico ed evidentemente atto a soddisfare bisogni meramente editoriali, idee del maestro, emerge in maniera chiara la profondità del suo progettare. L’attenzione per la funzionalità, una funzionalità vera, sincera, direi quasi romantica, diviene in queste pagine vivida e pratica: attraverso una lunga serie di esempi Munari rende il suo “algoritmo” di progettazione uno strumento reale, utile ancor’oggi.
Nonostante ciò, risulta comunque commovente registrare quanto i tempi siano cambiati: sembra di respirare, tra queste righe e questi disegni, una autenticità progettuale oramai perduta perché intellettualmente onesta.
Nonostante ciò, risulta comunque commovente registrare quanto i tempi siano cambiati: sembra di respirare, tra queste righe e questi disegni, una autenticità progettuale oramai perduta perché intellettualmente onesta.
Read
April 4, 2019O livro tem uma estrutura muito interessante, com uma integração muito boa entre imagem e texto. Quanto ao conteúdo, realmente traz uma variedade de exemplos muito claros e coerentes para as coisas que pretende demostrar e dizer sobre design.
June 15, 2020
Definitivamente es un libro que te hace reflexionar acerca del proceso para diseñar un producto. Bruno Munari describe muy bien todo lo que se tiene que tomar en cuenta al empezar un proyecto. La creatividad es algo importante en el proceso, pero eso no lo es todo. Antes de llegar a la creatividad debemos investigar y debemos tomar varios factores en cuenta. El diseño es un proceso lleno de tomas de decisiones. En lo particular me gustó mucho las referencias a varios trabajos, porque me amplió la visión en general. También el concepto de styling, me llamó la atención. No por ser estético o de lujo significa que no sea de calidad o que pueda cumplir su propósito o función.
Recomiendo este libro a cualquiera interesado en el mundo del diseño, pero sobretodo a quienes lo estudian o ejercen esta profesión.
Recomiendo este libro a cualquiera interesado en el mundo del diseño, pero sobretodo a quienes lo estudian o ejercen esta profesión.
November 15, 2010
Bruno Munari, oltre che bravissimo designer,viene ricordato come importante artista: non so quanto lui sarebbe d'accordo, almeno leggendo questo libro che raccoglie i suoi (frammentari, e con troppe virgole per i miei gusti) pensieri sul design. Munari non perde occasione di ripetere che l'artista può fare quel che gli pare, mentre il designer ha dei vincoli ben precisi. Materiali, perché l'oggetto da produrre non può costare più di quanto si possa far presumibilmente pagare al pubblico, ma anche pratici; quello che lui chiama styling, l'aggiungere orpelli per far vedere quanto costa l'oggetto, è anch'esso ben lontano dal design.
Il risultato finale è però un po' deludente, almeno per uno come me che creativo non è. Il suo punto di vista, che occorre fare uno studio preliminare diviso in svariati passi, e solo alla fine si può vedere se e dove si può aggiungere la creatività, è sicuramente vincente: ma dalle pagine del libro la creatività non traspare, e si vedono solo i passi formali di partenza, tipo lista della spesa. La parte migliore a mio parere è la sezione "Compasso d'Oro a ignoto", dove alcuni oggetti comuni vengono presi e analizzati per vedere come in effetti seguano le regole che Munari dà per un oggetto di design, compresi ovviamente i vincoli di materiale e costo, e l'evoluzione del rasoio, dalla vecchia lama da affilare ai bilama usa-e-getta. Speravo in qualcosa di più.
Il risultato finale è però un po' deludente, almeno per uno come me che creativo non è. Il suo punto di vista, che occorre fare uno studio preliminare diviso in svariati passi, e solo alla fine si può vedere se e dove si può aggiungere la creatività, è sicuramente vincente: ma dalle pagine del libro la creatività non traspare, e si vedono solo i passi formali di partenza, tipo lista della spesa. La parte migliore a mio parere è la sezione "Compasso d'Oro a ignoto", dove alcuni oggetti comuni vengono presi e analizzati per vedere come in effetti seguano le regole che Munari dà per un oggetto di design, compresi ovviamente i vincoli di materiale e costo, e l'evoluzione del rasoio, dalla vecchia lama da affilare ai bilama usa-e-getta. Speravo in qualcosa di più.
