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The Star Rover

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The Star Rover, in the UK published as The Jacket, is a collection of short stories revolves around the concept of reincarnation. It tells the story of San Quentin death-row inmate Darrell Standing, who escapes the horror of prison life —and long stretches in a straitjacket— by withdrawing into vivid dreams of past lives, including incarnations as a French nobleman and an Englishman in medieval Korea. Based on the life and imprisonment of Jack London’s friend Ed Morrell, this is one of the author’s most complex and original works.

266 pages, Paperback

First published January 1, 1914

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About the author

Jack London

5,841 books6,864 followers
John Griffith Chaney (1876-1916), better known as Jack London, was an American novelist, journalist, and social activist. A pioneer of commercial fiction and American magazines, he was one of the first American authors to become an international celebrity and earn a large fortune from writing. He was also an innovator in the genre that would later become known as science fiction.

His most famous works include The Call of the Wild and White Fang, both set in the Klondike Gold Rush, as well as the short stories, "To Build a Fire", "An Odyssey of the North", and "Love of Life". He also wrote about the South Pacific in stories such as "The Pearls of Parlay", and "The Heathen".

London was part of the radical literary group, "The Crowd," in San Francisco and a passionate advocate of unionization, workers' rights, and socialism. He wrote several works dealing with these topics, such as his dystopian novel, The Iron Heel, his non-fiction exposé The People of the Abyss, War of the Classes, and Before Adam.

London died November 22, 1916, in a sleeping porch in a cottage on his ranch. London's ashes were buried on his property, not far from the Wolf House. The grave is marked by a mossy boulder. The buildings and property were later preserved as Jack London State Historic Park, in Glen Ellen, California.

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Profile Image for Orsodimondo.
2,278 reviews2,143 followers
December 21, 2022
LA PICCOLA MORTE

description

Darrell Standing è nel braccio della morte del carcere di Folsom, California.
Sta per essere impiccato come la sua condanna a morte prevede.
Condannato a morte per aver colpito una guardia carceraria e averla fatta sanguinare dal naso.

Era comunque da tanti anni in prigione per un altro delitto, l’assassinio di un collega, che nel romanzo non viene mai spiegato.
Anni passati per lo più in isolamento, costantemente picchiato e torturato, tenuto a lungo nella camicia di forza, diversa da quella che siamo abituati a vedere in film e documentari (non aveva braccia, era un tessuto che si tirava stringendosi al massimo intorno al corpo del detenuto: in breve tempo portava all’asfissia e all’atrofizzazione).

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Jack London conobbe le prigioni americane, un mese di carcere per vagabondaggio quando aveva diciotto anni.
Il vagabondo delle stelle è una denuncia del sistema penitenziario americano e una feroce critica della pena di morte.
No, non ho alcun rispetto per la pena di morte. Si tratta di un’azione sporca, che non degrada solo i cani da forca pagati per compierla ma anche la comunità sociale che la tollera, la sostiene col voto e paga le tasse per farla mettere in atto. La pena di morte è un atto stupido, idiota, orribilmente privo di scientificità.

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Il vagabondo delle stelle è anche, o forse soprattutto, dipende dai punti di vista, un raffinato romanzo dove l’io narrante, Darrell Standing, che non si piega alla tortura, rimane moralmente eretto come il suo cognome indica, racconta la sua detenzione, i suoi vicini di isolamento, due personaggi che sono realmente esistiti e che London ebbe modo di conoscere, e le sue precedenti vite nel corso dei secoli, quasi racconti a se stanti, con protagonisti diversi in periodi storici diversi, a comporre un romanzo di racconti (da notare che le vicende del passato sono palpitanti e avvincenti quando il protagonista è americano, come il ragazzino sulla carovana o il marinaio naufrago – quando invece London si spinge in Oriente, oppure tra i vichinghi, o anche all’epoca di Ponzio Pilato, ho sentito il racconto calare, fare leva sull’enfasi e la palese invenzione).

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Foto di Federica Corbelli, aka Lubaluft, iPhoneographer

La tortura della camicia di forza stritola il corpo fisico di Darrell Standing ma non piega la sua volontà, fatta di puro spirito.
La tortura lo conduce a sperimentare una tecnica cerebrale, con la quale attraverso un processo di autoipnosi annulla il dolore fisico che lo tempesta, abbandona il corpo, entità materiale, quindi deperibile e a tempo, raggiunge uno stato definibile di ‘piccola morte’, per liberare la mente, viaggiare nel tempo, tra le stelle, come suggerisce il titolo, dando libero sfogo e voce alla sua memoria, questa sì eterna e non composta di materia.
Fondendo nella sua narrazione le scienze filosofiche e quella psicologica della sua epoca, attraverso il suo spiccato gusto per i generi letterari (il racconto d’avventura, il western, il biblico, il cappa e spada, Robinson Crusoe, Marco Polo…) London ripercorre la storia dell’umanità, compone un inno alla libertà, per concludere che la violenza espressa dalla pena di morte è perfino superiore a quella dei nostri antenati.

description

Io sono un uomo nato da una donna. Ho pochi giorni, ma la mia sostanza è indistruttibile. Sono stato una donna nata da una donna e sono stato una donna che ha generato figli. Io nascerò ancora. Rinascerò un incalcolabile numero di volte, ma nonostante ciò quegli stolti imbecilli che ho intorno credono che basti tirarmi il collo con una corda per finirmi.

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Foto di Federica Corbelli, aka Lubaluft, iPhoneographer

London è vivo e diretto nel racconto della vita carceraria, al punto che la descrizione delle torture e della camicia di forza mi ha inizialmente imprigionato, togliendomi aria e spazio, spingendomi alla lettura lontano dalla notte che acuisce le ansie, fino a che non ho imparato a seguire Darrell Standing nel suo viaggiare nel tempo e fra le stelle, recuperando fiato e vista.
Il vagabondo delle stelle, nei suoi brevi quaranta anni di vita, è stato un grande scrittore.
Il vagabondo delle stelle è, prima di tutto, un artista.

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Foto di Federica Corbelli, aka Lubaluft, iPhoneographer
Profile Image for Fernando.
699 reviews1,096 followers
July 15, 2020
"¡Yo, el peregrino de las estrellas, el Caín errabundo de los siglos, el aventurero rojo, el sacerdote militante de los más remotos tiempos, el poeta cantor de los sueños de luna en olvidadas edades que ni siquiera guarda recuerdo la historia de los hombres!"

Jack London, cuyo verdadero nombre era John Griffith Chaney, es un escritor muy apreciado por mí. Yo siempre lo consideré como a un hermano de Robert Louis Stevenson.
Puede que sus estilos difieran un poco, pero creo que en ambos casos, nos encontramos con escritores que además de haber sufrido distintas enfermedades y problemas de salud supieron refugiarse en la literatura, los viajes y vivir en la naturaleza para crear sendas carreras en las letras e historias maravillosas que en los días que corren jamás perdieron vigencia. Escribieron libros inolvidables. Clásicos, como uno suele llamarlos que justifican ese adjetivo al que no todos logran llegar.
En el caso de London, más allá de que serán por siempre perdurables sus novelas emblemáticas e inolvidables como "La llamada de la selva" o "La peste escarlata", escribió cuarenta y tres novelas así como una gran cantidad de cuentos maravillosos.
"El peregrino de las estrellas" era una de sus novelas completamente desconocidas para mí que encontré en una librería de libros viejos de canje y a la que ya atesoro como a un gran descubrimiento, dado que los mensajes que el autor puso en ellas son verdaderamente actuales.
La novela consta de tres temáticas bien definidas. Por un lado la experiencia narrada por Darrell Standing, un recluso de la cárcel de San Quintín y condenado a la horca en la prisión de Folsom. En segundo término, acerca de uno de los más brutales métodos de tortura y castigo de los que yo haya leído o conocido (sea ficción o no) denominado el jacket del que me explayaré más adelante y en tercer lugar el tema más complejo del libro que trata acerca de la teoría (el triunfo) del espíritu trascendiendo la materia y del dominio del cuerpo centralizado en el misticismo, la reencarnación y el viaje a vidas pasadas.
Realizada la introducción, Standing nos mete de lleno en la historia, de por qué se encuentra condenado a prisión perpetua y posterior pena de muerte, de como otro presidiario, Winwood, crea una conspiración falsa acerca de cuarenta reos en la que él también es injustamente incluidos que supuestamente tienen escondidos una gran cantidad de dinamita (una locura imposible de llevara cabo tratándose de presos en una cárcel de máxima seguridad como San Quintín) para hacer volar las instalaciones.
Todos serán acusados de conspiración y de esta manera comenzará su calvario y para ello, recurrirán al famoso jacket, que es el segundo tema que London introduce en la novela.
El alcalde de la prisión, el médico y sus brutales asistentes se encargarán de colocarle este suplicio, primero durante unas horas y luego por días.
El jacket es un elemento de tortura que me remite en cierta manera a ese artefacto monstruoso pertrechado por Franz Kafka en el cuento "La colonia penitenciaria" y por otro lado lo asocié directamente a una película protagonizada por el actor Adrien Brody, que casualmente se llama "The jacket" y de la que posteriormente descubrí que increíblemente está inspirada en este libro.
El concepto del jacket como castigo es realmente escalofriante y dudo en creer que no es real ni que haya existido en alguna cárcel del mundo ya que London lo narra con una dureza y crueldad elevada. Es como un largo chaleco de fuerza que los guardias con suma crueldad, ajustaban a través de correas y ganchos de bronce de una forma tan brutal y exagerada contra todo el torso del, brazos y piernas del preso que no les dejaba resquicio de aire para respirar, seguido por entumecimiento generalizado y desesperante de todo el cuerpo. Cito algunas definiciones acerca de este terrible castigo:
"Es como si el aire que respiraba no bastase a las exigencias de la sangre. Era espantosa aquella sensación de sofoco, a cada golpe del corazón, parecía que fueran a reventar los pulmones. Morir es cosa fácil; pero morir con aquella agonía lenta y horrible era una verdadera locura. Comencé a sentir por todo el cuerpo una sensación de acorchamiento, salpicada por una lluvia de pinchazos, como si me estuviesen taladrando la carne."
Con la descripción del método del jacket, seguido de los azotes y golpes sin piedad hacia el reo, el autor hace una crítica al despiadado mundo de las cárceles y la brutalidad de los malos trato0s, que éstos reciben, más allá del crimen que hayan cometido, algo también es denunciado sin miramientos por Lev Tolstoi en la novela "Resurrección", pero en la vieja Rusia zarista.
Además de la denuncia contra este doloroso y despiadado método, London, sobre uno de los capítulos finales hace un sentido e importante alegato contra la horca como sistema de ajusticiamiento, ya en los albores del siglo XX.
Al principio, la tortura del jacketse tornará en un verdadero calvario para Standing, pero con el correr de los días y gracias a los consejos de otros dos presos confinados de la misma manera que él, Jake Oppenheimer y Ed Morrell, comenzará a aplicar una técnica para evadirse, a través de algo que él llama "Auto hipnosis mecánica" de su cuerpo y nos lo explica así: "Si por la hipnosis consiguiese aletargar la parte consciente y despertar la sub-conciencia de mi yo, entonces se derrumbarían las puertas y muros del cerebro, se abrirían de par en par los recintos del alma, y emergerían a la luz del sol los misteriosos prisioneros."
De esta forma comenzará a exponer el tercer tema que es la teoría del triunfo del espíritu sobre la materia, de que, como Standing afirma "El espíritu es la realidad que perdura. Yo soy espíritu, y permanecerá siempre. Yo, Darrell Standing, el inquilino de mil viviendas carnales, escribiré unas cuantas más de estas memorias y pasaré. La materia no tiene memoria, porque sus formas son evanescentes, y lo que en ellas sea grabado, perecerá con ellas."
De esta forma, él logra abstraerse de su cuerpo, al que controla según su voluntad para retroceder a otras épocas y vivir otras vidas, algo así como una especie de reencarnación en vida y transmutación en vidas pasadas, las que maneja a su antojo y, de esta manera, le sirve a London para comenzar a contar distintas historias al estilo de "El Decamerón" o "Los cuentos de Canterbury" en donde narra las experiencias de sus otros yoes y es gracias a estas historias dentro de la novela que uno descubre el enorme conocimiento y sabiduría que encerraba la mente de Jack London, ya que expone temas tan inherentes al ser humano, a la religión, la filosofía y la metafísica que queda uno maravillado.
A partir de sus desplazamientos astrales y viajes a las vidas pasadas leeremos acerca de las vidas y peripecias de sus otros yoes, de los que enumero algunos de ellos. Viajando su mente fuera de la materia de su propio cuerpo, Standing narra las distintas historias que lo marcaron a partir de la lectura de los autores que más le agradaban, como el caso del conde francés y espadachín Guillaume de Saint-Maure, casi un homenaje a Alejandro Dumas y sus novelas de capa y espada; también es Jesse Francher, un niño emigrando en caravana a Utah, masacrado por los mormones en 1857 (algo que también cita Arthur Conan Doyle en "Estudio en escarlata");
Es también Adam Strang, un náufrago inglés en Corea que encierra la historia de una venganza; o nos cuenta acerca de Ragnar Lodbrog, un vikingo sueco quien por el azar termina en Jerusalén presenciando el desenlace entre Poncio Pilatos y Jesucristo; nos mete de lleno en la aventura de Daniel Foss, un náufrago que coqueteó con el canibalismo, abandonado en la isla Amistad, de paradero desconocido en 1809 y que es un sentido homenaje a "Robinson Crusoe", la inmortal novela de Daniel Defoe y sobre el final nos lleva a conocer a Ushu, un cazador en las épocas del tigre dientes de sable.
Es tan amplio el conocimiento de Jack London que sin copiar a esos autores despliega todo su conocimiento de manera contundente y se nota claramente que esta es una de sus últimas novelas (fue publicada un año antes de su muerte), puesto que la experiencia y el aplomo adquiridos a lo largo de su corta vida adquiere brillo y relieve para culminar su carrera con novelas como esta, que oficia a modo de un corolario, un testamento o el fiel y justo legado de su obra perenne e inmortal.
Tal vez, pocos recuerden a Jack London, el escritor, el aventurero, el nómade, el contador de historias que supo encontrar el justo balance entre sus experiencias personales y la ficción para regalarnos novelas inolvidables.
Que Dios bendiga a Jack London.
January 3, 2014
Star Rover by Jack London - Uleash the Powers of Your Mind I’ve struggled with how to review this one. It’s getting five stars because I think it’s greater than the sum of its parts. The book description states that this is a collection of closely related short stories. Having read it, I think that’s either a mistake or a very sad attempt to water down, what I feel is a very thought provoking story. Jack London, for his day, was a great researcher and shrewd observer of the human condition. In fact, I think that particular aspect of his genius for writing has been overlooked. I’m not an expert on literary history, but I wonder if Jack London had not supported socialist views, or if the United States had not been paranoid of Socialists to the point of blindness how his writing would have been perceived. Perhaps it might not have made a difference. As I understand things, with my limited brain, observations of the Human Condition do not have a political persuasion, or perhaps it’s that their message transcends political beliefs, or even perhaps the struggle of the human spirit is larger than any political party or caucus. I’m certain that Jack London’s book Star Rover can be looked at in many ways. I’ll focus on the three of them that ring truest to me. First, as a historical novel (historical fiction) that offers a look into life at the turn of the century and the dark ugliness in our nations prisons. In a strange twist of fate, London’s book supports the work of his alleged father, attacking the practice of “jacketing” as a cruel and inhumane practice used by Warden’s and prison guards to punish, interrogate, or torment prisoners. There is rarely a good reason to torture somebody. I say Jack’s alleged father because the individual, William Chaney, was an astrologist and journalist. About the time this book was released he was working to force the state government of California to stop “Jacketing” and other inhumane practices in the state’s prisons. To prepare for this book, Jack London interviewed Ed Morrell in prison. Though his main character is Professor Darrell Standing, Standing is largely based on the testimony of Ed Morrell who claims to have been a Star Rover, like Standing in the book. He also featured Ed Morrell in the book as one of the prisoners in solitary confinement with Darrell Standing who served as sort of a mentor. So, even though London does not claim to be a star rover, the tale is based on reports from someone who, at least, believes that they were. London also helped win Ed Morrell’s release from prison and remained his friend until London’s death in 1913. Ed Morrell wrote a play, that went nowhere, based on his life that he tried to publish in 1925. But the genius of London does not stop there. Standing believes in reincarnation. “Star Roving” is much like what people have often referred to as “Astral Projection.” Standing used “Star Roving” as a means of going back through the daisy chain of lives his spirit has been part of and re-living them, or part of them. This is another place Jack London’s true life adventures and his shrewd observation and keen memory of details and dogmatic researching show his genius. It is true that some of the stories are not verifiable, but most of them involve times and events in history which are. For example, the story of the man stranded on a small rocky island after his ship is lost in a storm is based on a true accounting and documented in the Philadelphia Museum. The sad, yet triumphant story of the European Sailor marrying a Korean woman, then suffering for decades at the hands of a politically powerful rival is based on a true story and verifiable. Perhaps the most valuable historical account is the accounting of the Mountain Meadows Massacre, which London tells through the eyes and mind of a young boy. This account, though a fictional story, is considered by many to be one of the most accurate accounts of the tragic attack. http://www.archaeology.org/online/fea... There was also a very interesting story about a man who was friend with Pilot at the Crucifixion of Christ, who was dumped by the love of his life, a Christian, because he wanted to flee with her rather than help Christ Escape. Though all of these stories are fiction, they are likely also accurate accounts based on what was known at the time. How much value we should place on historical fiction is debatable and conclusions about what is and is not relevant are subject to individual understanding on an account by account basis. The second way to look at this is as a story with “Spiritual” value. The opening story, offers an interesting twist on what is fair and just, and how human nature can be easily corrupted when one group believes they have been given power over another. We have inmates, who are clearly guilty of heinous crimes. Darrell Standing admits that he murdered a colleague, Ed Morrell was a renegade bank and train robber and what we might call a “domestic terrorist today” but was just considered a criminal in his day. Put in this story, the prisoners become the victims of a brutal system. There are several stories about the enduring spirit of man, where Standing, in a past life, endures tortures and harsh treatment, heroic survival and isolation under the most difficult circumstances imaginable. Yet, as thought provoking as these stories are, London does not draw any conclusions. Darrell Standing is simply a reporter of history here, not a judge. It’s like London’s famous short story “To Build a Fire.” In the end, the man dies and we are left with an enormous unsettled spiritual argument about the nature of man, the wisdom of man’s attempt to conquer nature and the right of man to believe his species should dominate the world. Each of the stories in this book offer a look at complex dilemma’s facing mankind. Is it honorable (right) to kill rather than give women over to someone else? How can anyone ever justify a brutal slaughter of innocent people? Can love really conquer all? Are we really strongest, or able to withstand more punishment at our weakest not at our strongest? There is no way these stories were written without any spiritual significance when they talk about man, murder, God, Christ, overcoming Nature, and inhumanity to man. Even if London had never intended a spiritual observation, there is clearly one here. The third, and darker way of looking at this, that is not proven one way or the other. That would be that Darrell Standing has an autobiographical side to him. This is about Jack London finding escape from the pain and torture of failing kidneys and likely gallstones disease and renal colic. In John Barleycorn: The Memoirs of an Alcoholic, London called his bouts with alcohol (drinking) “adventures.” When he wrote Star Rover he was in pain much of the time and taking morphine to get through the day. Perhaps his adventures under opium were far different than they had been with alcohol. Where Alcohol (John Barelycorn) trudged alongside him step by step whispering in his ear like the Devil, once he was no longer physically able to adventure, Opium released his soul to find new adventures in his mind. It’s my opinion that this book is a little bit of all three.Five StarsSuitable for any reader.
Profile Image for Amaranta.
576 reviews233 followers
September 23, 2018
“ Non ho vagato soltanto per il mondo, ma anche attraverso il tempo” .
Questo libro è un mondo! Caro Jack che meraviglia ci hai regalato!
Una matrioska che si apre, che si apre a sua volta, e che ancora si apre per nascondere sempre un piccolo prezioso regalo.
Nella prima parte del libro devo dire che ero un po’ perplessa, non capivo dove volesse andare a parare ma pian piano la nebbia si è dissolta.
Un uomo che, costretto a scontare una pena all’ergastolo, tradotta poi in condanna a morte per impiccagione, attraverso un processo di auto-ipnosi ripercorre tutte le sue precedenti vite e questo viaggio dentro l’uomo, dentro il sé diverso che sempre è uguale lo porta ad alcune considerazioni sul destino dell’essere umano.
Per certi versi la lettura mi ricorda molto “L’ultimo giorno di un condannato a morte” di Hugo, soprattutto l’ultima parte del libro e il suo pessimismo di fronte alla barbarie e alla crudeltà dell’uomo che, in diecimila anni di storia da lui percorsa, non cambia nella sostanza ma solo nella forma. “ Le mura di pietra e le porte di ferro servono per imprigionare i corpi ma non possono rinchiudere lo spirito” .
E’ un libro denuncia, sulla condizione delle carceri di cui lo scrittore ebbe coscienza nella sua vita, con angherie, soprusi e punizioni senza pietà. E’un insieme di memorie in cui racconta le sue esperienze e i suoi viaggi con quella sua natura sempre aspra . E’ un inno all’Amore, a quell’amore verso la Donna che spinge l’uomo a grandi imprese, lo rende coraggioso, impavido, una Donna che è tutte le donne del mondo e che sempre rende spavaldo l’uomo.
Un libro in cui esprime il suo pensiero sul Divino, su quello che nasconde il buio alla fine della vita. “ Lo spirito è l’unica realtà destinata a durare. Io sono spirito e sono io che duro… solo lo spirito è reale”.
Lo sa bene London. Il suo corpo non esiste più. Il suo spirito è arrivato fino a noi, adesso, sempre e continua a vivere in noi.
Io non posso morire. Sono immortale” .