April 5, 2015
Sem dúvida um livro de referência no design.
March 8, 2024
Vengo de leer Artistas y diseñadores del mismo autor y que me había encantado. Éste lo disfruté menos, no encontré tantos conceptos y frases interesantes como en el otro. Lo que más me gustó es el sustento metodológico que brinda abrevando en los cuatro preceptos del método cartesiano; después se entiende demasiado en ejemplos y en una progresión esquemática de pasos que suma poco. Escrito en 1981, quizá hoy con tantos avances en el diseño en temas de usabilidad, interfaces e investigación esta mirada se siente un poco básica. Me quedo con las muchas imágenes con las que ilustra, algunos prototipos y objetos que despertaron mi curiosidad y palabras nuevas que aprendí como axonometría, catamorfos, proxémica y troncocónica.
Munari brinda una lista de los elementos para analizar de un objeto: nombre del objeto, autor, fabricante, dimensiones, materiales, peso, técnicas, costo, embalaje, uso declarado, funcionalidad, ruido, mantenimiento, ergonomía, acabados, manejabilidad, durabilidad, toxicidad, estética, moda, valor social, esencialidad, precedente y aceptación por parte del público. También recomienda ejemplos del diseño esencial: la nasa de los pescadores hecha con malla metálica, la bicicleta de carreras, la mesa plegable del empapelador, la mochila ligera del trotamundos, la silla del director de cine y la estructura plegable de la sombrilla japonesa. Me gustó lo de las sillas y el señor Michael Thonet de quien seguramente investigue más, cómo fue evolucionando tecnológicamente la Gillette y el concepto de prelibros. Interesante que habla de biónica (lo que hoy se conoce como biomímesis) hace ya cuarenta años.
Algunas frases que subrayé:
“El lujo no es diseño.”
“El lujo es la manifestación de la riqueza grosera que quiere impresionar a quien es pobre.”
“El lujo es ficción.”
“[El lujo] El uso impropio de materiales costosos sin por ello mejorar sus funciones.”
“La creatividad no significa improvisación sin método: de esta forma solo se genera confusión y los jóvenes se hacen ilusiones de ser artistas libres e independientes.”
“‘Ideas’ vinculadas a la moda o al gusto imperante del público, por lo que en este caso ya no puede hablarse de diseño, sino de styling.”
“Cabe definir el tipo de solución que se le quiere dar: una solución provisiones (...) o una definida, una solución puramente comercial, una que perdure en el tiempo (...) una solución sofisticada o una sencilla y económica.”
“La creatividad reemplazará a la idea intuitiva.”
“Simplificar: resolver el problema eliminando todo aquello que sirve para la realización de las funciones.”
“Proxémica: la relación condicionante del espacio sobre el individuo.”
“La tarea del diseñador es, pues, la de una elección competente y un ensamblaje coherente.” ¿Por “qué la gente huye de la ciudad cada fin de semana?”
“¿Qué podría hacerse para que la ciudad sea más acogedora?”
“Considerar las cosas no tan solo por lo que son, sino también por lo que podría llegar a ser.”
“El principio del ‘vacío’ es un principio zen, según el cual la habitación vale por el vacío que ofrece, ya que nosotros vivímos en el vacío y las paredes son son más que los límites (practicables y prolongables al exterior) de dicho vacío".
“El molde es una forma sin acabar.”
“Todavía muchos diseñadores proyectan hoy solo para el sentido de la vista.”