Profile Image for Ilenia Zodiaco.
272 reviews15.2k followers
July 27, 2014
"La mia mano nella tua, vecchio compagno! So che, anche con la corda al collo, sarai tu ad aver vinto la partita. Non avranno la dinamite".

Tra le mille riflessioni, credo che la più forte, quella che si ostinava a riemergere senza sosta in me, durante la lettura di questo magico romanzo, sia questa presuntuosa volontà di vivere a testa alta. Darrell Standing, il vagabondo delle stelle, l'unico prigioniero di San Quintino libero di vagare nel firmamento. Le guardie ottuse, il direttore sanguinario, il regime poliziesco sono i limiti, gli argini della sorte che cercano di trattenere la straripante fantasia e volontà di potenza del nostro protagonista. "Ma la vita continuava a scorrere in me prepotentemente". La droga che il nostro Darrell usa per viaggiare è la sua volontà. La volontà di non piegarsi, di sorridere di fronte alle più atroci torture e di trapassare la carcassa del suo corpo per danzare in alto tra le stelle.

"Esiste della gente che ammira e adora la carne, questa carne nata dal fango, e che nel fango è destinata a ritornare. Se conoscessero le celle della prigione di San Quintino, capirebbero la superiorità dello spirito sulla materia".

Note a margine: le storie interne alla cornice più significativa del duro racconto in carcere sono certo frettolose e non c'è per niente introspezione psicologica o tentativo modernizzante ( al contrario della struttura e dell'escamotage narrativo - questo delirio quasi postmoderno). Sono storie d'avventura, esotiche, modellate su un intreccio semplice di flussi e riflussi della sorte che abbassa e eleva i protagonisti in modo arbitrario. Si prestano bene come semplici riproposizioni, metafore della crudele situazione in cui versa Derrell: se in carcere c'è un despota senza cuore così il racconto nel racconto avrà un tremendo carnefice a sua volta. Insomma, gli spunti per i parallelismi sono tanti. Lo schema e i temi affrontati (in particolare quelli della sopraffazione e della reincarnazione) mi hanno0 ricordato una recente lettura: Cloud Atlas. Se vi è piaciuto questo London, potete dargli una chance.
Profile Image for Dagio_maya .
978 reviews296 followers
April 28, 2019
“Mentre medito su tutto ciò, mentre si odono i passi della guardia che va avanti e indietro fuori della gabbia, con gli occhi sospettosi sempre fissi su di me, quasi provo stanchezza dell’eterno ritorno periodico. Ho vissuto tante di quelle vite! Sono stanco delle lotte continue, del continuo dolore, delle catastrofi che aspettano chi è assiso in alto, chi segue strade di luce, chi vagabonda fra le stelle.”

Sorprendente lettura con quel suo essere così stratificata.

Se si legge questo romanzo di London (1915) in modo lineare la storia sarà quella di un professore di Agronomia di nome Darrel Standing, imprigionato nel penitenziario di San Quintino e condannato all’ergastolo prima e all’impiccagione poi.
La particolarità sta nel fatto che, costretto in continuazione alla camicia di forza, Standing riuscirà a compiere dei viaggi astrali.
Attraverso il tempo e lo spazio racconta di altre vite e il lettore si trova di volta in volta trasportato in epoche ed ambienti diversi.
Entrando nel vivo delle storie, dunque abbandoniamo ogni percorso lineare e siamo travolti da una spirale:
abbandoniamo il corpo recluso di Standing e diamo vita e voce all'incorporeo viaggiatore.

Se la lettura, invece, la compiamo in una modalità verticale, ci accorgiamo di che grande metafora sia racchiusa in queste pagine.
London incita alla resistenza contro i soprusi ripetuti di quella parte di civiltà brutale che vuole schiacciare i soggetti che considera indesiderati come fossero bacilli nel suo corpo sano.
Un grande insegnamento di forza psichica e morale in nome della Libertà.

Ovviamente io ho preferito questo secondo tipo di lettura.

” Un’operazione grottesca, la prova lampante di quanto sia ridicola la sfrontatezza di queste larve umane che pensano di potermi uccidere. Io non posso morire, sono immortale come lo sono loro. La differenza è che io ne ho coscienza ed essi lo ignorano.”
Profile Image for Robert.
823 reviews44 followers
June 5, 2012
Jack London's output never ceases to surprise me with its diversity. There's a lot more to him than stories about dogs and the Arctic. For example, the sailing adventure cum debate about evil, The Sea Wolf, autobiographically inspired story of a self-educated writer, Martin Eden, pro-Communist revolutionary tale, The Iron Heel, tongue-in-cheek philosophical action adventure,The Assassination Bureau, Ltd., and various science fiction shorts (many of them also pro-Communist) including ones with pre-historic settings. This book takes us into another area again; specific and direct social protest, specifically regarding the California penal system circa 1910. It also covers quite a bit of ground overlapping with the works mentioned above, including two sea-tales and a story set in pre-history. Historical fiction can be added to the list and even a Wild West story. Which might seem a little odd, considering this is ostensibly a novel.

In fact it is a collection of short stories linked by being found in the memoirs of a Folsom Death Row inmate. Said inmate, who openly admits to being guilty of murder, rapidly gains our sympathy when he describes his experiences in a California prison where he is beaten, abused, threatened and tortured. The torture comes primarily in the form of solitary confinement whilst strait-jacketed for days at a stretch. This jacketing is not to prevent self-harm; the protagonist is not an inmate of a secure psychiatric facility; he is simply being punished for perceived willful refusal to co-operate with the prison authorities. I have no idea how accurate a depiction of the California prisons of the time this is, but it reminds me very strongly of Oscar Wilde's Ballad of Reading Gaol in both intent and power to move. It also provides cogent arguments against capital punishment, including the fact that it is institutionalised revenge that makes all tax payers of the State involved no better than the murderers usually subject to it. Reducing the entire populace to the level of its worst criminals seems to me a peculiar form of justice. I'm a victim of it; when I lived in Illinois, the USA Federal moratorium on executions ended. I paid, in part, to kill a man for crimes I know nothing of. Of course, that is nothing compared to my forced complicity in the various resource wars of recent years...

But back to the book. The fact is that the material warrants only a short story, not a full length novel, but a full length novel is what we have. The bulk is made up of the experiences the protagonist has whilst strait-jacketed. He puts himself into a trance during these days-at-a-stretch sessions in the jacket and relives previous lives. London seems to have taken everything he has ever read or heard about mystical trances, sensory deprivation and hypnotic regression and mixed it all up for these passages about how the protagonist resists the prison governor and escapes his abusers whilst squeezed more than half to death in a basement solitary cell where he was kept for a period of years. And this is how we come to get such a varied collection of settings and stories within a novel that has almost no plot of its own.

The prison material is powerful but limited and repetitive, which eventually weakens it. The various past-life-retold adventures are almost as varied in interest as the they are in setting. Personal taste will no doubt vary, but my favourite was the desert island survival story. London was the Grand Master of survival stories and knew the oceans from direct experience. The Roman perspective on the Christ story was primarily interesting for its take on Pontius Pilate's character and motivations. The historical Korean story vies with the pre-historic story as my least favourite. (See how crazily diverse they are?)

Despite the clever and powerful framing, this book really feels too episodic for its own good. I found it very easy to put down and I read a handful of other novels in the time I was also reading this. Nevertheless, it is worthwhile and I recommend it to anyone who ever liked anything else by Jack London. His capacity to mix philosophical and moral musings with adventure stories was his great strength and it is on show once again here.
Profile Image for Alberto Delgado.
614 reviews122 followers
November 22, 2020
este libro es imprescindible, lo leí porque me llamó la atención que fuera tan diferente su sípnosis a los libros más conocidos de London y realmente es impresionante el alegato que hace en contra de la pena de muerte. un 10 absoluto.
Profile Image for Mehmet.
Author 2 books439 followers
Read
February 10, 2021
Kitapta şu bölüm beni biraz rahatsız etti. Kendisi 1876'da doğmuş bir yazar; ABD'de kadınların politik hakları için mücadelelerinin tarihi 1869'a gider. Yani o zamanlarda kadınların ayrı bir tür olmadıkları, aynı tür içinde farklı bir cinsiyet olduklarıyla ilgili bol miktarda yayın vardı.

Buna rağmen, her ne kadar edebi şekilde sunulmuş da olsa, estetize de edilse kadınlara yönelik bir dışlama hissettim:

"Kadın şimdiki zamana bağlıdır ve bir tek, anlık gereksinimleri bilir. Biz onun onurunun üstündeki onuru, onun en çılgın gurur tasavvurunun ötesindeki gururu biliriz. Bizim gözlerimiz yıldızları gözetleyelim diye uzak görüşlüyken, onun gözleri, ayağını bastığı sert topraktan, göğsünün üstündeki aşığının göğsünden, kollarının arasındaki gürbüz bebekten ötesini görmez." (s.314)

Okuru tamamen erkek olarak varsayıp "biz" diyerek okurla kendisini bir görmüş; sanki kadın okurları olmayacakmış gibi davranmış; bunu geçtim; kadın yalnızca anlık gereksinimleri bilir derken dahi aşağılamış aslında. Fikirleri dönemlerine göre eleştirmek gerek elbette. Yine de döneminde kadın hakları için mücadele veriliyordu. Ondan 6 yaş küçük olan Virginia Woolf ile aynı dönemde yaşadı.

Kadının gözleri yukarı bakmak için değil mi? 1915 yılında, ölümünden kısa süre önce yazdığı bu kitap döneminde; Teselyalı Aglaonice'in yıldızlara bakıp düşler kurmasının üzerinden iki bin yıl geçmişti. Tyco Brahe'nin asistanı Sophia Brahe öleli 370 yıldan fazla zaman olmuştu. Kendisi mezarında dönmüştür. Mary E. Byrd 60'lı yaşlarındaydı, okumuş mudur acaba bu kitabı? Mary Adela Blagg ise ellili yaşlarının sonundaydı. Ayda bir kratere ismi verilmemişti henüz. Yıldızları ısılarına göre sınıflandırma çalışmalarını sağır olmasına rağmen tüm gücüyle omuzlayan Annie Jump Cannon 52 yaşına gelmişti bu kitap yayınlandığında. O kadınları sınıflandırırken; Lyudmila Chernykh'in 267 astroidi sınıflandırıp onlara isim verecekti daha sonra.
Belki de övdüğünü, farklılıkları kutsadığını falan düşünecektir ama Agnes Mary Clerke'ın da ölümünden 8 yıl geçmişti, o erkeklerin gözleri yıldızları gözlemlemek için diye düşünürken; Clerke'in de ismi ayda bir kratere verildi.

Eva Ahnert-Rohlfs henüz iki yaşındaydı ve haberi yoktu keşfedeceği onca yıldızdan. Yine Elizabeth Alexander'in yedi yaşında sendeleyerek yürüdüğü yıldı belki güneşten gözlerini sakınıyordu, ileride güneş radyo dalga yayılımını keşfedeceğinden haberi yoktu. Leah Allen otuzlu yaşlara gelmişti bile!

Priscilla Fairfield 20 yaşındaydı, Maria Cunitz'in Kepler problemini çözmesinin üzerinden 300 yıl geçmişti.

Va daha nicesi.
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February 11, 2019
4,5

"Soy hombre nacido de mujer. Mis días están contados. Pero la sustancia que me conforma esterna. En esta vida soy hombre. En otras anteriores, fui mujer y di a luz niños. Y he vuelto a renacer hombre un incalculable número de veces. ¡Brutos desgraciados que imaginan que, alargándome el cuello con una soga, van a suprimir la vida que mana de mí!"