Munari brinda una lista de los elementos para analizar de un objeto: nombre del objeto, autor, fabricante, dimensiones, materiales, peso, técnicas, costo, embalaje, uso declarado, funcionalidad, ruido, mantenimiento, ergonomía, acabados, manejabilidad, durabilidad, toxicidad, estética, moda, valor social, esencialidad, precedente y aceptación por parte del público. También recomienda ejemplos del diseño esencial: la nasa de los pescadores hecha con malla metálica, la bicicleta de carreras, la mesa plegable del empapelador, la mochila ligera del trotamundos, la silla del director de cine y la estructura plegable de la sombrilla japonesa. Me gustó lo de las sillas y el señor Michael Thonet de quien seguramente investigue más, cómo fue evolucionando tecnológicamente la Gillette y el concepto de prelibros. Interesante que habla de biónica (lo que hoy se conoce como biomímesis) hace ya cuarenta años.
Algunas frases que subrayé:
“El lujo no es diseño.”
“El lujo es la manifestación de la riqueza grosera que quiere impresionar a quien es pobre.”
“El lujo es ficción.”
“[El lujo] El uso impropio de materiales costosos sin por ello mejorar sus funciones.”
“La creatividad no significa improvisación sin método: de esta forma solo se genera confusión y los jóvenes se hacen ilusiones de ser artistas libres e independientes.”
“‘Ideas’ vinculadas a la moda o al gusto imperante del público, por lo que en este caso ya no puede hablarse de diseño, sino de styling.”
“Cabe definir el tipo de solución que se le quiere dar: una solución provisiones (...) o una definida, una solución puramente comercial, una que perdure en el tiempo (...) una solución sofisticada o una sencilla y económica.”
“La creatividad reemplazará a la idea intuitiva.”
“Simplificar: resolver el problema eliminando todo aquello que sirve para la realización de las funciones.”
“Proxémica: la relación condicionante del espacio sobre el individuo.”
“La tarea del diseñador es, pues, la de una elección competente y un ensamblaje coherente.” ¿Por “qué la gente huye de la ciudad cada fin de semana?”
“¿Qué podría hacerse para que la ciudad sea más acogedora?”
“Considerar las cosas no tan solo por lo que son, sino también por lo que podría llegar a ser.”
“El principio del ‘vacío’ es un principio zen, según el cual la habitación vale por el vacío que ofrece, ya que nosotros vivímos en el vacío y las paredes son son más que los límites (practicables y prolongables al exterior) de dicho vacío".
“El molde es una forma sin acabar.”
“Todavía muchos diseñadores proyectan hoy solo para el sentido de la vista.”
June 30, 2023
🚀El libro en 2 oraciones
1. Diseñar requiere de metodología
2. Lo bello es la consecuencia de lo correcto
🎨Impresiones
El lujo es la utilización impropia de materiales costrosos sin mejorar sus funciones. Por tanto, es una estupidez. 2. Cuando alguien dice esto también lo sé hacer yo, quiere decir que sabe Rehacerlo, de lo contrario ya lo habría hecho antes
✍🏼3 cosas que me llevo del libro
- Un problema particular de diseño es un conjunto de muchos problemas secundarios, y cada uno de ellos puede resolverse obteniendo un campo de soluciones aceptables.
- Metodología propuesta por Munari
- Proyectar es fácil si se sabe mo hacerlo
📒Resumen + Notas
1. No podemos saltar del problema a la solución, lo primero que hay que hacer es DEFINIR EL PROBLEMA (DP)
2. Un problema puede tener distintas soluciones: decidir una (solución provisional, imaginativa, definitiva, etc.)
3. Una vez definido el problema hay que descomponerlo en sus elementos (Dividir subproblemas por categorías y en problemas particulares).
4. Recopilar Datos (RP)
5. Analizar los datos (AD), si no ¿Para qué sirve la recopilación?
6. Antes de llegar aquí van a surgir ideas, pero van a a parecer sacadas por "arte de magia", más bien, pensemos en creatividad (C), pues esta, antes de decidirse por una solución, considera todas las operaciones que se desprenden de los datos.