Una historia carcelaria incómoda, escrita con las tripas, enterrada en botellas de alcohol y jeringuillas de morfina vacías. Seguramente Jack London preferiría pervivir en ediciones chapuceras, amarillentas y descatalogadas, en forma de pequeños tesoros, y que los catedráticos de Oxford lo retuvieran en sus mentes como un miserable ganapán que escribía “simples novelas de aventuras”. Pero yo no soy Jack London, y siento con violencia y furia que su trabajo merece ser valorado por futuros lectores como lo que es: un canto a la libertad y a la rebelión de pensamiento. Entiendo, hasta cierto punto, que Jack London sea considerado un autor juvenil. Es un autor que yo misma veo necesario en la etapa donde uno forma una identidad propia, la etapa va de los 17 y los 25 años, por sus temas. Pero sus historias van destinadas a un público muy amplio.

El vagabundo de las estrellas el drama carcelario, escrito en 1914, de un catedrático (sutil ironía del destino) de universidad encerrado por matar a un compañero de trabajo. Una vez que Darrell se halla entre los barrotes, un tipo se inventa la existencia de un cargamento de dinamita que hará volar por los aires la prisión. Y, para la desgracia de nuestro protagonista, él es el que sabe la localización del explosivo. A través de la tortura de la camisa de fuerza el alcaide Atherton intentará sonsacarle la información sobre la dinamita, información que por supuesto no tiene ya que la ésta no existe. Será entonces cuando Darrell conocerá a otros tipos tan desdichados como él, Morrell y Oppenheimer, condenados a prisión permanente en las ciénagas de la prisión de Folsom, donde apenas entra la luz del sol, a pan (duro) y agua, hasta que su espíritu se quebrante y una soga ponga fin a los latidos de sus corazones. Sometido a los actos más brutales capaces de idear el sistema penitenciario estadounidense, Darrell descubrirá la muerte chiquita. Una práctica que le permite abandonar su cuerpo y viajar a vidas anteriores.

Este libro es muy distinto a toda la producción literaria anterior a El vagabundo de las estrellas que he tenido el placer de leer. Podemos considerarlo un drama carcelario porque trascurre en dos prisiones californianas, pero desde luego no es el único género al que podemos adscribir esta novela. También entraría en la categoría de western cuando Darrell “revive” una de sus vidas anteriores como un el niño de una familia de pioneros que son asesinados a sangre fría por un grupo de mormones. O también entra en la categoría de novela de supervivencia por el relato del naufragio de un pensilvano cristiano acontecido en 1808. Y, por supuesto, en el de novela de aventuras por la travesía de un grupo de marineros americanos por el territorio coreano, o incluso una novela religiosa ya que se trata la crucifixión de Jesucristo. Esta novela es un caleidoscopio interesantísimo. ¿Es una novela compleja? Bajo mi punto de vista, sí lo es. Bastante. No más que El lobo de mar, pero sí que está al nivel de esta otra maravillosa novela de Jack London.

Hay que tener en cuenta que Jack London fue un materialista filosófico toda su vida, en parte por su posición política socialista. Sin embargo, hacia el final de su vida vira a este cristianismo un tanto descafeinado con el yo también me identifico. No aceptamos todos los preceptos de la religión cristiana pero sí hay ciertas características de esta religión en la forma de obrar o pensar. Así, tenemos a Darrell Standing pensando y creyendo firmemente que sus vidas anteriores no son “sueños de opio”, como le dice el escéptico Oppenheimer. Él realmente piensa que su espíritu inmortal se separa del envase, que es Standing, durante la muerte chiquita en la camisa de fuerza. Él realmente cree haber sido todas aquellas cosas que nos cuenta en este libro. ¿Y es cierto, señor mío? Jack London nunca resuelve esa duda, que es al final uno de los mayores atractivos de la novela. Nunca llegamos a saber si Darrell, aparte de asesino, estaba mal de la cabeza. Jack London fue, de verdad, un maestro de las letras.

¿He amado este libro? Profundamente. Me he encontrado muchas veces a mí misma en esta narración a través de Standing. Y no solo lo he amado por su estilo visceral o las pasiones del protagonista, sino también por todo lo que se atreve a decir el autor. Fue un libro incómodo en 1914, pero sigue siéndolo en 2019. Jack London no condena la violencia porque acepta algo tan simple (pero no sencillo, al parecer) como que la violencia es parte de la Naturaleza. Y la humanidad, que yo sepa, es parte del cosmos terrestre. Separar al hombre del resto de la creación es algo muy cristiano, pero aquí estamos para cuestionarnos las cosas y no caer en medievalismos mojigatos. El hecho de que se haya trasformado en hegemónico el discurso de que la violencia hay que condenarla y aniquilarla me parece bastante peligroso. Es como dejar un grifo abierto y poner el tapón. El agua se va a desbordar al final. Culpar a la violencia de las acciones de un individuo, creer que hay un sistema AJENO A ESE INDIVIDUO que lo impulsa a ser violento, es la justificación más típica, medida y perfecta que existe y a la que se recurre una y otra vez en este siglo. Se exime al individuo de su culpa y se lanza toda la corrupción a un sistema que no existe. ¡La culpa de todo la tiene un ente abstracto, no yo señoría! Para mí, si un individuo no sabe controlar sus instintos e impulsos la culpa es del individuo, no de la violencia. La violencia ni siquiera tiene un sistema, pues está por encima de las leyes humanas, y las personas van a seguir disfrutando de la violencia porque es parte de la especie. Hay tantos tipos de violencia que todos llevamos a cabo diariamente, incluso los que se jactan de ser pacifistas, que intentar aniquilarla me parece necio e hipócrita. Darrell acaba en la cárcel por su violencia, pero desde luego nunca nos dice: “Es culpa de la violencia o de otro factor”.

La ciencia ficción, la verdad, es que es escasa. Y la weird fiction la veo cogida con pinzas. Sé que fragmento se considera weird, pero lo mismo que tengo la manga ancha con la novela gótica con el weird no tanto. Yo no lo consideraría un libro de ciencia ficción o romance científico, más bien fantasía con pequeños toques científicos como un pequeño pasaje que trascurre entre las estrellas Pero éste está narrado de una manera tan mística que en realidad me hace replantearme si la denominación de “ciencia ficción” sería apta. Desde luego, no esperéis un ensayo novelado al estilo Olaf Stapledon que, por otra parte, también a veces explora ese tono místico en sus narraciones.

Por último destacar que es un libro muy asequible, como todo lo de Jack London. Buen estilo, buen ritmo, breve... Es un aspecto que siempre le he agradecido al autor. La forma en la que tiene de enseñar tantas cosas complejas al lector de manera cercana, sencilla y sin florituras me ha acercado a la filosofía como ningún otro autor (Lovecraft podría ser la excepción) o un docente ha logrado en mi toda mi existencia. Es un autor al que siempre volveré por todo lo que me ha enseñado y por lo que me sigue aportado. Pero sobre todo volveré a Jack London para no olvidar que hay gente que prefiere vivir sin verdades incómodas dentro de sí, y que en ese sentido soy mejor que todos ellos porque tengo los huevos de vivir con una tempestad dentro de mí. No es agradable, y tal vez ni siquiera sano, pero es mejor que estar vacío. Es lo único que no me convierte en un alma muerta.

No creo que jamás haya novela suya capaz de superar a esa pieza llamada El lobo de mar, pero sin duda El vagabundo de las estrellas es mi segunda novela favorita del tipejo este. Te quiero, tío.
Profile Image for Repix Pix.
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January 1, 2022
Hace más de 100 años de su escritura y, sin embargo, se siente actual y con tanta sensibilidad que te deja impactada.
Profile Image for George K..
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February 17, 2017
Βαθμολογία: 9/10

Έκτο βιβλίο του Τζακ Λόντον που διαβάζω, το μεγαλύτερο σε μέγεθος και με διαφορά το καλύτερο. Είναι το πρώτο βιβλίο του συγγραφέα στο οποίο δίνω πέντε αστεράκια. Φυσικά ό,τι έχω διαβάσει από αυτόν δεν με έχει απογοητεύσει και ούτε πιστεύω ότι θα υπάρξει βιβλίο του που δεν θα μου αρέσει έστω και λίγο. Είναι από τους συγγραφείς που ταιριάζουν πολύ με το γούστο μου, που με ταξιδεύουν σε άλλες εποχές, σε άλλους τόπους. Αυτό το κατάφερε και με το παρόν βιβλίο, που είναι πολύ ιδιαίτερο και μοναδικό.

Αφηγητής της ιστορίας είναι ο πρώην καθηγητής γεωλογίας Ντάρελ Στάντινγκ, ο οποίος βρίσκεται έγκλειστος στην απομόνωση των φυλακών, όντας ένοχος για τον φόνο ενός ανθρώπου. Ο Ντάρελ περιμένει την αγχόνη, η οποία ανυπομονεί να τον γνωρίσει. Μέχρι τότε, όμως, ο πρωταγωνιστής μας αφηγείται τις τραγικές συνθήκες της φυλάκισής του στο Σαιντ Κουέντιν και τα βασανιστήρια με το ξύλο και τον ζουρλομανδύα σε καθημερινή βάση. Ταυτόχρονα, όμως, μας περιγράφει τον τρόπο που το πνεύμα του "βγαίνει" από το σώμα του και ταξιδεύει πίσω στον χρόνο, σε άλλα μέρη, και μας δείχνει τις προηγούμενες ζωές του: Ένας Ρωμαίος αξιωματικός την εποχή της Σταύρωσης του Ιησού, ένα παιδάκι που βρισκόταν σ'ένα καραβάνι το οποίο δέχθηκε ανελέητη σφαγή από Ινδιάνους και Μορμόνους (δείτε στο ίντερνετ: Mountain Meadows massacre. Αληθινό και τραγικό γεγονός), ένας θαλασσόλυκος που έζησε για χρόνια σε μια βραχονησίδα αφού το πλοίο του βούλιαξε, και πάει λέγοντας.

Με αυτά τα ταξίδια του πρωταγωνιστή, ταξιδεύουμε και εμείς μαζί του σε μέρη και εποχές μακριά από εμάς, ζούμε ένα κάρο περιπέτειες, γνωρίζουμε ιδιαίτερους χαρακτήρες και μπαίνουμε στο πετσί του αφηγητή της ιστορίας. Ουσιαστικά είναι σαν να έχουμε πολλές ιστορίες, όλες σε ένα πακέτο. Από την μια η καθημερινότητα του φυλακισμένου και οι τραγικές συνθήκες διαβίωσης στην φυλακή, από την άλλη τα πνευματικά του ταξίδια στις προηγούμενες ζωές του. Πιστεύει ή δεν πιστεύει κανείς στην μετενσάρκωση ή στην μετεμψύχωση, δεν έχει την παραμικρή σημασία, το βιβλίο μπορεί να το απολαύσει ο καθένας χάρη στην δύναμή του, την υπέροχη γραφή του, τις τρομερές και αρκετά ωμές και ρεαλιστικές περιγραφές, αλλά φυσικά και στην πολύ ενδιαφέρουσα πλοκή του. Φυσικά η ατμόσφαιρα είναι εξαιρετική, αν και λιγάκι σκοτεινή και γκρίζα.

Γενικά πρόκειται για ένα απολαυστικό βιβλίο, που προσφέρει ψυχαγωγία, περιπέτεια και ένταση, συνάμα όμως δίνει και λίγη τροφή για σκέψη. Και έχει πολύ ενδιαφέρον η όλη ιστορία έκδοσης του βιβλίου, μιας και υποτίθεται ότι ο αφηγητής βασίζεται σε αληθινό πρόσωπο και ότι οι ιστορίες του είναι πραγματικές και τις αφηγήθηκε στον Τζακ Λόντον. Μάλιστα συμμετέχει και στο βιβλίο, σαν ένας άλλος κατάδικος. Το όνομα αυτού: Εντ Μορέλ. Στο τέλος της ελληνικής έκδοσης υπάρχει και ένας ενδιαφέρων και καλογραμμένος επίλογος, από κάποιον Ντικ Σάτπεν. Προχωρήστε άφοβα.
Profile Image for Virginia.
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March 14, 2016
È la vita a costituire l'unica realtà e il vero mistero. La vita è molto di più che semplice materia chimica. La vita persiste, passando come un filo di fuoco attraverso tutte le forme prese dalla materia. Io sono la vita. Sono passato per diecimila generazioni, ho vissuto per milioni di anni, ho posseduto numerosi corpi. Io, che ho posseduto tali corpi, esisto ancora, sono la vita, sono la favilla mai spenta che tuttora divampa, colmando di meraviglia la faccia del tempo, sempre padrone della mia volontà, sempre sfogando le mie passioni su quei rozzi grumi di materia che chiamiamo corpi e che io ho fuggevolmente abitato.
Profile Image for Cwn_annwn_13.
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March 7, 2016
The Star Rover is unknown compared to Londons other works but this is an amazing book. A straight jacketed prisoner is brutalized and basicly left in the dark in solitary confinement, wills himself to learn astral projection, and relives past lives from previous incarnations. Very unique book that is unlike anything else Jack London wrote. Although the theme of struggle, defiance, strength of spirit and willpower are one of the main themes in The Star Rover as in most of Londons other work, but even that aspect is different in the sense that the main character achieves his victory by giving up and willing himself to leave this existence. You will find no bigger lover of Jack London than me but even though this is very different than anything else he has written I hold it in just as high regard and consider it a classic. Besides recomending this to fans of Londons work I would recomend this to someone into science fiction, or anybody interested in astral projection, meditation or shamanism.
Profile Image for Иван Величков.
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February 11, 2018
В залеза на краткия си живот Джек Лондон започва да пише поредица кратки исторически разкази, които е наясно, че няма да може да събере в отделен том. Точно така се ражда „Скитникът между звездите“. Авторът вече е разкъсван от много болести, между които бъбречна недостатъчност, скорбут и алкохолизъм. Мъките на литературния герой в усмирителната риза, всъщност са собствените му болки, а предателството е предателството на цялото общество към литературата му. Десетте извънтелесни „пътувания“ са въпросните кратки разкази, които автора внимателно е подбрал, за да покаже лицемерието на религиите, а сцените между тях са брутална критика на съвременното общество.

Предговорът към книгата от Агоп Мелконян е чудесен, както и корицата от Текла Алексиева.

Дарел Стендинг лежи в затвора Сан Куентин за убийство, когато бива натопен в организиране на бунт, той е захвърлен за години в изолатора, където е подлаган на зверски мъчения посредством усмирителна риза. От събрат по съдба се научава да изпада в дълбока медитация, в която излиза от тялото си и попада в предишни прераждания на душата си – истински исторически случки. Така Дарел успява да оцелее от нечуваната жестокост на пазачите и директора на затвора, докато един ден не увисва на бесилото.

След излизането на книгата Лондон за пореден път е брутално атакуван за съдържанието ѝ, този път, освен от редовната кохорта слугуващи журнашлухи, и от бившите си приятели от Работническата Партия, която скоро е напуснал. Болен и уморен, авторът запазва достойнство и отговаря на всички обвинения с хумор и сарказъм. Фактът е, че произведението се помни, хората вгорчавали живота му – не.
Profile Image for Emre Turkmen.
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January 22, 2023
Doğrusu, Jack London'un insan ırkının çelişkilerini, hırslarını ve korkularını hep açıklıkla ve cesurca yazdığını düşünmüşümdür. Ne var ki, yazarın asılma cezasını tasvir ettiği satırları okurken biraz ürperdiğimi itiraf etmeliyim. London, yaşam ve ölümün kol kola gezdiğini anımsatırken, insanın içine düştüğü açmazları büyük ustalıkla gün yüzüne çıkarıyor...
Profile Image for María.
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October 26, 2020
El peregrino de las estrellas narra la triste vida de Darrell Standing quien, tras ser condenado a cadena perpetua, además es acusado injustamente por otro preso de ocultar una carga de dinamita en algún lugar de la prisión, lo que provoca que sea trasladado de forma permanente a una celda de aislamiento hasta que confiese el lugar donde se encuentra la dinamita inexistente.

Nos encontramos en la prisión de San Quintín, en 1914. Desde esa celda de aislamiento, Standing es sometido habitualmente a un método de tortura al que llaman "el jackett", consistente en ser envuelto en una especie de lona, a modo de camisa de fuerza, de manera que el cuerpo queda totalmente inmovilizado e inhabilitado para tomar cualquier tipo de alimento. Por años y consistentemente aplican el jackett al protagonista quien sufre este procedimiento hasta que aprende a desprenderse de su cuerpo y empieza a recordar y revivir sus vidas pasadas durante los días de tortura.