7. ¿Qué materiales/tecnología (MT) tenemos a disposición para el proyecto?
8. Experimentar sobre los materiales y los intrumentos (SP)
9. De lal experimentación surgen modelos (M), para demostrar posibilidades matéricas o técnicas
10. Los modelos deben ser sometidos a una verificación (V) para comprobar su validez, a partir de aquí se pueden empezar a elaborar los bocetos, prototipos, dibujos, etc., con los datos recogidos.
1. Diseñar requiere de metodología
2. Lo bello es la consecuencia de lo correcto
🎨Impresiones
El lujo es la utilización impropia de materiales costrosos sin mejorar sus funciones. Por tanto, es una estupidez. 2. Cuando alguien dice esto también lo sé hacer yo, quiere decir que sabe Rehacerlo, de lo contrario ya lo habría hecho antes
✍🏼3 cosas que me llevo del libro
- Un problema particular de diseño es un conjunto de muchos problemas secundarios, y cada uno de ellos puede resolverse obteniendo un campo de soluciones aceptables.
- Metodología propuesta por Munari
- Proyectar es fácil si se sabe mo hacerlo
📒Resumen + Notas
1. No podemos saltar del problema a la solución, lo primero que hay que hacer es DEFINIR EL PROBLEMA (DP)
2. Un problema puede tener distintas soluciones: decidir una (solución provisional, imaginativa, definitiva, etc.)
3. Una vez definido el problema hay que descomponerlo en sus elementos (Dividir subproblemas por categorías y en problemas particulares).
4. Recopilar Datos (RP)
5. Analizar los datos (AD), si no ¿Para qué sirve la recopilación?
6. Antes de llegar aquí van a surgir ideas, pero van a a parecer sacadas por "arte de magia", más bien, pensemos en creatividad (C), pues esta, antes de decidirse por una solución, considera todas las operaciones que se desprenden de los datos.
7. ¿Qué materiales/tecnología (MT) tenemos a disposición para el proyecto?
8. Experimentar sobre los materiales y los intrumentos (SP)
9. De lal experimentación surgen modelos (M), para demostrar posibilidades matéricas o técnicas
10. Los modelos deben ser sometidos a una verificación (V) para comprobar su validez, a partir de aquí se pueden empezar a elaborar los bocetos, prototipos, dibujos, etc., con los datos recogidos.
January 5, 2021
Non dare nulla per certo, diceva il metodo cartesiano, citato subito dall'autore. Poi, ci presenta il suo, di metodo: il metodo Munari, che a furia di vederlo applicato agli esempi in questo libro, ho quasi memorizzato, o insomma, penso di averlo assorbito.
Non esiste l'idea geniale che affiora all'improvviso, ma una soluzione al problema, che si ottiene attraverso una sistematica analisi e ricerca che prepara al processo creativo. Creativitá non vuol dire improvvisazione.
Munari apre al lettore soluzioni ottimali a problemi comuni, con originalità. "Il problema non si risolve da solo, ma contiene tutti gli elementi per la soluzione". Ed ecco quindi che Munari spiega il processo che l'ha portato a progettare dei blocchi modulari che in poco contengono i servizi di una casa, dell'Abitacolo, una struttura semplice ma che comprende letto, scrivania e scaffali e mensole personalizzabili e numerose, e dei suoi Libri Illeggibili o Prelibri, inconsueti e propedeuci per avvicinare i bambini attivamente alla lettura. Racconta l'evoluzione del rasoio da barba, della sedia, della moto. Decanta la funzionalità degli oggetti semplici anche se rustici, come il leggio a tre piedi, perchè "progresso è quando si semplifica, non quando si complica". Munari ci ricorda anche che il lusso e lo styiling non sono design. Non c'è solo la vista, bisogna tenere conto di tutti i sensi.
Non esiste l'idea geniale che affiora all'improvviso, ma una soluzione al problema, che si ottiene attraverso una sistematica analisi e ricerca che prepara al processo creativo. Creativitá non vuol dire improvvisazione.
Munari apre al lettore soluzioni ottimali a problemi comuni, con originalità. "Il problema non si risolve da solo, ma contiene tutti gli elementi per la soluzione". Ed ecco quindi che Munari spiega il processo che l'ha portato a progettare dei blocchi modulari che in poco contengono i servizi di una casa, dell'Abitacolo, una struttura semplice ma che comprende letto, scrivania e scaffali e mensole personalizzabili e numerose, e dei suoi Libri Illeggibili o Prelibri, inconsueti e propedeuci per avvicinare i bambini attivamente alla lettura. Racconta l'evoluzione del rasoio da barba, della sedia, della moto. Decanta la funzionalità degli oggetti semplici anche se rustici, come il leggio a tre piedi, perchè "progresso è quando si semplifica, non quando si complica". Munari ci ricorda anche che il lusso e lo styiling non sono design. Non c'è solo la vista, bisogna tenere conto di tutti i sensi.
April 9, 2018
El lujo es la manifestación de la riqueza grosera que quiere impresionar a quien es pobre. Es la manifestación de la importancia que se otorga a la apariencia exterior y denota la falta de interés por todo lo que es la alta cultura. Es el triunfo de la apariencia sobre la sustancia.
¿Cómo nacen los objetos? es imprescindible, tanto para profesionales del diseño como para quien no lo sea. No es un libro nada técnico, y además está perfectamente ilustrado.
Algunas cosas están ya bastante desfasadas, y la estética de algunos de los diseños es anticuada; sin embargo, los preceptos del diseño siempre serán vigentes, independientemente de las modas, los nuevos materiales y de las nuevas necesidades.
En cuanto a la edición, como ya comenté en otro libro de esta colección, está muy cuidada. Es de tapa blanda pero parece una cubierta bastante resistente, la encuadernación va cosida y el formato es bastante grande. Tiene 296 páginas pero se lee muy rápido pues abundan los esquemas y las imágenes, que son en blanco y negro o en tonos del azul claro de la portada.
September 3, 2019
(Un libro che dovrebbe essere letto da coloro che devono pensare alla realizzazione di un progetto, dallo svilupatore al program manager.)
https://www.facebook.com/photo.php?fb...
Un libro da tenere sul comodino, come quick reference, a metà tra la filosofia e il manuale di istruzioni.
Dovrebbero avercelo i designer, ma anche tutto coloro che devono pensare a un prodotto lato sensu.
Compresi gli sviluppatori software.
Il libro è del 1981 e la lettura si pone su un piano quasi storico. Come leggere l'inizio di qualcosa, visto lo sviluppo che il design ha avuto in questi ultimi decenni e l'importanza che gli deriva.
La maggior forza di questo libro è la sempicità: di scrittura e di pensiero. Smonta il concetto di design come intuizione e dimostra come esso sia al 99% risultato di un processo schematico. La poetica è tutta nel fare.
Il capitolo PRE-LIBRI è la poetica dello sviluppo umano. Quanta fiducia nei bambini - che sono il nostro futuro - e nella loro intelligenza, ancora flessibile e non sclerotizzata.
https://www.facebook.com/photo.php?fb...
Un libro da tenere sul comodino, come quick reference, a metà tra la filosofia e il manuale di istruzioni.
Dovrebbero avercelo i designer, ma anche tutto coloro che devono pensare a un prodotto lato sensu.
Compresi gli sviluppatori software.
Il libro è del 1981 e la lettura si pone su un piano quasi storico. Come leggere l'inizio di qualcosa, visto lo sviluppo che il design ha avuto in questi ultimi decenni e l'importanza che gli deriva.
La maggior forza di questo libro è la sempicità: di scrittura e di pensiero. Smonta il concetto di design come intuizione e dimostra come esso sia al 99% risultato di un processo schematico. La poetica è tutta nel fare.