La narración va trenzando su vida en prisión junto con el relato de las vidas pasadas. Hasta aquí todo muy bien, el problema, y por lo que el libro se me ha hecho muy pesado, es que Standing narra sus recuerdos de vidas pretéritas en las que siempre fue un héroe, a poder ser fuerte, guapo y rubio, que volvía locas a las mujeres. Los relatos, si no te fijas en el toque misógino, son entretenidos. Van desde el lejano oeste hasta las costas asiáticas, pasando por espadachín en Francia a Vikingo que termina convirtiéndose en romano como hombre de confianza de Pilatos, náufrago, asceta, egipcio...

Finalmente, y esto no es spoiler porque se cuenta al principio, Standing es condenado a pena de muerte. Es en espera de la horca donde escribe y relata estas memorias, muy marcadas por la creencia de que el espíritu trasciende a la materia y se reencarna, vida tras vida, existiendo eternamente. Curiosamente, Jack London, muere aproximadamente un año después de escribir este libro.
June 4, 2021

Comincerei dalla nota di Ottavio Fatica: che fatica, mai tanto appropriato omen nomen.
E meno male che sia postfazione e leggerla, a chiusura del libro, è quasi naturale e non un atto di volontà per rifuggire ogni influenza sul testo. Sarebbe stato catastrofico per il libro tanto raccomandatomi da uno dei miei figli: non l’avrei mai letto. Comunque, meno male che gli autori non scrivano come i loro esegeti.
E London, perlamiseria, scrive chiaro, sia che faccia il socialista impegnato, sia che faccia lo scrittore di genere, sia che si avventuri nelle digressioni filosofiche ripercorrendo, nella sua ontogenesi di Darrel Standing, la filogenesi che le stratificazioni delle sue migliaia di vite, quante sono le generazioni del genere umano fino all’ameba , l’hanno reso tale: l’uomo che aborre “lo spreco di moto” per guadagnare il tempo dello spirito immortale, il sé indistruttibile .
Lo spreco di moto di chi è attaccato alla materia e al proprio corpo, di chi pensa e crede di essere un Prometeo ma viene piegato dalla sua più piccola défaillance e non riesce più a fare né a pensare ad altro: il corpo che diventa una prigione ma servito come un dio degli inferi. E addio l’illusione prometeica.

Dai dejavu della sua infanzia si spinge alla ipnosi, così in voga in quei primi anni del secolo scorso, nella metempsicosi e nella “piccola morte”e nell’estasi dentro una camicia di forza che gli permette di evadere e farci evadere verso il suo passato di cavernicolo,babilonese, vichingo, centurione romano, naufrago dei mari del sud, spadaccino francese e “robinsoncrusoé”. Il tutto condito in salsa nicciana senza che si faccia noioso e pedante: è sempre lui in questi viaggi nel tempo: sempre lo accompagnano la “ collera rossa” e “il fil di fuoco”, come marchi di fabbrica.
“ Vedo in me, nell’uomo unico, colui che ama, che ha sempre amato. Sono stato il grande combattente, è vero, ma in un certo senso, mentre in questa cella considero il tutto con animo sereno , mi sembra di essere stato soprattutto il grande amante, e forse è stato proprio l’aver molto amato a fare di me il grande combattente.”
E io vedo nel “Il vagabondo delle stelle”, gli uomini che fu nelle indimenticabili storie, scritte da London, che l’hanno preceduto: la stessa collera rossa, lo stesso fil di fuoco.
Profile Image for GrauWolf.
49 reviews50 followers
March 21, 2016
Questo romanzo è la prova della grande originalità di Jack London: capace di unire il tema della reincarnazione con un'ambientazione a dir poco carceraria.
Metà del libro è infatti ambientato in una cella d'isolamento, una stretta stanza oscura, un luogo che potrebbe trovarsi ovunque. Dove non trapelano notizie dal mondo esterno e la durezza è all'ordine del giorno, un posto in cui nessuno vorrebbe mai finire.
Nella prigione californiana di San Quentin il professore universitario Darrell Standing, dopo essersi macchiato di omicidio ed essere poi stato definito “incorreggibile” e condannato a morte, è costretto a entrare a far parte della dura vita isolata.
Visto in questo modo Il vagabondo delle stelle può sembrare un libro estremamente angosciante, cosa che per certi versi è anche veritiera, ma in fondo la sua essenza si trova nelle numerose storie dei “viaggi” che il professore percorre nella sua mente durante la sua permanenza nella cella.
Queste esplorazioni che compie sono descritte dal protagonista come frammenti di esistenze passate, raggiunte da lui durante l'apice della sua sofferenza rappresentata dalla tortura della camicia di forza (una punizione disumana riservata ai detenuti accusati di cattivo comportamento).
Questo dolore da lui chiamato “piccola morte” lo farà muovere nello spazio e nel tempo, trovandosi così a contatto con individui appartenenti a epoche e luoghi tra loro molto diversi.
Queste esperienze sono spesso drammatiche e, e rappresentano secondo me la metafora di come la violenza insensata dell'uomo sia sempre stata presente e che non è mai esistita una vera morale perchè “La morale è un fondo sociale che viene accresciuto lungo il doloroso corso delle epoche. “
Questo libro è anche una critica al sistema penale americano, in quanto London stesso ha vissuto sulla propria pelle l'esperienza della prigione. Inoltre Il vagabondo delle stelle è frutto dell'incontro dell'autore con alcuni ex-detenuti e anche del ritrovamento di un manoscritto (realmente esistito) di un certo Darrell Standing.
Va ricordato che London è sempre stato nella sua vita un animo libero che voleva prima di tutto essere felice e conoscere il mondo.
Anche se non ho davvero amato questo romanzo, devo ammettere che è veramente singolare ed innovativo e non può essere catalogato in nessun genere letterario.
Profile Image for Esma T.
518 reviews71 followers
March 25, 2016
Kitap gerçekten güzeldi, ilk başları özellikle çok sevdim ancak hikayeler arttıkça aynı tadı alamaz oldum. Yine de kitabın bir çok yeri gerçekten çok iyi idi, kitaptaki ögelerin gerçeklere dayanması ise her şeyi daha etkileyici kılıyordu. Kitaptaki şu kısım beni çok etkilemişti (bahsedilen yumruklar tecritteki mahkumlar arasındaki gizli iletişim diliydi, yumruklarla vurarak birbirleri ile konuşuyorlar.)
"Biz diri diri gömülenlerdik, yaşayan ölülerdik. Tecrit bizim mezarımızdı ve orada bir seans sırasında tıkırdayan ruhlar gibi fırsat bulduğumuzda yumruklarımızla konuşuyorduk."

Hikayelerin hepsinden çok hoşlanmasam da genel olarak çok beğendiğim bir kitap oldu. Dariell Standing unutmayacağım karakterler arasında yerini aldı. Kitapta çarpıcı bir çok yer var ve okuduğunuza pişman olmayacağınız kitaplardan biri.

Ayrıntılı yorum Yorum Atölyesi'nde :)
Profile Image for LaCitty.
862 reviews161 followers
September 18, 2018
Bel libro, pieno di tematiche forti come quella del trattamento dei carcerati e dei mezzi di presunta rieducazione adottati nelle prigioni dei primi del '900, l'immortalità dello spirito, la libertà umana.
Bello anche quello che dice dell'importanza delle donne nella vita del protagonista e alcuni episodi del passato che riemergono nella memoria di Darrell.
Profile Image for Juan Carlos.
409 reviews48 followers
May 13, 2020
No solo es una fuerte denuncia del sistema carcelario y la pena de muerte, es también un hermoso canto a la vida.
Profile Image for La Lettrice Solitaria.
147 reviews256 followers
April 6, 2020
Sapevo già che London era - al contrario di molti altri scrittori americani - nelle mie corde, per questo ho deciso di recuperare i suoi romanzi più famosi. Questo si è rivelato, come da aspettative, stupendo. Oltre alla semplicità con cui London racconta, alla gradevolezza espressiva e alla passione narrativa ineguagliabile che lo contraddistingue, c'è la storia. Il carcerato Darrell Standing si trova in carcere per omicidio e viene rinchiuso in cella di isolamento. Tra sofferenze, solitudine e voglia di vita immensa, trova il modo di "evadere" in maniera del tutto inaspettata e creativa...

Interessanti le numerose parentesi di riflessione sulla pena di morte, sul senso della vita umana, sul ruolo della donna nella vita di un uomo, sui rapporti di amicizia e sulle terribili condizioni negli ambienti carcerati, che London visse personalmente durante alcuni periodi di detenzione.
Questo scrittore ha dalla sua l'esperienza di una vita intensa e ricca di alti e bassi, da cui ha saputo trarre la sua grandissima ispirazione, ma ha soprattutto dalla sua il dono della fantasia, del sapere viaggiare coi pensieri e con le parole. Ed è in grado di trasportarti nel cuore e nella mente dei suoi personaggi, rendendoteli umani e colmi di compassione e affetto - siano essi carcerati, animali, viaggiatori di altre epoche, di altre religioni e culture.