Il capitolo PRE-LIBRI è la poetica dello sviluppo umano. Quanta fiducia nei bambini - che sono il nostro futuro - e nella loro intelligenza, ancora flessibile e non sclerotizzata.
September 26, 2020
L'artista Munari insegna che la genialità non è un dono divino ma la capacità di analizzare e sintetizzare i problemi. Da cosa nasce cosa è un saggio che ha la cadenza di una poesia e nel quale viene insegnata la metodologia progettuale. Saper scomporre un problema, ricercare chi prima di noi ha tentato di risolverlo, conoscere le tecniche e gli strumenti a disposizione sono elementi che già da soli portano con sé il principio della soluzione. "Creatività non vuol dire improvvisazione senza metodo: in questo modo si fa solo della confusione e si illudono i giovani a sentirsi artisti liberi e indipendenti. La serie di operazioni del metodo progettuale è fatta di valori oggettivi che diventano strumenti operativi nelle mani di progettisti creativi" Munari ha un tocco leggero che trasforma il concetto di design nell'idea più rivoluzionaria a disposizione per affrontare il nuovo millennio...
September 27, 2020
L'artista Munari insegna che la genialità non è un dono divino ma la capacità di analizzare e sintetizzare i problemi. Da cosa nasce cosa è un saggio che ha la cadenza di una poesia e nel quale viene insegnata la metodologia progettuale. Saper scomporre un problema, ricercare chi prima di noi ha tentato di risolverlo, conoscere le tecniche e gli strumenti a disposizione sono elementi che già da soli portano con sé il principio della soluzione. "Creatività non vuol dire improvvisazione senza metodo: in questo modo si fa solo della confusione e si illudono i giovani a sentirsi artisti liberi e indipendenti. La serie di operazioni del metodo progettuale è fatta di valori oggettivi che diventano strumenti operativi nelle mani di progettisti creativi" Munari ha un tocco leggero che trasforma il concetto di design nell'idea più rivoluzionaria a disposizione per affrontare il nuovo millennio...
July 14, 2023
La obra ofrece una visión innovadora y apasionante del diseño y la creatividad. Los puntos de vista de Munari sobre la metodología del diseño son inspiradores y desafiantes. Se destaca su lenguaje sencillo y su capacidad para vincular teoría y práctica. Sin embargo, algunos lectores pueden encontrarlo algo abstracto, y puede ser difícil de seguir si buscas pautas concretas y paso a paso. Además, a pesar de sus intentos por ser universal, la relevancia de algunos conceptos puede variar dependiendo del contexto cultural. Aun así, es una lectura esencial para cualquier persona interesada en el diseño y la creatividad.
August 24, 2023
La primera mitad del libro me ha parecido muy interesante, planteando sistemas de proyección que pueden ser aplicados no solo al diseño, si no también a otros campos que forman parte de la vida. La segunda parte se trata del análisis de la creación y mejora de algunos productos. (Que pueden ser de mayor o menor relevancia e interés) Tocando el diseño de producto, espacios o gráfico. Como final una lista de procesos constructivos, los cuales se explican brevemente y bastante mal. En conclusión tiene sus más y sus menos, pero aporta buenas visiones críticas al mundo del diseño en general.
April 24, 2022
Un libro che mi ha fatto capire qual è il vero ruolo del designer e come la creatività, senza un metodo ben preciso, non è abbastanza. Mi sono piaciuti i molti esempi di oggetti di design tra cui i libri per bambini, mettendo enfasi sull'importanza di un prodotto che sviluppi la creatività dei bambini evitando i classici stereotipi della cultura odierna. Unica pecca: alcuni esempi erano davvero noiosi (a parer mio) e non sono riuscito a leggerli...
March 9, 2018
Muy útil y práctico. Me ha hecho ver algunas de las dificultades que he tenido tanto yo como compañeros míos en el proceso creativo del desarrollo de ideas hasta la propuesta de una solución. Tiene un variado y escueto índice con ejemplos de análisis en diseño y cómo se ha llegado a ciertas propuestas y soluciones.
September 8, 2019
Un'altra recensione a caldo.
Libro utile per la conoscenza di metodi progettuali e tecnici del settore, ma anche ottimi spunti riflessivi sulla vita di ogni giorno.
Un percorso cronologico nella storia del design con tutte le sue evoluzioni, accompagnate dai cambiamenti dell'uomo: in bene e in male.
Libro utile per la conoscenza di metodi progettuali e tecnici del settore, ma anche ottimi spunti riflessivi sulla vita di ogni giorno.
Un percorso cronologico nella storia del design con tutte le sue evoluzioni, accompagnate dai cambiamenti dell'uomo: in bene e in male.
October 22, 2022
Un libro molto semplice sulla progettazione a più ampio raggio. Da semplici oggetti di uso quotidiano ad elementi più complessi come auto, moto o edifici. Con numerosi esempi spiegati in maniera egregia guida il lettore alla comprensione di una metodologia progettuale che può essere applicata in tanto, se non tutti, i campi della vita
March 30, 2023
Una lettura scorrevole e di facile comprensione riguardo il metodo progettuale, la sua creazione che avviene attraverso vari step, la sua applicazione a vari oggetti e strumenti.
La parte meno interessante è la fine, in cui Murano tratta i vari tipi di stampaggio, in maniera superficiale e poco comprensibile.
La parte meno interessante è la fine, in cui Murano tratta i vari tipi di stampaggio, in maniera superficiale e poco comprensibile.
Read
January 20, 2024Considerações muito bacanas sobre o método projetual, e sobre o design enquanto área. Obviamente demonstra sinais de estar desatualizado principalmente nas partes em que elabora sobre métodos de produção e assim, mas é um livro imensamente pertinente. Também gosto do recursos a exemplos práticos para elaborar melhor as ideias, mas alguns estão adicionados em excesso. Ótimo livro
March 24, 2024
La creatività si sviluppa anche e soprattutto con un metodo preciso e oggettivo. Ed è bellissimo il modo in cui Bruno Munari ce lo fa capire passo per passo.
Tutti possiamo essere creatività, non c'è chi è nato con un'abilità innata e chi no, si costruisce a piccoli passi dal più semplice fino al più complesso.
È un continuo sviluppo e un continuo miglioramento. Un grande insegnamento
Tutti possiamo essere creatività, non c'è chi è nato con un'abilità innata e chi no, si costruisce a piccoli passi dal più semplice fino al più complesso.
È un continuo sviluppo e un continuo miglioramento. Un grande insegnamento
November 19, 2017
Por me es un libro tan básico que no me ha dado algo impresionante o no lo sabía, pero lo recomiendo a la gente que quiera saber sobre los procesos del diseño, y también a los estudiantes de cualquier título de diseño.
May 10, 2023
Fondamentale. Ci sono molti più concetti su cui ragionare in questo libro che in tanti libri ispirazionali.
Concetti ancora attuali, moderni, anche per per questi tempo purtroppo.
Un nuovo sguardo sulle cose e sulla creatività
Concetti ancora attuali, moderni, anche per per questi tempo purtroppo.
Un nuovo sguardo sulle cose e sulla creatività
January 1, 2017
la progettazione a tutti i livelli, dall'arredamento ai libri tattili per i bambini.
Cartesio, Piaget e la cultura giapponese a fare da guida.
Cartesio, Piaget e la cultura giapponese a fare da guida.
March 6, 2020
Sea por lo que estés llevando a cabo como profesional del diseño, la teoría de este libro no deja de ser vigente a nuestros días.
June 21, 2021
Progettualità.
August 11, 2021
Quando qualcuno dice questo lo so fare anch'io vuol dire che lo sa Rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima.
#quote
#quote
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