Raccoglie il sunto dell'umanità, il senso del vivere della società e lo trasforma in opera letteraria sublime tracciandone un percorso di evoluzione spirituale, che ripercorre tramite i suoi "viaggi" spirituali.
Quando si parla di libri che tutti dovrebbero leggere una volta nella vita - imperativo che in genere mi lascia indifferente - ammetto che inserirei volentieri Il Vagabondo delle Stelle. E' un classico, è una storia di avventura, è un piccolo manuale di filosofia, di psicologia... è tutto. Come tale, sicuramente non può mancare nella libreria di un grande lettore che sceglie di leggere perchè ama viaggiare col pensiero.
Profile Image for MonicaEmme.
367 reviews153 followers
September 15, 2018
Il vagabondo delle stelle è un titolo che non gli si addice proprio!
Mi ha coinvolta da subito, da quando spiega come cercare di andare oltre il disagio corporeo della camicia di forza descrivendo una tecnica di rilassamento yoga che io pratico da molti anni! È evidente che questo tizio è un illuminato e io una pippa visto e considerato che non vado oltre al rilassamento profondo, tutt’al più mi addormento ecco!! Vabbè.
Libro molto originale di cui ho gradito particolarmente la parte di A dirla tutta neanche le vite precedenti sono male, se non fosse che nel raccontare l’ ultima storia abbia esagerato
Di questo autore avevo letto solo Zanna bianca e, non sapessi che è stato scritto dalla stessa persona non ci sarei arrivata: anche se l’ atmosfera è cupa il messaggio è più profondo e più maturo del precedente.
Un buon libro.
Profile Image for Coloma.
191 reviews
June 21, 2018
Vuelve London a conquistarme. Le bajo un poco la puntuación porque las historias paralelas, a la narración principal de la cárcel, unas me han interesado mucho pero otras no tanto y, alguna, incluso, se me ha llegado a hacer larga. Eso sí, cómo me han llegado las sensaciones del corredor de la muerte y de esa maldita camisa de fuerza, es indescriptible. Jack London es un grandioso narrador y una persona comprometida con sus principios sin remilgos. Por eso, es favorito e imprescindible en mis estanterías.
Profile Image for Cristina Capozzi.
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March 11, 2022
Tanti anni fa in un negozio di antiquariato avevo trovato una delle prime edizioni italiane de "Il Vagabondo delle stelle". Mi ha fatto capolino dalla libreria qualche giorno fa per ricordarmi che non l’avevo ancora letta. Così mi sono avventurata in questo libro visionario, sorprendente e agghiacciante al tempo stesso.
“Il vagabondo delle stelle” è l’ultimo libro scritto da Jack London ed ha uno stile totalmente diverso dai precedenti, sembra quasi un lascito spirituale contenente temi che non aveva ancora affrontato e convinzioni profonde che appartengono all’uomo più che allo scrittore.
Questo libro è ambientato nelle carceri Californiane e racconta gli ultimi giorni di vita di uno stimato professore universitario Darrel Standing, condannato a morte e confinato nella cella d’isolamento. Questa storia è una denuncia feroce delle condizioni disumane in cui erano tenuti i condannati e delle atroci torture che subivano.
Ma questo libro è anche molto di più, perché il messaggio profondo che lo pervade è che “la vita è Spirito e lo Spirito non può morire. Soltanto la carne muore e trapassa”.
London infarti ci racconta di come Darrel Standing per sopravvivere alla segregazione nella camicia di forza era riuscito a tuffarsi nel “pozzo della memoria” del suo Spirito e ad accedere ad una sorta di database, che oggi viene definita Akasha, contenente tutte le memorie delle sue precedenti incarnazioni. Il libro infatti venne definito da London stesso un insieme di racconti delle varie incarnazioni del protagonista.
“Come avviene per qualsiasi essere vivente, anch’io sono il risultato di un processo di crescita. Non ho avuto inizio quando sono nato o, addirittura nel momento in cui sono stato concepito. La mia crescita ed il mio sviluppo sono l’esito di un numero incalcolabile di millenni. Tutte le esperienze fatte nel corso di queste e infinite altre esistenze hanno per gradi dato forma a quell’insieme che è il mio io. La materia non ricorda, lo spirito sì. Ed il mio spirito altro non è che la memoria delle mie infinite incarnazioni.”
Il tempo e gli studi ci hanno poi dimostrato quanto sia stato lungimirante e profetico lo sguardo dell’autore.
Per me è un libro di grande valore che merita davvero di essere letto.
Profile Image for Saturn.
458 reviews61 followers
December 19, 2019
Questo romanzo racchiude numerosi aspetti. L'ossatura del libro è la denuncia della pena capitale e della condizione umana dei detenuti nelle carceri americane. Con la storia toccante di Darrell Standing e le descrizioni delle strazianti sofferenze patite ci troviamo fra le mani un grandissimo testo sulla libertà, la forza dello spirito sulle ingiustizie, il coraggio di rimanere fedeli a sé stessi, di non piegarsi ai soprusi. Per tre quarti del testo ho apprezzato moltissimo questo libro. Ho trovato molto interessanti anche tutti i personaggi secondari. Uno degli ultimi capitoli dovrebbe tirare le somme della storia e inizia a descrivere l'uomo a partire dalla preistoria. Quando però decide di parlare della Donna, beh, se ne sono cadute un po' le braccia... In primis perché la storia la donna viene vista e descritta come un'appendice della storia dell'uomo. E poi questa descrizione della Donna come se fosse un'entità a sé mi irrita non poco. Inoltre la storia umana viene narrata come una discesa dell'uomo del Nord verso il sud del mondo in un'opera colonizzatrice. In realtà però è successo esattamente il contrario... Noi siamo figli dell'Africa, dell'Homo Sapiens e poi della Mesopotamia e dell'Egitto, non di Neanderthal... Insomma, se questa visione dell'Uomo come grande forza motrice del mondo dove tutti gli uomini della storia sono connessi in un unico grande fiume della vita mi ha effettivamente affascinato molto, ho trovato però la narrazione eccessivamente uomocentrica e biancocentrica per apprezzarla a pieno.
Profile Image for Ajeje Brazov.
780 reviews
October 20, 2017
"Ho sempre avuto, nel corso della mia intera esistenza, la netta sensazione di aver vissuto in altri tempi e in altri luoghi, di aver addirittura ospitato in me altre persone. Ma, credimi, lo stesso vale anche per te che leggerai queste righe..."

Così inizia questo romanzo, "Il vagabondo delle stelle", l'ultimo romanzo di Jack London, datato 1915.
California, primi anni del Ventesimo secolo, Darrell Standing, ex professore di Agronomia, arrestato per omicidio, viene recluso nel penitenziario di San Quentin. Qui il Nostro protagonista verrà sottoposto, ripetutamente, alla tortura della camicia di forza e "grazie" a ciò scoprirà la "piccola morte" che...
Romanzo di accusa alla pena di morte, ma anche un romanzo spirituale.
Un capolavoro assoluto!

"Come avviene per qualsiasi essere vivente, anch'io sono il risultato di un processo di crescita. Non ho avuto inizio quando sono nato o, addirittura, nel momento in cui sono stato concepito. La mia crescita ed il mio sviluppo sono l'esito di un numero incalcolabile di millenni. Tutte le esperienze hanno per gradi dato forma a quell'insieme - possiamo chiamarlo anima o spirito - che è il mio io."
" 'Non uccidere'. Stupidaggini. Domani mattina mi uccideranno. 'Non uccidere'. Stupidaggini. Proprio ora nei cantieri navali di tutte le nazioni civili stanno costruendo le chiglie di corazzate e supercorazzate. Cari amici, io sto per morire vi saluto con questa parola: stupidaggini!"
Profile Image for Quike D-B.
Author 17 books28 followers
March 26, 2017
Me ha parecido una auténtica maravilla. A veces se hacía algo cansado, quizá repetitivo, pero valía la pena. Parece mentira que este libro se publicase hace más de cien años. Bravo, Jack London, aunque ahora te llames de otra manera y vivas en otro cuerpo. Bravo y gracias.
Displaying 1 - 30 of 727 reviews

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